martedì 23 maggio 2017

L'ombra del bonsai (11-I)


Sospetti
l'ombra del bonsai
11



L’offerta


I

L’aveva spinto nel baratro durante un trekking sulle Apuane. Camminava spedita davanti, Stefano la seguiva; s'era voltata di scatto e con un perfetto Sasae tsurikomi ashi, imparato per autodifesa, l'aveva fatto volare oltre il sentiero, poi aveva urlato protendendo le braccia verso di lui che rotolava rovinando su sassi e pietre.


 


 

Nessuno, dei compagni di passeggiata sembrava essersi accorto di niente. Tutti si meravigliarono. “Uno così esperto, finire in una sassaia!”, ma la polizia archiviò alla svelta: impossibile ricostruire la dinamica. Sul Tirreno, appena dodici righe per ricordare “L’ennesima fatale imprudenza, di turisti della domenica” su quelle pericolose, infide montagne.
Stefano la tradiva: aveva deciso di vendicarsi. Più che una relazione, era un club di donne. Dopo un sms sospetto assai, aveva origliato dall’altro telefono, collegato allo studio del marito; carpito molte telefonate. Aveva scoperto e saputo i motivi dei tradimenti. La segretaria, così linda e precisa, aveva le tette che sapevano di lavanda; la commercialista   era creativa nelle posizioni, sempre ardite e diverse; la commessa del negozio di scarpe sapeva farlo con grazia delicata e la panettiera: quanto buon odore di farina sulla pelle!
La gelosia è una brutta bestia. Gli fece comprare le scarpe su Amazon, lo fece andare da "un" commercialista, e niente più pane: "fa male!". Licenziare la segretaria fu però un'impresa. Senza la segretaria le due stanze dello studio erano rimaste vuote. Un giorno mentre rientrava lo sentì: "... Non cara Alessia, mi offri tanto, ma mi costi troppo!". Era la goccia che faceva traboccare il matrimonio: "Ora anche con le escort, lo sciagurato!".
Dopo la tragica passeggiata si accorse che la casa era piena di eco. Lo studio addirittura angosciante. 

Due giorni dopo squillò il telefono. La sciagurata rispose.
Una voce suadente l’avvolse:
« Buongiorno sono Alessia, c’è l’ingegnere... ? ».
Riattaccò di scatto. "Ancora Alessia, ma allora non è una escort!"? La nuova “fiamma” non era informata. Si arrovellò a cercare nell’agenda del marito: nulla. Il telefono suonò di nuovo. Alzò la cornetta decisa a smascherare la donna.
« Buongiorno sono Sandra,  vorrei parlare con... ».
Le sembrò la voce di prima. “Maledetta, è sempre lei,  pensò, mi vuole far fessa, incastrare! O … ricattare?”. Cominciò a ripensare a quel giorno in montagna. Aveva, forse, commesso imprudenze? C’era nel gruppo una delle sue amanti? Qualcuno l’aveva vista e non aveva detto niente? Questa Daniela, o Marta, era nel gruppo del CAI? Controllò la lista degli iscritti: mistero. Mezzora dopo era ancora lì rosa dal sospetto. Il telefono inesorabile ruppe il silenzio. Alzò la cornetta pronta, come un crotalo della steppa, a sputar veleno. 

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