sabato 2 febbraio 2019

Peso letterario (VI)


Pesati con la stadera
"Pondera iniqua sunt!" 
semiseria caccia alle streghe per un esorcismo "ponderato" 

(VI)

Uso la mia stadera!

Sì, in cantina ho una stadera. Funzionanate, è ovvio, difficile, per com'è fatta, che una stadera si guasti.  Ci vuole solo pazienza e energia: olio di gomiti. E' faticoso sollevare tomi, sia in brossura che con copertina rigida e ancor più penoso riferire i giudizi drastici della stadera, ma della stadera bisogna fidarsi:  la soddisfazione di infierire è a volte immensa!



Qualcuno mi ha fatto presente che la stadera non sembra imparziale: è vero! E' di ferro e rugginoda ma sanguigna, emotivamente partigiana, viscerale nei giudizi. Le piace  anche essere contestata (non è dotata di chip e tantomeno di android, ma sa  rispondere in un lampo e in modo tagliente: meglio di me!). La stadera è impaziente: passiamo alla terna di oggi. Alla fine meritano la pesatura più i personaggi che gli autori!


Sopravvalutato


Antonia Manzini: era potenzialmente uno scrittore da tenere in conto. Purtoppo, prima che completasse il suo ietr, la sua crescita, l'ha rovinato la RaiTV!  (La stadera afferma che s'è davvero perso: "7-7-2007 potrebbe essere una retroscrittura!"). Accadeva anche a Hollywood: da un film di successo si scriveva un romanzo.

Il romanzo di Manzini sembra un assemblaggio malriuscito di due pezzi. In TV può sfuggire, perché in ragù si amalgama con la pasta, ma in un romanzo via!Rocco Schiavone è un caso a parte: infatti in TV c'è Giallini, nel Ronazo Rocco. Due cose completamente diverse!

Nella tacca di centro
 

Mario Soldati: è stato scrittore,   giornalista e regista (sia cinema che tv)   Bravo con le parole anche di più col mezzo. Questi delicati racconti, di rara umanità sono ancor oggi godibili, come una torta fatta in casa o un piatto di spaghetti al pomodoro.

Prosa asciutta, volutamente scarna, e tanto affetto per il suo personaggio: il maresciallo Arnaudi. Turi Ferro ce l'ha reso alla perfezione, ma Turi era amico di Mario.


Sottovalutato

Fred Vargas: scrittrice poliedrica, ma il commissario J.B. Adamsberg  è un gran bel personaggio. Lei è stata biasimata e anche offesa per la faccenda di Cesare. Noi siamo per dare a Cesare quel che è di Cesare e a Fred quel che è di Fred: la giusta stima letteraria.


Leggendo il romanzo siamo colti da brividi e andando a prendere la legna per il caminetto ora ci mettiamo i guanti! non si sa mai col ragnetto Violino!
La fantasia e il  realismo di Fred ci affascina, ci intriga e le memorie di J.B. ci  angosciano.

E con Fred, per oggi, chiudo. Spero che contiuniate a  divertivi e che anche voi, aiutati dalla stadera, vi siate tolti qualche sassolino dalle scarpe. 
 
(VI - segue)

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