Film
n. 2
Il grande sonno (The big sleep)
di Howard Hawks
Con Hunphrey Bogart e Lauren Bacall
In una mattina di metà ottobre col sole velato (sta per piovere)
Philip Marlowe va, come dice lui, ad un “appuntamento con quattro milioni di
dollari”, il capitale del generale Sternwood, a cui le figlie hanno creato parecchi problemi.
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Soprattutto la minore, che vediamo sopra con Marlowe.
Il bianco e nero presto cangia in grigio pioggia (black rain) che ci bagna anche noi per tutto il film, non Marlowe che, come sappiamo, è dotato di un impermeabile a due strati e di un cappello a falde larghe. Il primo approccio, stupidino, Marlowe lo riceve dalla sorella giovane, ma poi con la maggiore tutto funziona meglio!
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Soprattutto la minore, che vediamo sopra con Marlowe.
Il bianco e nero presto cangia in grigio pioggia (black rain) che ci bagna anche noi per tutto il film, non Marlowe che, come sappiamo, è dotato di un impermeabile a due strati e di un cappello a falde larghe. Il primo approccio, stupidino, Marlowe lo riceve dalla sorella giovane, ma poi con la maggiore tutto funziona meglio!
Il film ha avuto molto più successo del libro (omonimo titolo e Raymond
Chandler ne è l’autore) ed è sempre molto amato, come ogni cult viene guardato ripetutamente. Infatti
la trama è così complicata che le prime volte non ci si capisce niente. Sembra
che anche gli attori se ne fossero lamentati, ma Hawks, volpone della
cinepresa, aveva capito che l’aria sorniona di Humphrey e quella stralunata e
ironica di Lauren facevano glamour e avrebbero conquistato il pubblico.
Così seguiamo affascinati, danzando sotto la pioggia, Marlowe che
“ … cammina sulla strada dei criminali
con la semplicità dell’uomo comune, eroe senza esserlo, onesto senza
compiacimenti, inesorabilmente povero e sprezzante nei confronti dei ricchi per
cui lavora, non per la loro ricchezza, ma per il cattivo uso che ne fanno.”(O.d.B.
in quarta di copertina). Letto e riletto il libro (due volte) l’ho rivisto
(almeno cinque) e, con meno emozione, mi sono lasciato trascinare a registrare
le battute extra libro e a curiosare con attenzione ai particolari, agli
oggetti.
Un’esperienza che consiglio ma fatevi un "sociogramma", più o meno come quello sopra, se no non c'intenderete niente. Oppure fate esercizio di memoria: vi ricordate, ad esempio, dov’era nascosta la macchina fotografica che ha fatto le foto del ricatto?
Un’esperienza che consiglio ma fatevi un "sociogramma", più o meno come quello sopra, se no non c'intenderete niente. Oppure fate esercizio di memoria: vi ricordate, ad esempio, dov’era nascosta la macchina fotografica che ha fatto le foto del ricatto?
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