mercoledì 24 gennaio 2018

I Grandi del Rinascimento e Bertuccio (III)


I Grandi, amici di Bertuccio
Personaggi incontrati da Berto dei Bardi


(Parte III)

La rassegna continua nel 1495. Lo scenario è ora la Versilia. Bertuccio s'è rifugiato a Pietrasanta dove fa esperienze come maestro nella costruzione di cannoni.


Il romanzo di riferimento è Nova Tempora.

Ludovico Ariosto
Ludovico Ariosto (Reggio nell'Emilia, 8 settembre 1474 – Ferrara, 6 luglio 1533) è stato un poeta e commediografo italiano, autore dell'Orlando furioso (1516-32). È considerato uno degli autori più celebri e influenti del suo tempo. Le sue opere, il Furioso in particolare, simboleggiano una potente rottura degli standard e dei canoni epocali. 


La sua ottava, definita "ottava d'oro", rappresenta uno dei massimi della letteratura pre-illuminista.
Bertuccio lo incontra a Pietrasanta all’inizio dell’estate del 1495.
Da Nova Tempora
Padri e figli
La forza delle armi
(Hacquebuche, couleuvrine et canon: metà 1495)
« … Stavo per iniziare la colata del piombo, quando sulla porta della bottega si affacciò un giovane alto e di nobile aspetto. Salutò con modi gentili. Vestito da ufficiale, ma con un cappello ornato da piume un po’ all’antica che lo facevano apparire  un poeta cortese, di quelli che ancora si vedevano girare per i castelli della campagna con a tracolla un liuto o una mandola. … ».
Baccio da Montelupo
Baccio da Montelupo  (Montelupo Fiorentino, 1469 – Lucca, 1523 circa) è stato uno scultore italiano.
Nato da famiglia di modeste condizioni sociali a Montelupo Fiorentino, frequentò forse le botteghe ceramiche del suo paese natale, per poi trasferirsi a diciotto anni a Firenze per intraprendere la carriera di scultore, dove frequentò la scuola d'arte del giardino di San Marco, diretta da Bertoldo di Giovanni su incarico di Lorenzo il Magnifico.
Baccio era Maestro nel far gruppi di terracotta, "compianti" del Cristo morto.
Nella stessa prestigiosa scuola studiava per esempio un giovanissimo Michelangelo, che divenne suo stretto amico.
Bertuccio lo incontra a Montelupo. Baccio deve accompagnarlo a Montevarchi per, in qualche modo, coprirgli l’identità. E’ l’autunno del 1595.
da Nova Tempora
Nonni e nipoti 
La forza delle idee
(Ossa, foeda hirudo monstrum et sulfureus vapor: fine 1495)
« … Giungemmo in vista di Montelupo che le campane di una chiesetta solitaria a mezza costa di un’erta collina avevano appena battuto la sesta. Per arrivare alla  casa di Baccio dovemmo aggirare un piccolo colle e il borgo; l’ultimo tratto di  sentiero era scosceso e pieno di buche. La casa, in pietre d’arenaria tamponate malamente con pezzi di mattone, era davvero semplice. Due porte: quella di casa e quella della stalla. Sopra l’abitazione: due, forse tre camere e la cucina. Baccio, alto e corpulento, ci aspettava sull’uscio della stalla già pronto a partire: avvolto in un mantello in mezzo a tre cavalli sellati legati a rozzi ganci di ferro ficcati nel muro. … »
Giuliano da San Gallo
Giuliano Giamberti da Sangallo (Firenze, 1445 – Firenze, 1516) è stato un architetto, ingegnere e scultore italiano. Tra i migliori continuatori di Brunelleschi ed Alberti nella seconda metà del XV secolo, fu architetto prediletto di Lorenzo il Magnifico, pioniere nello studio delle antichità classiche, progettista di opere assunte come modello nelle linee di ricerca dell'architettura rinascimentale.


Sprattutto fu innovatore nell'ingegneria militare.
Bertuccio lo incontra a Pietrasanta nella primavera del 1496.



Da Nova Tempora




Spose, mariti e amanti

La forza dell’amore

(Nula res no i pot pro tener, silh voluntatz non es egaus: inizio 1496)



« … I due stranieri arrivarono a piedi conducendo i cavalli per la briglia attraverso la gente del mercato che ormai stava per finire. Lippo, appena capì che erano diretti alla nostra bottega, posò il martello con cui ribatteva la lama di una falce e uscì loro incontro. Il più anziano dei due, alto e robusto, vestiva di nero con sobria eleganza: dal colletto spuntava una strana camicia bianca con lunghi laccioli a nastro di foggia francese. Nera anche l’ampia berretta da pittore che faticava a contenere la folta chioma di lunghi capelli brizzolati. …»
Niccolò Machiavelli
Niccolò di Bernardo dei Machiavelli (Firenze, 3 maggio 1469 – Firenze, 21 giugno 1527) è stato uno storico, scrittore, drammaturgo, politico e filosofo italiano.
Come Leonardo, Machiavelli è considerato un tipico esempio di uomo rinascimentale. Questa definizione – secondo molti – descrive in maniera compiuta sia l'uomo sia il letterato più del termine machiavellico, entrato peraltro nel linguaggio corrente ad indicare un'intelligenza acuta e sottile ma anche spregiudicata.


Machiavelli è inoltre considerato, grazie alla sua opera più famosa, il fondatore della scienza politica moderna.
Bertuccio lo incontra a Pietrasanta nella primavera del 1496: è col San Gallo. Gli fa da segretario e contabile.


da Nova tempora




Spose, mariti e amanti

La forza dell’amore

(Nula res no i pot pro tener, silh voluntatz non es egaus: inizio 1496)



« … L’altro, un giovane più piccolo e magro dal portamento ardito, aveva  una lunga gabbana da gabelliere e  un berretto da studente. Mi colpì lo sguardo arguto e saettante; gli occhi ficcati come spilli nel volto ossuto, gli rendevano fine, ma ambiguo, il sorriso. Per lui non si poteva parlar di capelli, erano tagliati talmente corti che la sua piccola testa sembrava un nero bruschino da lavandaia. …)
Nella prossima puntata ci spostiamo a Sarzana e poi andremo in Francia, Pirenei del sud. Terre dei Catari.
(III - segue)

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