I “dilettanti” nel genere giallo
Storia e fenomenologia del detective improvvisato "ma non troppo"
nella letteratura, nella TV e nel cinema di genere
(II)
Sotto il cappello tanta materia
grigia
Gideon Fell non lavora, si diverte a risolvere enigmi
senza speranza, una fissa del suo autore. Ne avrete sentito parlare: è il
detective "dilettante" creato
dalla fantasiosa penna di J. Dickson Carr.
Il suo esordio è 1933, nel romanzo intitolato Il cantuccio della strega (Hag's nook). Viene così presentato ad un personaggio
e di conseguenza al lettore: "Vi
rimpinzerà di cibo e di whisky fino a farvi girare la testa, non la finirà più
di chiacchierare su qualunque argomento, ma in modo particolare, parlando delle
glorie e dei divertimenti inglesi dei vecchi tempi. Ama la musica delle bande,
il melodramma, la birra e le commedie brillanti; è un vecchio bambinone e vi
piacerà".
Gideon è un pensionato, ex lessicografo (parola apparentemente
difficile: di fatto redigeva dizionari scolastici) diventato, per merito acquisito sul campo, aiutante
criminologo di Scotland Yard. E' un omaccione burbero e affettuoso, ingombrante
e gioviale, espansivo e sempre pronto a far baldoria.
Sia per il fisico che per il temperamento
presenta diverse somiglianze con lo scrittore inglese Gilbert Keith Chesterton
(Padre Brown, vi dice niente? Ce ne dovremo occupare), che diventato famoso grazie
al prete, ne è stato la principale fonte di furba ispirazione.
Sebbene venga dipinto come un
"bambinone", la sua presunta infantilità viene nascosta da baffoni
spioventi e rigogliosi, da un cappellaccio spiovente e da un mantello che sarebbe
andato bene nelle campagne del Ferrarese. Grande mole fisica: una corporeità
massiccia ma che non gli impedisce comunque di essere agile, esuberante, un
essere in perenne movimento, che corre, inciampa, travolge tutto e tutti. Il
dottor Fell è vestito sempre in maniera bizzarra, con il grande cappello
malandato a larghe tese sdrucite e un ingombrante pastrano nero con coprispalle.
Alla sua prima comparsa cammina appoggiandosi a
due bastoni, ma nel corso del tempo si servirà solamente di uno.
La sua formazione professionale è variegata. Fell
è stato maestro di scuola, ha fatto lessicografo per una casa editrice, è stato
docente universitario e ha lavorato per il controspionaggio inglese nella prima
guerra mondiale.
Nel suo tempo libero si dedica alla stesura della
sua opera monumentale dal titolo: "L'uso del bere in Inghilterra dai tempi
più remoti".
Dati i tempi, affronta casi di delitti impossibili: i luoghi dell'omicidio
infatti sono sempre camere chiuse a chiave dall'interno, torri inaccessibili,
campi di neve senza impronte o piscine isolate. Tipologia di casi che si
inserisce nel sottogenere definito "The Locked Room Mystery", la cui
indagine ruota attorno a un delitto compiuto in circostanze apparentemente
impossibili, quali appunto una camera chiusa
dall'interno. All'inizio sembra che l'alone del soprannaturale avvolga
questi eventi, ma poi tutto viene risolto e spiegato attraverso la logica
ferrea del dottor Fell nella tipica e immancabile spiegazione nell'epilogo del giallo classico. La soluzione è talmente liberatoria
che il lettore non osa controllare, ma se lo facesse qualche lacuna ci sarebbe.
Il suo carattere è espansivo ed esuberante spesso
sconfina nell'irruenza. E' però gioviale,
pronto allo scherzo e a fare baldoria, da grande bevitore di birra. Per
la sua capacità di mettere la gente di buon umore viene spesso paragonato a Santa
Claus.
Fell è solito prorompere in esclamazioni e
interiezioni tipiche, come "Ahà!", "Harrumph!" e
soprattutto "Arconti di Atene!", che io, che inglese non sono,
considero molto ridicole. Conosce molto bene il latino e fa spesso citazioni in
quella lingua . È sposato, ma sua moglie appare solo di sfuggita nei primi
romanzi e in quelli del dopoguerra scomparirà del tutto. Nessuno l'ha mai
rimpianta.
Il metodo di Fell
Si potrebbe definire intuitivo, ma c'è di più.
Non è un investigatore scientifico, né un osservatore di minuti dettagli. I
problemi "impossibili" che spesso (sempre) si trova ad affrontare
vengono risolti quasi ogni volta grazie al buon senso e alla logica, più che a
metodi di indagine particolarmente abduttivi. La sua esperienza di docente gli
è spesso di aiuto, ma appare chiaro che in testa ha molta materia grigia.
Il dottore ha anche una forte antipatia per la
matematica e i matematici. Quando per un breve periodo, dopo la lettura del
testo del famoso criminologo Hans Gross, si diletta di esperimenti scientifici,
i risultati non sono entusiasmanti:
«
"Peggio di tutte, è un matematico. Puah! Un matematico," ripeté il
dottor Fell, guardando la sua insalata come se si aspettasse di trovare un
teorema del binomio nascosto nella lattuga, "non dovrebbe aprire
bocca." ». (John Dickson Carr, Il cantuccio della strega)
« Ora il dottor Fell non ha, ringraziando Dio,
quello che si dice un cervello scientifico. Tuttavia i suoi esperimenti non
avevano fatto saltar per aria il tetto della casa perché fortunatamente lui era
sempre riuscito a fracassare tutto l'apparato prima ancora di cominciare e
oltre a dare fuoco alle tende con un bruciatore Bunsen, aveva fatto pochi
danni. ». (John Dickson Carr, Le tre bare).
A Fell piace tenere conferenze su argomenti
inerenti al crimine e il romanzo poliziesco. La più famosa è la conferenza
sulla stanza chiusa a chiave, dove
il dottore analizza tutti i possibili metodi di commettere omicidi all'interno
di stanze sigillate, portando numerosi esempi tratti dalla letteratura
poliziesca.
Il dottore ha un concetto molto personale
dell'etica e della giustizia, e in più di una occasione si prende la libertà di
impedire l'arresto di un assassino che egli non giudica moralmente colpevole,
oppure di favorirne la fuga.
Nei primi romanzi Fell vive a Chatterham,
un'immaginaria località del Lincolnshire dove è ambientato Il cantuccio della
strega. In un successivo romanzo viene detto che Fell, dopo la conclusione
della storia, si trasferisce a Londra in qualità di consigliere di Scotland
Yard. Sembra a titolo gratuito. Nei
romanzi seguenti Fell abita al numero 1 di Adelphi Terrace, a Londra.
L'Adelphi Building, un edificio storico del \1771, venne demolito nel 1936.
L'autore dovette allora far traslocare il dottore al n. 13 di Round Pond Place,
nella zona di Hampstead. Nel racconto La camera chiusa (titolo davvero
originale!) del '40 Fell abita in una casa nel quartiere di Chelsea.
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