giovedì 14 maggio 2020

COVERMANIA XXII

COVERMANIA
 Un lungo affascinante viaggio dalle regioni del noir ai territori del west
XXII
Ormai avrete capito che sono appassionato di copertine, cover, locandine e manifesti. Sabato mattina, ben attrezzato (mascherina e guanti), sono andato a fare un giro "interessato" ad un mercatino di libri e fumetti usati. A dire il vero ero interesasto ai fumetti, ma mi accompagnava un amico esperto: lui è  collezionista di gialli e di magazine (meglio se con fanzine!) anni venti e trenta.  Volevo approfittare di lui per risalire alle fonti segrete (ma non troppo) del giallo. Era già davanti alle bancarelle, "vieni con me", mi ha portato a un banco e si è messo a trattare il numero uno de Il cerchio verde (vedi sotto più avanti). 
Si è sentito chiedere “non trattabili” 650,00 euro (un anno fa erano 530,00!). In tempo di crisi epidemica ci aspettavamo meno. Non ci siamo neppure sognati di comprarlo, ma è stata l'occasione di far quattro chiacchiere col venditore, davvero esperto, appassionato e rigoroso nel rispettare le distanze.  
Mi sono segnato alcuni nomi e qualche data, poi sono corso a casa e ho fatto una ricerchina. Ecco qua il risultato.
Nel 1929 la Mondadori inizia la pubblicazione de I romanzi gialli (Solo nel ’46 diventeranno I gialli Mondadori). Di seguito i primi tre numeri. Si noti l'assenza del cerchio, nei primi è un esagono, brutto e un po' invadente. Il cerchio verrà dopo, se andate avanti capirete perché. Come vedete si parte alla grande.



Il confronto non regge: il colore giallo è molto più accattivante!
n.1:  S.S. Van Dine – La strana morte del signor Benson (1926)
n.2: Edgar Wallace – L’uomo dai due corpi (1922)
n.3: R, L. Stevenson – Il club dei suicidi ( 1878)
Nel 1935 la Mondadori decide di avviare anche un magazine: Il cerchio verde. Durerà solo fino al 1937, non rimarrà che un cerchio rosso a caratterizzare i gialli! Sotto il primo quotatissimo numero (quello che ho visto era in condizioni migliori!). Racconto clou: Il fantasma dell’americana.
n.1: Il cerchio verde
Poi l'evoluzione che porterà al "Giallo Mondadori" come l'abbiamo conosciuto noi.


n.37, anno II: Il cerchio verde
n.38, anno II: Il cerchio verde 



Nel 1935 esce Orient Express, da Charlie Chan siamo arrivati a zia Agatha! A dire il vero la scritta in testata "Poirot sempre più in gamba", fa un po' sorridere. Oggi nessuno la scriverebbe. Come vedete ormai il "giallo Mondadori" è definito, Il cerchio non è più verde e il cerchio rosso è elemento stabile della copertina.


Non dimentichiamoci del Commissario Maigret
Belli, ma se volete far acquisti chiedete prima un mutuo, ve lo consiglio!

(XXII - segue)

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