giovedì 28 settembre 2017

Covermania (08)


COVERMANIA

Le interpretazioni grafiche, i messaggi marketing, i cambiamenti di stile nelle locandine dei film

Un lungo affascinante viaggio dalle regioni del noir ai territori del west

(08)


La materia di cui son fatti i sogni


Sul film The Maltese Falcon tantissimo è stato detto e ancora tanto sarà detto e scritto. Comunque sia sappiate che la riproduzione in resina patinata del mitico falco si può acquistare su Internet con la modica spesa di 13,43 dollari più le spese di spedizione. Un affare in USA, meno in Italia.




Vi offenderete, lo so, ma prima della carrellata sulle locandine,  un po' di trama la devo raccontare. San Francisco anni '30 del secolo scorso. Nell'ufficio degli investigatori privati Sam Spade e Miles Archer, si reca miss Ruth Wonderly per chiedere aiuto: sta cercando sua sorella scomparsa e riferisce che probabilmente si trova assieme a un certo Floyd Thursby, con il quale aveva una relazione. Archer, dopo aver ricevuto un sostanzioso anticipo, si offre di cercare Thursby quella stessa sera e di riportare a casa la sorella.
Dopo poche ore, Spade viene a sapere che Archer è stato ucciso. Sulla scena dell'assassinio Spade incontra il suo amico detective Tom Polhaus e gli racconta dell'affare Thursby, ma rifiuta di divulgare qualsiasi altra informazione. Successivamente cerca al telefono miss Wonderly, ma dall'hotel dove alloggiava riferiscono che è partita senza lasciare un nuovo recapito. Nel tornare al suo appartamento, Spade incontra nuovamente Polhaus che lo avverte che anche Thursby è morto.
Lo star system hollywoodiano mette in copertina la coppia dei protagonisti. La Astor e Bogart con in mano una pistola, e dire che una sua battuta del film recita così: " In questa città girano più pistole che cervelli!".
Sotto il titolo, ma è piccola come un francobollo, la copertina del romanzo di Hammett.

Il successo non fa cambiare lo stile delle cover: di nuovo c'è solo il cappello. Non aspettatevi il trench, sarebbe un errore: lo portava Philip Marlowe, non Sam Spade!


Solo qualche tempo dopo si capirà che il vero protagonista della storia è il misterioso e mitico falco plumbeo.



In Italia si parte subito bene. L'illustratore forse abituato alle copertine di Grand Hotel mette il falco al centro della scena. La Astor diventa bionda (quando mai?) e anche un po' scollacciata; eppure nel film di donne discinte non se ne vedono (ricordate il codice Hays?).
  

In una cover successiva il falco sparisce. La donna appare morta (e ancora scollacciata) in mezzo alla strada. Una scena che nel film non c'è! Non manca la pistola.



In Francia prima si punta ad un affresco di scene madri. Bogart (correttamente: una l'aveva sottratta allo scagnozzo) di pistole ne impugna due.


Poi il falcone, già presente come un'ombra, diventa il contenitore, il sarcofago dei personaggi. Una pentola a pressione. Un'interpretazione grafica bellissima!



In Spagna si punta su Bogart, già molto famoso. Lo accompagna il falco. E' la riproduzione di una foto del repertorio marketing.



In Brasile si segue il dettame standard.



Più originale la Germania, lì il falco ha per testa una pistola: è fatto di piombo e piombo spara.



In Grecia c'è Humphrey in primo piano, non ha il profilo alla Fidia, ma piaceva lo stesso.

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