lunedì 5 dicembre 2011

Il gufo giallo (06)

Rubrica letteraria

Il gufo giallo
recensioni di romanzi gialli
libro n. 6


Delitti esemplari
Max Aub
Sellerio

Una fonte perenne di sospetto…


Amo i corti, sia leggerli che scriverli, i visitatori di questo blog lo sanno. Aub è un maestro, anzi “il maestro”. Sa dosare le parole e con pochi tocchi crea la suspence. L’esito, sempre delittuoso è liberatorio. Scatena una risata, a volte nervosa, oppure sommessa, poche volte chiassosa, ma sempre liberatoria. Questa la sua magia.


A pag. 13 si legge: "Lo uccisi perché era di Vinaroz." Se fossi io l'autore forse avrei scritto: "... perché era di Bucine o, peggio, di Ponticino", ma forse non avrebbe avuto lo stesso fascino. Nel dubbio mi sono documentato: Vinaroz è a nord di Valencia e fa 27.000 abitanti (tutti potenziali vittime?). Non ne cito altri (il piacere dev’essere solo vostro), ma ogni delitto di questo incredibile libretto potrebbe essere un folgorante incipit per un romanzo... il lettore subito se ne appropria (altra madia di Aub) ed ha davanti a se una valle amplissima, dove la fantasia può galoppare frenetica.


Si uccide anche vigliaccamente, sfruttando l’opportunità: “Lo uccisi perché ero sicuro che nessuno mi vedeva” e non ci dice il perché, quello vero. Il fatto è che

i personaggi (l’io narrante di ogni racconto), hanno sempre un problema, una sofferenza interiore che li opprime. 

 

Adatti ad essere rappresentati in teatro, ma attenzione a come si affrontano: l'atmosfera può essere  greve, spessa,  asfissiante... se non si adotta un registro lievemente ironico (consiglio anche per il semplice lettore) si rischia di respirare l'acre odore del delitto. Con l'ironia invece, subito dopo,  si partecipa gioiosi alla liberazione per essersi tolti di mezzo una presenza scomoda, un prepotente, una nullità, una fonte di frustrazione, di noia o di semplice fastidio... Ci ha pensato Max per noi; che bello, anzi: meraviglioso!

 

Totale *****/5 e lode!

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