martedì 11 dicembre 2012

Fumetti in giallo (XXVI)


Yellow balloons
Quando il fumetto si tinge di giallo
Ventiseiesima  parte



Stray Bullets

David Lapham, l’autore oggi quarantaduenne, all'epoca della prima uscita era ventenne: fumettista autodidatta, fondatore della El Capitan Books. Voleva anche avviare una casa editrice tutta sua per pubblicare Stray Bullets, qualcosa per contrastare Marvel e DC (senza dimenticare che in passato aveva lavorato per loro...). Stray Bullets nasce in modo estemporaneo, ma … è subito un urlo!
Il primo volume cartonato "L'Innocenza del Nichilismo", venne pubblicato nel 1999 dalla Magic Press.  
  



Di che si tratta? Storie seriali noir, di un noir molto, molto scuro.  Letteralmente Stray Bullets vuol dire  "Pallottole Vaganti". I racconti di questa serie sono così: molto vaganti, pronti a colpire il lettore a tradimento. Nell’insieme sviluppano un unico progetto complesso: mostrano vicende molto nere, personaggi sfortunati immischiati nei loro crimini, immersi in luoghi e situazioni dove non potranno mai venirne fuori... Ogni personaggio è come una pallottola vagante, chiunque gli sia vicino viene colpito. Che lo vogliano o no, sono pericolosi: sopratutto per se stessi. Ma anche il lettore deve abbassare la testa!

Questa immagine finale, tre cadaveri, lo chiarisce bene, a chi avesse dubbi, una volta per tutte!
La serie è una specie di Pulp Fiction: ogni storia noir ha un particolare protagonista, che, a volte, può riapparire in un racconto successivo. Magari riprendendo una storia passata, o proseguendo in una successiva.

Alcuni dei personaggi più interessanti:
Joey è il protagonista del primo racconto, ambientato nel 1997. E' un   ragazzino, a cui viene “affidato” il compito  di far sparire i cadaveri fatti da Harry, il misterioso capo che guiderà tutti i personaggi di Stray Bullets. Joey è un ragazzo molto timido e complessato, costretto a portare via il cadavere dell'unica donna che ha veramente amato... si mostrerà un personaggio chiave per le storie future.



Ginny apparirà in ben tre storie del primo volume. La piccola Ginny era una bambina come tutte le altre, fino a quando non vide l'assassinio del fidanzato della sorella compiuto  da Scott lo Spagnolo. Scott le fa segno di stare zitta, aggiungendo le minacce di molti adulti. Da allora la piccola Ginny si porta dentro un segreto distruttivo. Con il passare del tempo diventerà sociopatica, colpa anche di un sistema che l'opprime,  l'unico che può calmarla è suo padre. E' un personaggio molto dolce e sfortunato.
Scott lo Spagnolo, è un killer professionista che lavora per Harry. Insieme a Monster, è considerato il migliore in quello che fa. Nonostante non sia il protagonista di nessuna storia, appare in quasi tutte: si può considerare uno dei personaggi più stronzi. Opportunista, cinico e gelido assassino, ma, nel mentre che lo fa, è spassoso e carismatico. Il personaggio più riuscito del primo volume.



Le tavole in bianco e nero sono molto contrastate. La linea non è molto sicura, ma il montaggio e la sceneggiatura sono di ottimo livello. Da notare soprattutto le inquadrature, tutte di taglio cinematografico. Interessante, come nella tavola precedente, l’improvviso cambiamento di luce: genera tensione e rende greve la suspense.

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