Il gufo giallo
recensioni di romanzi gialli
Giudizio n. 126
Fate il vostro gioco … Rien ne va plus
Antonio Manzini
Sellerio
La Sellerio non è la Conad:
qui paghi due e prendi uno!
All'acquisto del primo non ho guardato i risvolti di II e III di copertina. Male! Se no, non ci cascavo: un giallo (poliziesco-procedurale per giunta!) che non è risolto! Francamente, arrivato alla fine,
sono molto innervosito da questa operazione della Sellerio che consideravo finora
una Casa Editrice seria! Tenete allora in conto che il mio giudizio è falsato dalla rabbia del lettore: una malattia per cui non esiste né vaccino, né antidoto!
Motivi:
a.
Due libri,
700 pagine per una sola indagine di Rocco Schiavone che avrebbe richiesto al massimo
450 pagine!
b.
Influenza
Rai (*): la fiction chiede e l’autore si adegua al triste 40/60: 40 di trama e 60
di fatti personali ad usum di anziani dalla mente traballante.
c.
Manzini che
pensa di essere spiritoso e non lo è!
E
credo che neppure sia finita: “Ah Manzi’,
non te regghe ecchiù!”. Non va bene scrivere romanzi che sono già sotto
contratto di un fiction TV: immancabilmente ci si comporta da pennivendolo! Mi
hanno detto che la TV, non solo la Rai,
che però traccia il solco, fa contratti sulle pagine di copione da affidare
agli attori, anch’essi già sotto contratto. Tot pagine per l’agente XY e così
ci si dilunga su un uggioso e interminabile (pure inutile) acquisto di un mazzo
di fiori! Ho rischiato d’addormentarmi su quelle rose!
Fatta
questa premessa parliamo dei libri.
Il
primo è noiosissimo, il secondo passabile, ma bisogna essere benevoli!
Il
tutto gravita intorno al casinò di Saint Vincent e le truffe e rapine
perpetrate in quel dedalo potrebbero chiarirsi in poche pagine, ma c’è da rispettare gli impegni… allora si
allunga il brodo, che, è ovvio, diventa sciapo!
Vi
avverto sto per fare un parziale spoiler… La questione romana che tanto
angustia Rocco non trova la sua fine (ci sarà un terzo capitolo?: vedi nota!): anche questo per colpa della fiction…
I
libri non sono granché, le metafore sono a volte imbarazzanti (Manzini con le metafore non c’è
cillato!) i dialoghi si dilungano (*): ridondanti e di conseguenza spesso scontati e uggiosi. Per
fortuna che c’è Giallini che trascinerà come sempre un sei o sette milioni di
spettatori… ma, mi chiedo, quanto la vogliamo tirare in lungo con Baiocchi?
Voto
**1/2/5
(*) Mi risulta che chieda anche che l'autore scriva, obbligatoriamente, tot pagine per ognuno dei personaggi minori ... questo per garantire tot minuti di presenza in scena! Se ti metti in una nassa simile che autore sei?
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