martedì 12 dicembre 2017

Delitti matematici

Un motivo per uccidere!
I matematici, quelli veri, hanno una nuova occasione per diventare miliardari. Dopo il milione di dollari (più di due miliardi di Lire) in palio per la dimostrazione della congettura di Goldbach,  ci sono ora sette premi da un milione di dollari ciascuno per la soluzione di altri sette importanti problemi ancora irrisolti. I premi sono offerti da un ricco uomo d'affari di Boston, Landon Clay, innamorato della matematica. Due anni fa, il Clay Mathematics Institute, un ente che intende promuovere e diffondere la cultura matematica. "Dove c'è matematica - dice Clay - c'è bellezza. Il fascino della matematica è universale e nessun paese ne può avere il monopolio". I sette problemi sono stati scelti da una commissione di matematici di cui faceva parte anche Andrew Wiles, il matematico di Princeton che recentemente è riuscito a dimostrare l'Ultimo Teorema di Fermat (quello sulle terne di numeri primi).  
 
Se un matematico ha davvero trovato la soluzione è bene che non lo faccia sapere in giro. Già Ellery Queen, se ricordo bene, ha affrontato un delitto ispirato a un teorema...
Ma vediamo alcune storie del passato.

I gialli della Matematica
Goldbach, Eulero e soprattutto Fermat



L'argomento è delicato assai. Molti famosi misteri matematici hanno infatti il fascino dei libri gialli, o almeno così si sono ingegnati di raccontarceli.
Chiaro e celebre esempio è il caso dell'Ultimo Teorema di Fermat, sfida irridente di Fermat ai posteri di lunghi secoli... La dimostrazione è arrivata, ma siamo davvero sicuri che la prova di Andrew Wiles vi abbia davvero posto la parola fine? E se la dimostrazione mirabile di Fermat, così lunga da non poter essere raccolta sul margine esiguo di una pagina, eppure semplice e lontana un iperspazio da forme modulari e curve ellittiche, davvero esistesse?

Non dimentichiamoci, poi, della Congettura di Goldbach, così facile da enunciare che anche un ragazzo delle elementari potrebbe capirla e pur tuttavia così difficile da risolvere e  ancora aperta dopo quasi 3 secoli dalla sua proposizione. Anche in questo caso, perché non pensare (almeno per un attimo) che tutta la questione sia solo uno scherzo che Goldbach e il suo interlocutore Eulero hanno giocato ai loro successori e che ambedue conoscessero benissimo la risposta?  

Sempre a proposito di quel burlone di Eulero. Il Mistero dei Ponti di Konigsberg e la sua logica soluzione (nascita della teoria dei grafi e delle sue molteplici applicazioni anche ai moderni calcolatori) non sfigurerebbe neppure nel titolo, se confrontato a tanti casi e racconti di Holmes e Dupin o di fronte a più banali situazioni come quelle riferite da Ellery Queen o da S.S Van Dine.
La Matematica potrebbe davvero fornire spunti formidabili per intrecci geniali (o folli). Scherziamoci un po' sopra. Perché non proporre una serie di delitti basati sulla serie dei numeri primi: 2, 3, 5, 7, 11, 13, 17, 19, 23, 29, 31 come giorni del mese di dicembre a New York? Titolo La maledizione dei numeri primi. Oppure un serial killer che uccide secondo lo sviluppo decimale di pi greco? Potrebbe anche utilizzare il problema P = NP e la conseguente difficoltà di comparare i tempi di soluzione di un problema e quelli, usualmente più rapidi, di verifica delle soluzioni stesse per organizzare un procedimento NP - completo di crimine, che può permettersi un tempo polinomiale di attuazione ma sfugge ad ogni algoritmo veloce di indagine, così che, nel peggiore dei casi, solo tra un millennio potrà essere scoperto?
Davvero non ci sono limiti per una mente malata dall'insana fantasia per coinvolgere la Matematica nell'intreccio giallo.

Nessun commento:

Posta un commento