n. 9
Fritz Brenner
(figlio di Rex Stout)
Biografia essenziale
Fritz Brenner, svizzero francofono, è il cuoco (definito
di eccezionale talento) di Nero Wolfe.
Della sua vita privata (come si conviene a un professionista della
ristorazione) si sa poco. Prepara e serve tutti i pasti Wolfe ad eccezione di
quelli che Wolfe prende, di tanto in tanto, al Ristorante Rusterman's. Fritz funge anche da maggiordomo del nucleo familiare. Fritz è un professionista dell'arte culinaria con uno
stipendio di 1000 dollari al mese e nutre una profondissima stima per Nero
Wolfe. Un solo neo: Le salsicce di mezzanotte: ma le ha fortemente volute Nero...
Carattere e psicologia
E’ considerato "la perla della famiglia" per
il suo carattere d'oro ed il buon umore. Nella sua camera (per sua scelta
situata nel seminterrato), Fritz ha una collezione di 289 libri di cucina, la
testa di un cinghiale a cui ha sparato nei Vosgi, i busti del cuoco francese Escoffier e del gastronomo Brillat-Savarin. Ha anche una specie di grande padella, un recipiente di
cottura che afferma essere usato dal cuoco di Giulio Cesare. Fritz e Archie Goodwin (il braccio destro di
Nero) sono amici con un rapporto non
formale, Archie spesso trascorre il suo tempo
in cucina, come dice lui, a chicchierare con Fritz. Brenner. Tuttavia,
quando il nuovo cliente arriva, Fritz è singolarmente disinteressato ai
dettagli del mistero: è estremamente fiducioso che Wolfe lo risolverà e si farà
pagare il suo onorario. Sua preoccupazione sono le donne, teme sempre che ogni
donna che entra in casa Wolfe abbia intenzione di restarci.
Abilità
Sa cogliere gli umori del capo e preparare, di
conseguenza, i cibi più adatti. Ha le
sue stranezze: ad esempio non parla quando rosola e capita che a volte sia in
conflitto con Wolfe per gli ingredienti da utilizzare per un dato piatto. Pur
non condividendo le idee del suo padrone cerca sempre di soddisfarlo (magari
agendo di nascosto).
Metodo
Cucina francese. Non
è creativo, ma estremamente attendo a non sciupare niente con troppo sale,
troppo fuoco o cottura non sufficiente.
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