lunedì 5 agosto 2019

Il Gufo Giallo (127)


Il gufo giallo
recensioni di romanzi gialli

Giudizio n.  126


Fate il vostro gioco … Rien ne va plus
Antonio Manzini
Sellerio


 

 

La Sellerio non è la Conad: qui paghi due e prendi uno!

 

All'acquisto del primo non ho guardato i risvolti di II e III di copertina. Male! Se no, non ci cascavo: un giallo (poliziesco-procedurale per giunta!) che non è risolto! Francamente, arrivato alla fine, sono molto innervosito da questa operazione della Sellerio che consideravo finora una Casa Editrice seria! Tenete allora in conto che il mio giudizio è falsato dalla rabbia del lettore: una malattia per cui non esiste né vaccino, né antidoto!

Motivi:

a.      Due libri, 700 pagine per una sola indagine di Rocco Schiavone che avrebbe richiesto al massimo 450 pagine!

b.     Influenza Rai (*): la fiction chiede e l’autore si adegua al triste 40/60: 40 di trama e 60 di fatti personali ad usum di  anziani dalla mente traballante.

c.      Manzini che pensa di essere spiritoso e non lo è!

E credo che neppure sia finita: “Ah Manzi’, non te regghe ecchiù!”. Non va bene scrivere romanzi che sono già sotto contratto di un fiction TV: immancabilmente ci si comporta da pennivendolo! Mi hanno detto che la  TV, non solo la Rai, che però traccia il solco, fa contratti sulle pagine di copione da affidare agli attori, anch’essi già sotto contratto. Tot pagine per l’agente XY e così ci si dilunga su un uggioso e interminabile (pure inutile) acquisto di un mazzo di fiori! Ho rischiato d’addormentarmi su quelle rose!

Fatta questa premessa parliamo dei libri.

Il primo è noiosissimo, il secondo passabile, ma bisogna essere benevoli!

 

Il tutto gravita intorno al casinò di Saint Vincent e le truffe e rapine perpetrate in quel dedalo potrebbero chiarirsi in poche pagine, ma  c’è da rispettare gli impegni… allora si allunga il brodo, che, è ovvio, diventa sciapo!

Vi avverto sto per fare un parziale spoiler… La questione romana che tanto angustia Rocco non trova la sua fine (ci sarà un terzo capitolo?: vedi nota!): anche questo per colpa della fiction…

I libri non sono granché, le metafore sono a volte imbarazzanti (Manzini con le metafore non c’è cillato!) i dialoghi si dilungano (*): ridondanti e di conseguenza spesso scontati e uggiosi. Per fortuna che c’è Giallini che trascinerà come sempre un sei o sette milioni di spettatori… ma, mi chiedo, quanto la vogliamo tirare in lungo con Baiocchi?

 

Voto **1/2/5

(*) Mi risulta che chieda anche che l'autore scriva, obbligatoriamente, tot pagine per ognuno dei personaggi minori ... questo per garantire tot minuti di presenza in scena! Se ti metti in una nassa simile che autore sei?

 

Nessun commento:

Posta un commento