martedì 13 dicembre 2016

Alle origini della suspense (VI)


Suspense, questa nota sconosciuta ...

Meccanismo ad orologeria per soli thriller,
o da sempre,
talento di abili narratori?
 Oggetti, cose  e case:
strumenti d'ansia

Non lo straordinario e terribile arco di Ulisse... oggetti comuni, quotidiani, anche utili, a volte, ... se guardati da un'angolazione particolare o illuminati di traverso ci mettono in ansia... se non funzionano come dovrebbero, con il loro "memento mori", ci trasmettono tensione.


(VI)

Ascensore,
macchina per la suspense
L'ascensore è uno strumento inquietante. Nel 1997 avevo un ufficio in via della Robbia a Firenze. Al terzo piano. C'era un ascensore Stigler del 1930 o giù di lì. Tutto in legno e ferro battuto, dotato all'interno di una panca a seduta ribaltabile. Claustrofobico, mosso a stratti da un movimento a fune (d'acciaio certo, ma sempre di fune si tratta!) che si comandava con una bottoniera d'ottone! Ideale per creare angoscia, tensione e suspense.

Questo se ci sali da solo, ma è un luogo stretto,  pone problemi di vicinanza con gli altri (prossemica), ti blocca il saluto e non sai dove guardare, altra ansia insomma. Come strumento ha dotazioni stranianti; soprattutto la segnalazione luminosa alle porte (massimamente quando è doppia): mostrando il movimento delle cabine crea vera tensione.
Un po' di storia.  Primo brevetto di un sistema di sicurezza fu dell'inventore americano Elisha Otis, che nel 1853 depositò il brevetto di un sistema di sicurezza,   destinato a impedire la caduta violenta della cabina in caso di guasti o rotture ai cavi. Quando si sottopose alla dimostrazione lo considerarono un pazzo!
La prima applicazione pratica si ebbe nel 1857 a New York. In Italia il primo ascensore per il trasporto di persone fu costruito dalle Officine Meccaniche Stigler nel 1870. Come vedete c'è da cinquanta anni prima dell'invenzione del cinema.
Incuriosito ho fatto una piccola ricerca sull'uso dell'ascensore come strumento, o luogo, per creare tensione e suspense. 
Ho trovato tanti titoli e tante scene. Intrigo internazionaleIl segreto dei suoi occhi, Shining, The Big Clock, Profondo rosso, Il Padrino, ...

La lista sarebbe molto lunga. Il più noto, almeno per me, è il noir Ascensore per il patibolo (Ascenseur pour l'echafaud) di L. Malle, per merito del titolo (ma anche le la colonna sonora di Miles Davis), ma, come avete già inteso, altri che l'utilizzano sono ancora più famosi. 


Mi piace ricordare Il vedovo. Poi ho preparato un piccolo collage, vedi sopra, che vi propongo per vostro divertimento.
(VI - segue)

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