N. 37
Padre Brown
(figlio di Gilbert
Keith Chesterton)
Biografia essenziale
Prete cattolico-romano. Viene da un piccolo villaggio
dell'Essex. Apparentemente un piccolo
prete di campagna, con poche esperienze e molta semplicità. L'essenza delle
pianure dell'Essex: viso rotondo e
inespressivo come gnocchi di Norfolk, gli occhi incolori come il mare del Nord,
e recava parecchi involti di carta scura, che non riusciva a tenere riuniti. Aveva un grosso ombrello malandato che gli
cadeva di continuo; e pareva che non sapesse quale fosse la parte del biglietto
da serbare per il ritorno. Più o meno lo descrive così Chesterston.
Carattere e psicologia
Bassa statura,
con
una faccia dolce e un'espressione modesta, ma maliziosa. Atteggiamento svagato,
distratto, quasi surreale: ma sta solo riflettendo! Padre Brown è un cattolico che prende in giro il
modo di pensare meccanico dei protestanti e il libro mirando all'apologia della Chiesa Romana contro la
Chiesa Anglicana. Soprattutto prende di mira Sherlock Holmes, poliziotto
"protestante" che si basa sulla scienza, sul metodo sperimentale,
sull'induzione. Una persona sensibile e di spirito pronto, con la profonda
ironia e un po' di quella potenziale capacità d'irritarsi propria della sua
razza, ma temperata dalla disciplina religiosa.
Abilità
La prima abilità di Padre Brown è (come il
tenente Colombo) di non mostrare abilità. La sua autorevolezza, di non apparire
importante e la sua qualità eccellente è quella di non essere
eccellente. E’ persona ordinaria, comune, normale, ma dalla sua normalità emergono insospettate doti di attenzione e intelligenza.
Metodo
Attraverso raffinate
arti psicologiche ( ha dalla sua, non dimentichiamolo, la confessione!) e la
casistica morale dei padri della Chiesa, scava nella psiche dei colpevoli. Non trascura la scienza e l'esperienza, ma si basa
specialmente sulla deduzione e sull'introspezione.
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