Oscar Montani – Glauco Dal Pino
Inconfessabili moventi
Riviviamo insieme un mese e un giorno
di ordinaria follia
(giorno 07)
(giorno 07)
Mercoledì 7
Punizione a effetto
Non era d’accordo con me. Su niente. Io, volontario di
un’associazione per il sostegno degli anziani,
lo accompagnavo a spasso, spingendo la sua carrozzina e cercavo di
tenerlo attento. Una fatica; non spingere, le discussioni.
Io per Obama, lui contro i neri: “Tutti delinquenti!”. Io contro
la Cina, lui contro il Tibet: “Tutti
preti!”. Io per il federalismo fiscale, lui no: "Tutti
ladri!". Io per la Juve, lui per la Fiorentina. “Allora parliamo dei viola”, mi son detto. Io per Gilardino, lui per Mutu.
Io a dire che il rumeno era una splendida mezza punta, lui che era un regista,
un 10. “Anche Baggio era un 10, ma
non un regista!” gli ho fatto notare. E lui: "Baggio, chi?”.
Come si può dimenticare chi, da bianconero, dopo aver
rifiutato di battere un rigore, ha raccolto quella sciarpa viola a Firenze?
Indignato ho urlato: “Il grande,
l’immenso Roberto Baggio!” Si è girato a fatica e mi ha guardato
pieno d’astio: “Mezza punta?
Mezza… sega!”
Non doveva toccarmi Baggio. Ho attraversato la
Bolognese ed ho svoltato verso via Salviati.
Quando la discesa si è fatta diritta
e ripidissima l’ho lasciato andare. No, ad essere sincero ho anche dato
una spinta con l’effetto a sinistra, per indirizzare la carrozzina nel mezzo
della rampa.
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