Delitti seriali
Vittoriani e no
(I)
Cominciamo dall'inizio del secolo XIX e dall'India.
Tra il 1790 e il 1830 sembra che Thug Behram abbia preso parte, secondo gli inquirenti, all'uccisione per strangolamento di ben 931
persone. A dir la verità lui confessò di averne strangolate solo 125, tutte di sua
mano!
Il giovane baffuto commise queste uccisioni come
membro della setta dei Thug, alla quale, in India, vengono attribuiti un numero
di morti compreso tra 50.000 e 2.000.000. Numeri assai ballerini!
Le attività della setta spinsero le autorità
britanniche in India ad organizzar una campagna repressiva contro di loro. A
causa di una errata interpretazione delle fonti manoscritte, Behram è spesso
considerato come il più efferato assassino seriale della storia. Questo è
discutibile, non solo perché il numero di vittime che confessò di aver
strangolato era molto più basso delle 931 che gli vengono accreditate, ma anche in base alla definizione
precisa di assassino seriale, che prende in considerazione non solo il numero
di uccisioni, ma anche il modo in cui vengono eseguite e le motivazioni
dell'assassino. Alle autorità dell'epoca faceva comodo, per attirare
l'attenzione, l'attribuirgli tanti
strangolamenti. Ciò fece crescere l'interesse morboso per gli assassinii in
serie.
William Hare e
Brendan Burke vennero dopo, ma non furono meno famosi. Burke e Hare
sono noti anche come "Assassini
di West Port"; agirono come serial killer a Edimburgo, dal
novembre 1827 al 31 ottobre 1828.
Le uccisioni a
loro attribuite sono 17, si trattava di
alcuni clienti dell' hotel di Burke. I due uccidevano e vendevano i cadaveri
delle loro vittime come corpi da dissezionare a "scopo
scientifico". Soprattutto per scarnificarne i cadaveri e venderne gli
scheletri all'università. Prima del 1832, non c'erano abbastanza cadaveri
disponibili per lo studio e l'insegnamento dell'anatomia nelle scuole della
Gran Bretagna. L'Università di Edimburgo era molto rinomata per le scienze
mediche.
Agli inizi del XIX secolo la scienza medica cominciò a fiorire, ma allo stesso tempo gli unici cadaveri che potevano essere usati - ovvero quelli delle esecuzioni dei criminali - cominciavano a scarseggiare a causa di una forte riduzione del tasso di esecuzione. Erano disponibili solo 2 o 3 corpi all'anno, ma gli studenti erano molti. Questa situazione attirò i criminali che volevano ottenere denaro in ogni modo.
Agli inizi del XIX secolo la scienza medica cominciò a fiorire, ma allo stesso tempo gli unici cadaveri che potevano essere usati - ovvero quelli delle esecuzioni dei criminali - cominciavano a scarseggiare a causa di una forte riduzione del tasso di esecuzione. Erano disponibili solo 2 o 3 corpi all'anno, ma gli studenti erano molti. Questa situazione attirò i criminali che volevano ottenere denaro in ogni modo.
Uno dei loro
clienti fu il dottor Robert Knox, un docente privato di anatomia i cui studenti
arrivavano dall'Edimburg Medical College. Tra i loro complici troviamo la
compagna di Burke, Helen M'Dougal, e la moglie di Hare, Margaret Laird. Dal
loro particolare modo di uccidere le vittime deriva il termine
"burking", che significa soffocare e comprimere volutamente il petto
di una vittima.
Brendan Burke fu
impiccato nel 1929. Il suo scheletro è ancora conservato presso la stessa
università a cui vendeva cadaveri: la legge del contrappasso!
Il complice W. Hare, in
cambio della confessione che incolpava Burke, si salvò, ma sarebbe stato ucciso
anni dopo da un barbone che lo aveva riconosciuto.
Nessun commento:
Posta un commento