lunedì 20 febbraio 2012

Figli unici di autore unico!


Uniche finzioni

Leggendo, stamani, un’intervista ad Andrea Camilleri su la Repubblica ho scoperto una cosa che, confesso, mi ha sconvolto. Lui è figlio unico e Salvo Montalbano anche! L’autore, consapevolmente ha fatto questa scelta.

Anch’io sono figlio unico e inconsapevolmente i miei tre personaggi Corto, Bertuccio e Idamo sono figli unici. Confesso che la scoperta mi ha un tantino disturbato. Non per il problema della solitudine del figlio unico (citata da Camilleri): io non l'ho mai sofferta! Non la soffrono neppure i miei personaggi, circondati come sono, da tanti amici. Corto ne ha anche troppi e Bertuccio, per toglierlo dal gruppo del paese natio, l'ho fatto esiliare. Idamo è alla sua prima indagine, poi si vedrà. 
Il motivo del mio disagio, dannazione, è un altro! Vi spiego perché. Quando, alle presentazioni, i lettori mi chiedevano cosa ci fosse di “mio” nei miei personaggi rispondevo “niente, sono solo finzioni!”. Adesso dovrò dire “solo finzioni uniche”!
Per vostra comodità le schedine sintetiche dei tre personaggi.

Corto – skipper di navi di lusso: single, ricorda il nonno di cui porta il nome (non si sa quale sia), parla poco dei genitori, pur vivendo (quando è a terra) nella casa paterna. (scheda sul blog)


Bertuccio (Berto de’ Bardi) – maestro del ferro (fabbro) : single, ricorda il babbo (da cui ha ereditato la bottega), ma è soprattutto orgoglioso del nonno Niccolò (anche lui fabbro). (scheda sul blog)


Idamo Butini- medico condotto: single, non parla dei genitori, vive con l’invadente zia Ida, da che è rimasto orfano (scheda personaggio in preparazione).

Il romanzo (La ragazza dello scambio uscirà a metà primavera per i tipi di Romano editore, intanto supponiamo che il dottor Idamo assomigli a Massimo Girotti, soprattutto per il cappello, capirete il perché leggendo la storia.




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