lunedì 28 novembre 2011

Galleria gialla (03)






n. 3
Corto (skipper di Viareggio)
(figlio di Oscar Montani)
Biografia essenziale
Conosciuto da tutti come Corto, s’è ormai perso memoria del nome (lo stesso del nonno) di cui sembra vergognarsi. All’inizio gli garbava poco anche il soprannome, ma all’uscita delle storie di Pratt l’ha fatto suo.  Nasce a Viareggio a fine anni sessanta. Una giovinezza libera e spensierata, piena di amici: d’estate se la spassa, ancora con loro, sulle dune della Lecciona. Ha frequentato  l’Istituto Nautico, poi l’accademia militare a Livorno. Morto il padre (che lo voleva ufficiale) si è impiegato alla BCC di Massarosa, poi in un’agenzia della Gan Italia assicurazioni. La sua vita fa un salto di qualità  quando il compagno di scuola Gentileschi gli offre di fare lo skipper sui velieri della sua compagnia. Pilota una Perini di 36 metri, la Delta.
Carattere e psicologia
Detective suo malgrado (La Delta velata), lo fa con successo, non di professione. Un dilettante calato nel  ruolo, molto apprezzato dagli amici della Darsena (volitivi e preziosi aiutanti), ma anche dal suo armatore. Pone l’amicizia al di sopra di tutto. Odia il fanatismo e rifugge la violenza: colpisce con la lingua, spesso molto velenosa. Non beve, non fuma, ama la buona cucina (quella di Pinot, il cuoco di bordo); è attratto dalle donne, ma è sostanzialmente fedele alla fidanzata di turno. Un po’ vanitoso, veste alla marinara, ma vintage, come la sua Citroen DS cabrio blu, il berretto a visiera stretta o la cintura con borchia d’argento fine ottocento. Deve accordare gli accessori a una fascinosa e misteriosa cicatrice sullo zigomo. Non si sa come se l’è procurata, ma c’è chi dice che una volta fu costretto a una rissa per salvare un suo amico turco.
Abilità
Grande comunicatore (con brucianti battute provoca reazioni e ottiene confessioni), anche e soprattutto nell’ascolto. Conosce la PNL, ma l’usa con discrezione e un po’ di sano scetticismo. Non ama guidare l’auto, odia la bicicletta, non sopporta l’aereo. Professionista del tirare tardi allo chalet da Pippo (Pineta di Ponente), preferirebbe seguire la vocazione dell’indolenza, ma la curiosità lo assale e lo rende implacabile.  Impassibile, freddo e determinato, sbotta solo alla fine con il colpevole, per scaricarsi o forse perché gli ha fatto durare parecchia fatica.
Metodo
Abduttivo curioso (fa molte domande alla gente) e riflessivo: lo aiuta osservare il volo dei gabbiani disteso dietro una duna. Su problemi di logica cerca l’aiuto di Berto, suo collega skipper

Nessun commento:

Posta un commento