martedì 14 febbraio 2017

Serial killer vittoriani (I)


Delitti seriali
Vittoriani e no

(I)

Cominciamo dall'inizio del secolo XIX e dall'India. Tra il 1790 e il 1830 sembra che Thug Behram abbia preso parte, secondo gli inquirenti, all'uccisione per strangolamento di ben 931 persone. A dir la verità lui confessò   di averne strangolate solo 125, tutte di sua mano!   






Il giovane baffuto commise queste uccisioni come membro della setta dei Thug, alla quale, in India, vengono attribuiti un numero di morti compreso tra 50.000 e 2.000.000. Numeri assai ballerini!



Le attività della setta spinsero le autorità britanniche in India ad organizzar una campagna repressiva contro di loro. A causa di una errata interpretazione delle fonti manoscritte, Behram è spesso considerato come il più efferato assassino seriale della storia. Questo è discutibile, non solo perché il numero di vittime che confessò di aver strangolato era molto più basso delle 931 che gli vengono  accreditate, ma anche in base alla definizione precisa di assassino seriale, che prende in considerazione non solo il numero di uccisioni, ma anche il modo in cui vengono eseguite e le motivazioni dell'assassino. Alle autorità dell'epoca faceva comodo, per attirare l'attenzione,  l'attribuirgli tanti strangolamenti. Ciò fece crescere l'interesse morboso per gli assassinii in serie.

William Hare e Brendan Burke vennero dopo, ma non furono meno famosi.  Burke   e Hare sono noti anche  come "Assassini di West Port";   agirono come serial killer a Edimburgo,   dal novembre 1827 al 31 ottobre 1828.  

Le uccisioni a loro attribuite  sono 17, si trattava di alcuni clienti dell' hotel di Burke. I due uccidevano e vendevano i cadaveri delle loro   vittime come corpi da dissezionare a "scopo scientifico". Soprattutto per scarnificarne i cadaveri e venderne gli scheletri all'università. Prima del 1832, non c'erano abbastanza cadaveri disponibili per lo studio e l'insegnamento dell'anatomia nelle scuole della Gran Bretagna. L'Università di Edimburgo era molto rinomata per le scienze mediche. 


Agli inizi del XIX secolo la scienza medica cominciò a fiorire, ma allo stesso tempo gli unici cadaveri che potevano essere usati - ovvero quelli delle esecuzioni dei criminali - cominciavano a scarseggiare a causa di una forte riduzione del tasso di esecuzione.   Erano disponibili solo 2 o 3 corpi all'anno, ma gli studenti erano molti. Questa situazione attirò i criminali che volevano ottenere denaro in ogni modo.  


Uno dei loro clienti fu il dottor Robert Knox, un docente privato di anatomia i cui studenti arrivavano dall'Edimburg Medical College. Tra i loro complici troviamo la compagna di Burke, Helen M'Dougal, e la moglie di Hare, Margaret Laird. Dal loro particolare modo di uccidere le vittime deriva il termine "burking", che significa soffocare e comprimere volutamente il petto di una vittima.


Brendan Burke fu impiccato nel 1929. Il suo scheletro è ancora conservato presso la stessa università a cui vendeva cadaveri: la legge del contrappasso!  


Il complice  W. Hare, in cambio della confessione che incolpava Burke, si salvò, ma sarebbe stato ucciso anni dopo da un barbone che lo aveva riconosciuto.


 

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