venerdì 14 febbraio 2020

Delitti e veleni (I)


Su richiesta dei lettori pubblico questo approfondimento sui veleni nel genere giallo.
5 veleni mortali famosi



parte I

E' risaputo che i veleni sono delle sostanze pericolose che, una volta assunte, possono provocare seri danni per l'organismo, ed essere spesso, molto spesso, mortali.
A volte l'avvelenamento è il risultato di una scellerata passione per i funghi: vedi l'Amanita Falloide! Di disattenzione fatale: boccette non etichettate ms solo di diverso colore. D'un errore che fa scambiare per  sostanza innocua, un veleno potentissimo. Come ad esempio il caso, realmente accaduto, dell'acido arsenioso, che venne preso per farina di frumento.
Più frequente ancora è l'avvelenamento per uno scopo unicamente superfluo ed inutile; per un bisogno voluttuario che l'abitudine crea nell'organismo. Basterà ricordare Mitridate, gli eroinomani, i fumatori e gli alcoolisti. In questo caso l'avvelenamento è decisamente volontario.


Ma visto che ne stiamo a parlare in questo blog:  ci sono i delitti! Quando i veleni vengono usati come arma subdola per danneggiare o uccidere. La letteratura di genere, Agatha Christie ne aveva fatta una sua specialità (consultate la nota in fondo: vi meraviglierà!), è piena di delitto commessi col veleno, propinano in modi molto fantasiosi!
Ma anche la storia è piena di questi sciagurati e nefasti episodi, dal mondo antico e fino ai giorni nostri. Chi non ricorda Lucrezia Borgia, Socrate o le camere a gas dei lager nazisti?


Il veleno era addirittura meglio di un sicario, che alla lunga poteva rivoltarsi contro. Il veleno era l'arma preferita dai signori. Non lasciava traccia e la cattiva igiene dei cibi, soprattutto carne e pesce, procurava solidi alibi. Ma occorreva una certa abilità e molte conoscenze della materia, ed anche che la vittima accettasse inviti a cena!
Il veleno, che fece la fortuna di molti personaggi politici di spicco e di tanti alchimisti dell’epoca.
All’alba di un seppur vago delinearsi dello Stato di diritto, che rendeva più complicato sbarazzarsi dei nemici o di chiunque costituisse un intralcio alle proprie mire, in un periodo fortemente e tristemente caratterizzato da intrighi e rivalità di ogni genere per il raggiungimento del potere, l’“arma dei vili”, così come venne chiamata fin dal Medioevo, servì spesso a regolare le guerre private
sorte in seno alle famiglie dominanti, senza che quasi mai si subissero conseguenze personali e penali per i propri scellerati comportamenti.




Il veleno, in particolare l’arsenico, da sempre “il re dei veleni e il veleno dei re”, era anche in vendita, sottobanco, dagli speziali. Facile da ottenere, eliminava il “problema” alla radice, rapidamente e senza lasciare tracce. Una vera e propria manna dal cielo per i tanti Principi privi di scrupoli che spadroneggiavano dal nord al sud del nostro continente.

Vediamo insieme quali sono i veleni mortali più famosi nella storia.

1. Arsenico (e cantarella)

Iniziamo con quello sicuramente più conosciuto e più diffuso: l’arsenico. Un veleno piuttosto potente, presente in natura in forma minerale, è già piuttosto tossico ma può essere raffinato e reso letale. Si pensa che sia stato Alberto Magno il primo a isolare l'arsenico elementare, nel 1250. La dose mortale è di circa 60-120mg per un uomo. L’arsenico porta alla morte per shock dell’apparato gastroenterico. Infatti l’arsenico danneggia molto gravemente questo apparato, quasi distruggendolo e portandolo allo shock. Inoltre l’arsenico è molto solubile in acqua, quindi anche nel vino.



  
La cantarella è una variante dell'arsenico, molto efficace e difficile da rintracciare. Questo veleno è ottenuto cospargendo l'arsenico nelle viscere di suini e poi facendole essiccare. Quando sono ben croccanti vengono accuratamente macinate. Si usava anche fare una mistura di urina e arsenico che fatta essiccare veniva triturata.
Si presenta come una polvere bianca simile allo zucchero. È un veleno molto tossico che provoca la morte, tra atroci tormenti, in 24 ore.


Secondo gli storici fu l'arma di cui si servirono i Borgia, ed in particolare Cesare e Lucrezia Borgia. Su di lei però, essendo molto chiacchierata, è bene nutrire qualche dubbio!


L'arsenico è un veleno potentissimo ed è sicuramente il più conosciuto di tutti. E' un minerale che si trova nella crosta terrestre; i sui composti sono noti all'uomo fin dall'antichità, ma come elemento chimico, venne isolato da J. Schroeder solo nel 1640.
La sostanza comunemente usata come veleno è l'arsenico bianco (triossido arsenioso) chiamata anche la "polvere degli eredi". La dose tossica per l'uomo è di 10-50 mg e la dose letale è, per assunzione monodose, di 60-120 mg. L’ arsenico porta alla morte per shock dell’apparato gastroenterico.


L'arsenico è molto solubile in acqua. L'acqua Tofana, un veleno inventato nel 1640, era una soluzione di arsenico in acqua. Giulia Tofana, inventrice della famosa pozione, divenne ricchissima producendo su larga scala questo pozione incolore, insapore ed inodore. Molte mogli (o mariti) usarono la pozione per diventare vedove in maniera discreta e 'silenziosa'...

Esistono scritti cinesi risalenti 1000 a.C., che contengono centinaia di ricette, a base di arsenico, per la produzione di gas velenosi, od irritanti, da usare in guerra ed in altre occasioni.


Si racconta (gli storici maligni) che Lucrezia Borgia per avvelenare le sue vittime, usasse un anello cavo riempito con una polvere a base di arsenico.

Questo veleno letale, venne anche usato per uccidere Rasputin. Infine, grazie a nuove prove emerse ultimamente, si fa più credibile l'ipotesi che,  la morte di Napoleone fu causata da un avvelenamento per arsenico.

L'assenza di odore e sapore dell'arsenico ne ha fatto un veleno dal delitto perfetto. La morte arriva dopo una lunga sofferenza, visto che l'arsenico "brucia" letteralmente l'intestino.


(NOTA)
Come uccide Agatha Christie
Grazie alle sue conoscenze farmacologiche, Agatha Christie seppe introdurre nelle trame gialle dei suoi romanzi e racconti un gran numero di sostanze, fino ad allora sconosciute alla maggior parte dei lettori, utilizzate per eliminare uno o più personaggi e dare avvio alle indagini. Si riporta, qui di seguito, l’elenco principale di tali sostanze tratto da uno studio di Carolina-Dafne Alonso-Cortés, Anatomía de Agatha Christie, pubblicato nel 1981 da Knossos, Colección de Misterio.


Veleni somministrati per bocca:
1) Stricnina (Poirot a Styles Court);
2) Veleno nel caffè (Avversario segreto);
3) Veronal (L’assassinio di Roger Ackroyd);
4) Sonnifero nel whisky (I sette quadranti);
5) Stricnina in una bottiglia di vino (cloridrato di morfina, solubile) (Il misterioso Signor Quin);
6) Atropina in un bicchier d’acqua (Miss Marple e i tredici problemi);
7) Sostituzione di una bottiglietta di sali con cianuro di potassio (Miss Marple e i tredici problemi);
8) Digitalina (erba digitale) (Miss Marple e i tredici problemi);
9) Cianuro di potassio (suicidio fallito) (Il segugio della morte);
10) Avvelenamento progressivo dovuto a somministrazione di arsenico. In seguito, avvelenamento fulminante causato da stricnina (Parker Pyne indaga);
11) Otto grani di morfina nella birra (Perché non l’hanno chiesto a Evans?);
12) Nicotina nel cocktail (Tragedia in tre atti);
13) Nicotina in un bicchiere di porto (Tragedia in tre atti);
14) Veleno nelle caramelle (Tragedia in tre atti);
15) Acido cianidrico in una bibita (Delitto in cielo);
16) Sciroppo di fichi sostituito con tintura per capelli (Carte in tavola);
17) Acqua sostituita con acido corrosivo (Non c’è più scampo);
18) Strofantina, cardiocinetico, nel gin rosa (Quattro casi per Hercule Poirot);
19) Fosforo (Due mesi dopo);
20) Cianuro di potassio (Dieci piccoli indiani);
21) Cloralio (Dieci piccoli indiani);
22) Stricnina nelle ostriche (In tre contro il delitto);
23) Cianuro di potassio nello champagne (In tre contro il delitto);
24) Gastrite acuta provocata (È troppo facile);
25) Ingerimento di tintura per cappelli al posto dello sciroppo per la tosse (È troppo facile);
26) Cloridrato di morfina nel tè (La parola alla difesa);
27) Coniina nella birra (cloridrato di coniina, estratto dalla cicuta) (Il ritratto di Elsa Greer);
28) Cianuro (Il terrore viene per posta);
29) Cianuro nello champagne (Giorno dei morti);
30) Vino avvelenato (C’era una volta);
31) Avvelenamento progressivo (C’era una volta);
32) Arsenico (Le fatiche di Hercule; Istantanea di un delitto; Sipario: l’ultima avventura di Poirot);
33) Sostituzione delle pillole per dormire con arsenico (Alla deriva);
34) Arsenico e altri veleni (Alla deriva);
35) Sostituzione dell’insulina con fisostigmina per gli occhi (È un problema);
36) Digitalina nel cioccolato (È un problema);
37) Sostituzione delle pastiglie di aspirina con un veleno (Un delitto avrà luogo);
38) Cocaina (Il mondo di Hercule Poirot);
39) Avvelenamento con arsenico (Dopo le esequie);
40) Tassina nel tè (Polvere negli occhi);




41) Cianuro nel caffè (Polvere negli occhi);
42) Morfina (Poirot si annoia; Sipario: l’ultima avventura di Poirot);
43) Pastiglie di aconito (Istantanea di un delitto);
44) Tallio e veleni vari (Un cavallo per la strega);
45) Sedativo in un daiquiri (Assassinio allo specchio);
46) Idrato di cloralio (Sfida a Poirot);
47) Cianuro in una compressa contro l’allergia (Nella mia fine è il mio principio);
48) Veleno nel cioccolato (Sento i pollici che prudono);
49) Morfina in un bicchiere di latte (Sento i pollici che prudono);
50) Latte avvelenato (Nemesi);
51) Digitale (Le porte di Damasco);
52) Cianuro di potassio nella birra (Sipario: l’ultima avventura di Poirot).
Veleni somministrati con altri metodi:
1) Inoculazione del virus della setticemia (Poirot indaga);
2) Acido cianidrico per inalazione (Poirot e i quattro);
3) Veleno iniettato tramite siringa e vittima bruciata nella stufa (Poirot e i quattro);
4) Veleno in un’ampolla di cristallo che si infrange con il suono (Il misterioso Signor Quin);
5) Acido prussico in un sigaro (suicidio) (Parker Pyne indaga);
6) Veleno di serpente degli alberi, boomslang (Displiolidus Typus), in un piccolo dardo infilato nel collo senza uso di cerbottana (Delitto in cielo);
7) Iniezione di esobarbital, come anestetico, combinato agli effetti di un barbiturico (Carte in tavola);
8) Infezione da antrace attraverso un pennello da barba (Carte in tavola);
9) Inoculazione di una malattia tropicale (Carte in tavola);
10) Iniezione di digitalina (La domatrice);
11) Iniezione di cianuro (Dieci piccoli indiani);





12) Infezione settica attraverso una ferita a un dito (È troppo facile);
13) Iniezione nella gengiva di adrenalina e procaina (Poirot non sbaglia);
14) Unguento avvelenato (C’era una volta);
15) Solfato di atropina nel pennello da barba allo scopo di causare pazzia (Le fatiche di Hercule);
16) Inoculazione di microbi: colite ulcerosa, tifo, pneumococco e tubercolosi (Le fatiche di Hercule);
17) Iniezione di strofanto (Tre topolini ciechi e altre storie);
18) Iniezione di acido formico in grado di simulare puntura di ape (Il mondo di Hercule Poirot);
19) Inalazione di acido prussico al posto di una medicina contro il catarro (Assassinio allo specchio);
20) Belladonna in una crema di bellezza, in grado di causare turbe psichiche (Miss Marple nei Caraibi).

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