domenica 30 dicembre 2018

Tre "gialli" esotici a Hollywood (3)

Avevo già pubblicato questa serie circa un anno fa. Adesso, a gennaio, la presenterò alla LUV (Libera Università del Valdarno), rivista e corretta la ripropongo.
 
Il caso dei 3 "Gialli" in giallo
 a Hollywood
Charlie Chan, Mr. Moto e Mr. Wong
eclettici esotici detective

(3)


Risposte ai perché

E' arrivato il momento di dare una risposta alle domande che ci eravamo posti nella premessa. Ricordate?

1.Perché tre detective gialli?

2.Perché sono interpretati da bianchi?

3.Perché son piaciuti così tanto?



In quegli anni incombeva nefasta influenza del terribile Fu Manchu. Come potete vedere la sua immagine veniva usata anche in vignette di satira politica come metafora del pericolo.

Per conseguenza, fino al 1925, ogni personaggio orientale, peggio se cinese, come il diabolico Fu Manchu, il genio del male creato da Sax Rohmer, era sinonimo di inganno, diabolica perfidia, sottile e spietata crudeltà. 


Una minaccia incombente sul mondo. In realtà c'erano anche altre minacce ferali ben più concrete.

Benito Mussolini aveva già fatto la Marcia su Roma, Giacomo Matteotti era morto e sepolto e Adolf Hitler aveva già pubblicato il primo tomo di Mein Kampf. L'odio razziale uscito dall'ombra, serpeggiava infido all'aperto.
Nel 1925, lo scrittore statunitense Earl Derr Biggers, spirito democratico e liberale, ribaltò i canoni consolidati delle trame "gialle", non di rado intessute con robuste fibre di bieco razzismo. Creò un cinese, anche se naturalizzato statunitense, simpatico, accattivante, umano e gentile che era al servizio della legge e dell’ordine: Charlie Chan.

Nato in Cina, Charlie è nella polizia di Honolulu, nelle Hawaii, come sergente investigativo. Risolve brillantemente complicati casi. Chan; cavalcando un inatteso successo, farà carriera (anche grazie al cinema) fino a diventare ispettore.

Dopo tre film poco significativi arriva Warner Oland ed è il successo, ovunque. Dopo un po' pare che  la sua parabola si fermi, perché dopo sei romanzi, pubblicati fra il '25 e il '32, Earl Derr Biggers muore improvvisamente per una crisi cardiaca.
Ma la carriera di Charlie Chan, ormai troppo famoso per smettere (le regole del business USA già allora erano ciniche), prosegue.

Il cinema riparte subito, ripartirà anche dopo, alla morte di Oland, con Sidney Toler e continuerà a sfornare per molti anni nuove avventure dell’investigatore venuto dalle isole più esotiche dell’immaginario collettivo.

Toler non è male, ma, a parte il brillante Charlie Chan nell'isola del tesoro, i soggetti apocrifi si scostano sempre più da quelli originali dell’autore e Charlie (l'assenza di Oland si fa notare) viene un po' snaturato. Ma non c'è da scandalizzarsi, anche Sherlock Holmes ha continuato a indagare negli apocrifi e non sempre era filologicamente corretto.
Ed ora le risposte alle domande. 
Qui di seguito la prima. 
1. C'era timore, dopo la scomparsa di Biggers, che l'entusiasmo del pubblico si smorzasse (non dimentichiamo che l'hard boiled stava ottenendo sempre maggiori consensi). Oland, grande interprete, era sulla cresta dell'onda e, vista la richiesta, fu ritenuto che ci fosse spazio per altri personaggi. Senza troppe analisi marketing si decise che anche loro dovevano essere accattivanti, gialli ed esotici.
La seconda risposta è facile e la approfondiremo più avanti quando parleremo degli attori.
2. A Hollywood, nel '30, erano riluttanti   ad assumere attori asiatici per i ruoli principali durante. Le prime tre pellicole erano di serie C, ma ebbero successo, anche maggiore il successo dei romanzi.  Lo svedese    Warner Oland, che nel 1931 aveva già girato più di trenta pellicole, per via dei suoi tratti somatici, aveva spesso interpretato  la parte di personaggi asiatici secondari.

Nel 1929 la svolta:   il ruolo principale nel film Il drago rosso, nel ruolo del malvagio Dr. Fu Manchu. 


Due anni più tardi (1931) divenne Charlie Chan ne La crociera del delitto (Charlie Chan Carries On). Acquistò così fama internazionale. Perché non continuare sulla sua scia?
Per fargli concorrenza occorrevano attori navigati, capaci di interpretazioni "moderne" (il muto era ormai morto e molti attori sul Viale del tramonto): il trio ( due più Warner Oland, che, ironia, veniva dal muto) era il migliore che ci fosse a Hollywood in quel momento (1934).
Infine la terza risposta, conseguente alla seconda.

3. Charlie Chan era emerso da una felice intuizione del suo  autore. Nel '35 c'era da riprendersi dalla crisi e, al posto della sorda rabbia predicata da Hitler, un divertente fattivo ottimismo era la cura migliore a cui sottoporre le masse negli USA. Bisognava continuare con Mr. Moto e Mr. Wong, che però tanto ilare e giulivo (forse per colpa dei precedenti di Karloff) non mi è mai sembrato!

(3 - segue) 

sabato 29 dicembre 2018

Tre "gialli" esotici a Hollywood (2)


Avevo già pubblicato questa serie circa un anno fa. Adesso, a gennaio, la presenterò alla LUV (Libera Università del Valdarno), rivista e corretta la ripropongo.
 
Il caso dei 3 "Gialli" in giallo
 a Hollywood
Charlie Chan, Mr. Moto e Mr. Wong
eclettici esotici detective

(2)


Il cinese gentile delle Hawaii

Non "c'era un cinese in Cina"! Era ad Honolulu ed era gentile cortese! 
Nel 1925 era arrivata ad Hollywood una cartolina dalle Hawaii. Una proposta "alternativa", ma interessante. Confortevole e rilassante, anche, almeno a giudicare dall'immagine!




I produttori e i registi la guardarono con sorpresa: gli ci vollero   dodici mesi perché la prendessero in considerazione. E ci volle anche una spintarella. Un anno dopo la sua apparizione, nel 1926, il romanzo The chinese parrott (Il pappagallo cinese) consacra la fama di Charlie Chan.   

Finalmente a Hollywood, considerate le vendite del romanzo e fatti due conti, si decidono. Acquistano i diritti del primo romanzo di Biggers.

Viene prodotto il film La Casa senza chiavi, interprete George Kuwa, che vedete qui sopra. George Kuwa (1885 -  1931) era un attore  giapponese e americano "Issei" (immigrato giapponese) del periodo del cinema muto. È apparso in 58 film tra il 1916 e il 1931. La sua gloria: essere stato il primo attore a interpretare Charlie Chan.
Qui vediamo Kuwa truccato da Chan!

Anche il teatro si interessa del personaggio con sceneggiature e adattamenti a volte un po' troppo liberi!
Ciò spise Biggers a stare sul set cinematotrafico per controllare!

Non è ancora un successo planetario, ma sono segnali, non deboli, del futuro enorme interesse popolare. Esploderà quando lo svedese Warner Oland vestirà i panni bianchi del detective giallo. In breve diventerà importante come Poirot e miss Marple, suoi coevi, ma molto più popolare.
Nel 1928 (due anni dopo l'uscita del romanzo) viene girato Charlie Chan and the chinese parrott. Siamo ancora a produzioni popolari, post muto: ma il pappagallo lo ignora e qui parla!

Biggers, che vediamo sul set col suo "personaggio" e col pappagallo, come si è detto prima, se ne occupa personalmente.
Chan sarà anche un punto di riferimento, una pietra miliare, secondo molti critici americani divide la storia del genere giallo in  "prima di Chan" e in "dopo Chan". I francesi affermano che la svolta è invece del '29 e la pietra miliare si chiama Maigret. Gli inglesi storcono il naso: lo considerano solo un illegittimo di Sherlock.

(2 - segue) 
 

venerdì 28 dicembre 2018

Tre "gialli" esotici a Hollywood (1)

Avevo già pubblicato questa serie circa un anno fa. Adesso, a gennaio, la presenterò alla LUV (Libera Università del Valdarno), rivista e corretta la ripropongo.
 
Il caso dei 3 "Gialli" in giallo
 a Hollywood
Charlie Chan, Mr. Moto e Mr. Wong
eclettici esotici detective

(1)

Gli inizi

Prima di tutti: Quali sono i contemporanei già famosi con cui si dovettero confrontare?


Poirot (UK)


Maigret (Francia)



Miss Marple (UK)



Philo Vance (USA). 

Una bella sfida, non c'è che dire! Per poter capire questi tre strani esotici detective occorre prima vedere quando e come hanno iniziato la loro carriera. Ho scelto (come ha fatto D. Rothel), per i loro volti quelli degli interpreti cinematografici che più li hanno resi famosi: Warner Olland, Peter Lorre e Boris Karloff. Tre attori della storia del cinema. Più avanti parleremo anche di loro.





Charlie Chan è il primo a indagare.  Nasce dalla fantasia di Earl Derr Biggers che lo fa protagonista di una serie di sei romanzi. Il primo romanzo in cui appare è Charlie Chan e la casa senza chiavi  del 1925.


Questa è la copertina del romanzo: panorama di  a Honolulu. Siamo al culmine del periodo, noto nel giallo classico, come quello "dei misteri della stanza chiusa": delitti impossibili in ambienti inaccessibili. Vi si erano cimentati Agatha Christie, S.S. Van Dine, Edgar Wallace e soprattutto John Dicknson Carr.



Charlie Chan lo risolve a suo modo, con sottile acume e un pizzico di ironia disincantata. Earl Derr Biggers aveva preso ispirazione, nel creare il carattere del personaggio, nel 1919 leggendo un articolo di giornale in cui si parlava di un poliziotto di nome Chang Apana.
Nei romanzi, Charlie Chan, risulta nato a Canton in Cina intorno  al 1875. Adolescente, si trasferisce con i genitori a Honolulu (e precisamente sull'isola hawaiana di Oahu) dove inizia a studiare l'inglese sebbene il suo spiccato accento cinese gli permarrà per il resto della vita. Si tenga conto, prendete appunto, che "tiene famiglia"!

Mr. Moto arriva dieci anni dopo. Fu creato dallo scrittore statunitense J.P. Marquand, eclettico giornalista dalla penna svelta.

Il personaggio nacque inizialmente per una rivista quindicinale americana The Saturday Evening Post, che cercava un investigatore asiatico dopo la fine delle storie di Charlie Chan a causa della morte del suo creatore, Earl Derr Biggers. Si veda sulla copertina della rivista il nome dell'autore.  
Nei romanzi Mr. Moto è un agente segreto,   nei film sarà un detective.

Da ricordare che The Saturday Evening era una rivista pop di grande tiratura resa famosa dalle stupende incredibili raffinate cover di Norman Rockwell.

James Lee Wong , in arte Mr. Wong , è un immaginario detective cinese-americano creato da Hugh Wiley (1884-1968). Il signor Wong, coevo e concorrente di Mr. Moto, è apparso nel 1934 in storie di riviste e poi in una serie di film. Lo riporto per terzo per classifica di fama, anche se nacque per secondo!

Il Magazine che lo ospitò per primo, nel 1934 (qualche mese di Mr. Moto!!) è Collier's concorrente dello The Saturday Evening, forse la "dime" più economica: costava infatti solo 5 cent!
Nel racconto No Witnesses, Hugh Wiley descrive Mr. Wong alto un metro e ottanta, istruito alla Yale University e "con il volto di un diavolo straniero" (Pensava già a Boris?).  Viene accreditato come  agente del Dipartimento del Tesoro degli Stati Uniti e vive a San Francisco.

(1- continua) 

 

 

giovedì 27 dicembre 2018

Tre "gialli" esotici a Hollywood (0)

Avevo già pubblicato questa serie circa un anno fa. Adesso, a gennaio, la presenterò alla LUV (Libera Università del Valdarno), rivista e corretta la ripropongo.
 
Il caso dei 3 "Gialli" in giallo
 a Hollywood
Charlie Chan, Mr. Moto e Mr. Wong
eclettici esotici detective

(0)

Il titolo più calzante per questa serie sarebbe: Il misterioso caso dei tre "Gialli" a Hollywood. Non ho voluto esagerare, ma è da tempo che mi chiedevo come mai a Hollywood negli anni '30 andassero tanto di moda i detective gialli (mi si scusi l'aggettivo razzista: era comune, e forse ingenuo, all'epoca!). 
Ora, nel cercare di trovare la risposta per me, la darò anche ai lettori del blog. Userò, come logo di questa serie,  la cover di un importante, e recente, saggio sul cinema hollywoodiano degli anni '30. Scritto da David Rothel è un'analisi acuta e circostanziata delle motivazioni di mercato, sociali e politiche che hanno portato al successo questi serial detectiveHo saputo che è un libro consigliato nelle università USA che tengono corsi sul marketing del cinema!
Si tenga conto che questi personaggi non apparvero solo in romanzi da edicola o riviste "dime" (magazine settimanali da 10 cent tipo Black Mask), ma soprattutto al cinema e poi nei fumetti, alla radio, in teatro e in TV. Dunque un vasto fenomeno POP che divenne parte, se non pietra milare, della cultura del genere giallo. 


Non si dimentichino, come vedremo nell'ultima puntata, i giochi da tavolo tipo CLUEDO.

Introduzione
Il Italia, intorno al 1950, alcune pellicole, graffiate e tagliuzzate, erano passate, con sgradevoli rumori di macchina, nelle sale di periferia (parrocchiali soprattutto per il contenuto etico, l'ottimismo di fondo, e il modo rassicurante) e nei cinema all'aperto (ricordo nel mio paese le serate al Cinema Giardino!).  



Successivamente, intorno alla metà degli anni ’80 - quando ancora il servizio pubblico radiotelevisivo italiano, seppur generalista, non era schiavo dell’Auditel - Rai2 ebbe la felice iniziativa di riempire il palinsesto della tarda mattinata della domenica programmando alcuni serial americani di genere degli anni ’30. Insieme agli altri, Charlie Chan c'era, e c'ero anch'io! Un modo per iniziare bene la domenica.

Fu così che molti appassionati lettori di gialli poterono scoprire (o riscoprire) la saggezza tutta orientale di detectives quali Charlie Chan   (interpretato da tre attori diversi in tre serials successivi: Warner Oland - il più significativo-, Sidney Toler e Roland Winters), Mr Moto   (interpretato da Peter Lorre) e Mr. Wong (interpretato da Boris Karloff).

L’operazione compiuta a quel tempo da Rai2 ebbe il merito (non ricercato: avevano vinto un'asta disertata!) di proporre anche film fino ad allora inediti in Italia, con un nuovo doppiaggio (caratterizzante la deliziosa  l’interpretazione di Elio Pandolfi del detective cinese) e una nuova colonna sonora, e portò alla ricomparsa in libreria delle sei storie originali di Charlie Chan, a firma di Earl Derr Biggers.

L’editore SugarCo le ripropose allora in tre volumi, mentre successivamente esse vennero ripubblicate in collana economica da Newton Compton e oggi sono ancora reperibili presso Polillo.
Questa è solo la premessa, nelle puntate seguenti indagheremo meglio!



Dice il saggio: "Per capire bene, bisogna fare buone domande"!
Le tre domande da porsi sono allora:
1. Perché tre detective gialli?
2. Perché sono interpretati da bianchi?
3. Perché son piaciuti così tanto? 


(0 - segue) 

mercoledì 26 dicembre 2018

Incidenti di Natale

Bollettino stradale di Santo Stefano
incidenti di Natale

Sembra che a Babbo Natale, ieri, siano accaduti molti incidenti... sorge un dubbio, che ha avuto anche  il Presidente Trump: ma non sarà che sono dipendenti Coca Cola?


Era invisibile agli schermi radar!



Attraversava di corsa la strada!



Aveva visto una luce!



Non aveva visto luci!



La renna è scivolata!