mercoledì 14 dicembre 2016

Alle origini della suspense (VII)

Suspense, questa nota sconosciuta ...

Meccanismo ad orologeria per soli thriller,
o da sempre,
talento di abili narratori?
 Oggetti, cose  e case:
strumenti d'ansia

Non lo straordinario e terribile arco di Ulisse... oggetti comuni, quotidiani, anche utili, a volte, ... se guardati da un'angolazione particolare o illuminati di traverso ci mettono in ansia... se non funzionano come dovrebbero, con il loro "memento mori", ci trasmettono tensione.


(VII)

Non telefonare, è pericoloso! 
Il telefono, dagli anni '40 (più o meno con l'avvento delle centraline elettromeccaniche) è molto sfruttato nei film gialli e nei noir, ma è protagonista principale del thriller! Sì, perché suona senza che nessuno risponda ed hai fretta, una fretta mortale! O perché rimane muto quando si aspetta una telefonata importante e il dubbio stende la sua lunga ombra. Ma è anche un'esca: sta lì a suonare sulla scrivania e se uno, o una, va a rispondere, è una trappola mortale!

Non voglio fare troppa storia, tra l'altro è pure controversa, ma il primo vero servizio telefonico in Italia ebbe  inizio nel 1881 con l'attivazione della linea al signor Giovanni Uberti (il quale ebbe il numero 1) di Roma. Entro la fine dell'anno gli abbonati erano già 900. Negli USA già si contavano a decine di migliaia. Anche il telefono è arrivato decenni prima del cinema.



Quando nel cinema è entrato Hitchcock, il telefono lo ha seguito come un fedele cagnolino, scodinzolava persino...  il filo! Alfred lo alimentò di tante tensioni e l'apparecchio crebbe gigantesco.





La suspense si crea attendendo la chiamata e anche cercando di rintracciare il luogo da dove parte la telefonata per poter arrestare un serial killer. Dalla parte del braccato, sapendo che è possibile, cercando di rendere vano il tentativo con chiamate brevi. Cose che non succedevano a i tempi di Maigret: a lui bastava alzare la cornetta e chiedere alla centralinista: "Mi dica da dove veniva la chiamata!"
Il punto di ricezione può essere letale: Sorry, Wrong Number! o Dial M for Murder sono due esempi. Il primo ha esito positivo (per il killer intendo), col secondo, meno male, si fa pari! Grazie a un paio di forbici di cui parleremo presto.

Oltre ai due titoli citati prima ricordo Il fuggitivo, Anatomia di un rapimento, Neve rossa, Merletto di mezzanotte, In linea con l'assassino, Finalmente domenica! e La migliore offerta, direi la miglior opera di Tornatore, dove l'uso del cellulare è molto funzionale alla suspense. 

Oltre che con l'ascensore, Jeanne Moreau (in Ascensore per il patibolo) è angosciata anche dal telefono!  

Liam Neeson, ne La preda perfetta, usa il cellulare! Non è uno smart phone, forse è per quello che è angosciato?
L'appello sarebbe lungo assai, la mia lista non è completa (lo so bene e non lo è certo il collage!) e sono anche sicuro di non ricordare tutti gli usi della cornetta, del cell o della cabina telefonica. Mi manca un thriller con un call center minaccioso, ora sono solo dei gran rompiscatole...

(VII - segue)

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