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veleni mortali famosi
parte
II
2. Cianuro
Ora parliamo di un veleno, resosi tristemente famoso più di
recente. E' sicuramente molto conosciuto, ma nonostante sia stato scoperto
verso la fine del 1700, nei primi tempi era poco usato. Stiamo parlando del
cianuro ("c'era nella stanza un vago odore di mandorle amare"...
ricordate?), un sale derivato dall’ acido cianidrico (o acido prussico), un
veleno, indubbiamente, piuttosto letale.
Nel libri di spionaggio, 007 compreso, una capsula di
cianoro fa parte della normale dotazione della spia: "Spia o muori!".
Cosa dicono i medici? Gli specialisti del centro anti-veleni
dell'ospedale Fernand-Widal di Parigi, dicono che "a una dose di un
milligrammo di cianuro per litro di sangue, il prodotto è tossico. A una dose
di 2,6 mg, il veleno è mortale". Il veleno blocca il trasporto di ossigeno
alle cellule, dato che il cianuro si lega molto facilmente con il ferro e
quindi lo “cattura” e la cellula muore “soffocata”. Provoca una perdita di
coscienza brutale e la morte può sopravvenire rapidamente per arresto cardiaco.
Nella maggior parte dei casi, come ci ha insegnato zia Agatha, la vittima di un
avvelenamento da cianuro emana un odore caratteristico di mandorle amare.
Il cianuro veniva utilizzato soprattutto nella Seconda
Guerra Mondiale per suicidarsi. Era in dotazione ai massimi esponenti del
partito nazista. Famosi i casi di Adolf Hitler, Eva Braun, Heinrich Himmler e
Hermann Göring. Hitler, che ormai non si fidava più di nessuno, per maggior
sicurezza si sparò anche un colpo alla tempia.
I nazisti ne avevano fatto uno scellerato uso industriale: tra
le sostanze alla base dei gas letali utilizzati nelle camere a gas dei campi di
sterminio c'era questo micidiale veleno.
Nel 'famoso' massacro di Jonestown, il più grande suicidio
di massa finora documentato, Jim Jones, predicatore capo della setta Tempio del
popolo, ha ordinato ai suoi 912 seguaci il suicidio mediante un cocktail al
cianuro.
Il cianuro è il veleno che ha ucciso più persone al mondo (inutile
rimettersi a contare i milioni di vittime del nazismo nelle camere a gas), ma è
pure famoso per, oltre ai gerarchi già citati, per illustri suicidi .
Il 7 giugno 1954, il matematico britannico Alan Turing si
suicidò col cianuro di potassio, il mattino dopo la sua domestica lo trovò
privo di vita nel suo letto. Fu trovata una mela non terminata vicino al corpo,
non è stata effettuata alcuna ricerca per capire se contenesse del veleno.
Nonostante ciò, circolano speculazioni circa l'utilizzo della mela avvelenata
per il suicidio.
Cinque giorni dopo la sua condanna all'ergastolo, il 20
marzo 1986, Michele Sindona si uccise bevendo un caffè "corretto" col
cianuro di potassio. Morì all'ospedale di Voghera dopo due giorni di coma
profondo. Sindona era stato visitato in carcere da Carlo Rocchi che lo aveva
rassicurato dell'aiuto degli americani per le sue vicende. La sua morte è stata
archiviata come suicidio poiché il cianuro di potassio ha un odore
particolarmente pregnante e quindi ne risulta difficile l'assunzione
involontaria; il comportamento e i movimenti di Sindona stesso lo confermavano,
facendo pensare a un tentativo di auto-avvelenamento per essere estradato negli
Stati Uniti, coi quali l'Italia aveva un accordo sulla custodia di Sindona legato
alla sua sicurezza e incolumità. Quindi un tentativo di avvelenamento lo
avrebbe riportato al sicuro negli Stati Uniti.
Nella finzione, esempi della pratica del suicidio con il
cianuro si trovano nella saga letteraria e cinematografica da Ian Fleming
007-James Bond e nella tetralogia di Bourne Identity con Matt Damon.
Il 29 novembre 2017 Slobodan Praljak, stando ai primi esami
effettuati, si sarebbe ucciso bevendo del cianuro di potassio a 72 anni, subito
dopo avere ascoltato la sentenza del Tribunale internazionale per
l’ex-Jugoslavia che lo condannava a 20 anni di carcere per crimini di guerra. Il generale croato è morto alcune ore dopo in
ospedale, questo metterebbe in gioco pure la cicuta, per ora lasciamola a
Socrate!
3. Cicuta
La cicuta è una pianta perenne con foglie molto grandi e con
fiori bianchi molto piccoli, trovabile fino a 1800 metri di altitudine. Cresce
nei luoghi abbandonati e rocciosi, nelle stradine poco frequentate dei villaggi
e fiorisce nei mesi di giugno e luglio.
Sembra che la cicuta fosse uno dei più diffusi veleni
dell’antichità. E' passata alla storia grazie al grande filosofo Greco,
Socrate, il quale morì assumendo una bevanda a base di cicuta. Anche Annibale,
per non cadere nelle mani dei romani, si suicidò con questo veleno.
Il principio tossico di queste piante è la cicutina, un
liquido oleoso, giallastro, di odore acuto e sgradevole. Questo liquido è poco
solubile nell'acqua, a differenza che nell'alcool dov'è solubilissimo. La cicuta è un veleno paralizzante e la dose
letale per l'uomo, per via orale, è di 750 mg. La morte avviene per asfissia in
circa 3-6 ore.
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