Rubrica letteraria
Il
gufo giallo
recensioni di romanzi gialli
libro n. 7recensioni di romanzi gialli
L’enigma dell’alfiere
S.S. Van Dine
Rusconi
Un classico da amare e da ... studiare.
Quando lo lessi
per la prima volta
a 13 anni non lasciò traccia in me. Me l'ero tranquillamente dimenticato (come
quelli di E. Wallace del resto) questo Van Dine d'epoca. Allora ero già segretamente
appassionato di Mike Hammer. L'ho ripreso in mano qualche settimana fa per
necessità didattiche (scuola di scrittura per giallisti) e l'ho trovato mozzo. Eh
sì, la mia prima edizione (Gialli Mondadori) era di appena 150 pagine. Questa edizione,
finalmente integrale, me l’ha fatto trovare migliorato: come del buon vino.
Quando ero ragazzo il fascino perverso (per un adolescente di allora) di Mike
Spillane aveva cancellato dalla memoria il grande Philo Vance di SS. Van
Dine... era ora che ci tornasse alla grande!
La
grandezza di questo giallo non si capisce dalla prima pagina, bisogna
pazientare un po' perché matura a poco a poco: i tagli “editoriali” della Mondadori
erano un vero delitto. Ma il successo di Philo si misura anche col numero di volti famosi che l'hanno interpretato.
La
vicenda è resa particolarmente intrigante dall'idea (classica vintage) delle
filastrocche infantili sulla base delle quali il paranoico genio perverso
colpisce. Non manca la suspense, né i colpi di scena: l'autore riesce a
infilarne uno persino nell'ultimissima pagina, quando ormai si è già scoperto
l'assassino, anch'esso inaspettato. Il protagonista Philo Vance oggi è un mito, allora, negli anni
trenta doveva davvero impressionare e stupire: il fatto che nel tempo libero si
diletta a tradurre commedie di Menandro è sufficiente per farlo adorare. E' una
sorta di dandy: elegante, colto, superiore... dal fascino indiscutibile.
Affascinanti (pur con patina vintage) anche i personaggi intorno a lui.
Ma
la cosa sorprendente è la rigorosa applicazione delle famose 20 regole: Van Dine
non sgarra di una virgola senza appesantire il ritmo o far cadere la suspense. Per
cui, didatticamente parlando, in un scuola per aspiranti giallisti si facciano prima
leggere e discutere le regole e poi leggere il romanzo. Gli allievi tornando a casa
getteranno nel fuoco Il codice da Vinci, ma anche qualche romanzo di autore nostrano!
Totale
****/5
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