Oscar Montani – Glauco Dal Pino
Inconfessabili moventi
Riviviamo insieme un mese e un giorno
di ordinaria follia
(giorno 08)
(giorno 08)
Giovedì 8
A piedi nudi
Mentre mi faceva la domanda difficile, quella che però
avrei voluto sentire, non potei fare a meno di fare un passo indietro. “Dove vai?” mi bloccò “Non ti allontanare dalla cattedra!”
La professoressa di matematica, oltre che mezza cieca, era anche un po’ sorda
e, soprattutto con me, molto sospettosa: pensava che ci fosse qualcuno che mi suggeriva. Come se fosse
facile rispondere alle sue domande.
“Allora, me lo sai dire
dove sono i punti di discontinuità della funzione?” Il suo grasso indice era puntato sul foglio sopra la
cattedra. Non voleva usare la lavagna: troppo distante. Penso che non vedesse le scritte: però non voleva
ammetterlo.
Impossibile restare lì, scossi la testa scoraggiato e
indietreggiai al mio posto in silenzio, mentre lei sibilava: “Tre! Più di tre non ti posso dare! Vediamo
ora a chi tocca…” Praticamente bocciato: ero già al terzo “tre”.
La sera, l’aspettai nel buio nascosto dietro una siepe
di bosso. Quando mi passò davanti, strascicando i suoi piedoni, la colpii in
testa col martello contando: “Uno…
due… e tre!”
La soppressi perché non avevo trovato il coraggio
di dirle che, quando sotto la cattedra si toglieva le scarpe, le puzzavano
terribilmente i piedi. E dire, che i punti di discontinuità della curva sapevo
bene dov'erano.
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