Cinquanta minuti di suspense
Un giallo al giorno ...
Mini rassegna della fiction seriale italiana
(02)
De Vincenzi (Stoppa) 1974
Il commissario De Vincenzi è il titolo di una serie televisiva poliziesca prodotta e trasmessa dalla
Rai sul Programma Nazionale in due stagioni distinte nel 1974 e nel 1977. Fu tratta dai romanzi dello scrittore Augusto De
Angelis. Interprete principale del lavoro televisivo, nei panni del
protagonista, il commissario Carlo De Vincenzi, era l'attore Paolo Stoppa.
La prima serie articolata su tre
storie ciascuna delle quali sviluppata in due episodi girati in bianco e nero, venne
trasmessa nella prima serata della domenica sera fra il 24 marzo e il 9 aprile 1974, mentre la seconda serie, anch'essa
basata su tre diverse storie, andò in onda a partire dal 18 marzo 1977.
Il commissario Carlo De Vincenzi è un cinquantenne
funzionario di questura. Un antieroe, uomo
senza particolare fascino, ma di grande umanità. Aderente, più che ispirato, al personaggio
letterario creato da Augusto
De Angelis, un autore
negli anni trenta di una serie di romanzi polizieschi osteggiati dal fascismo, tanto che l'autore patì violente persecuzioni
del regime. Percosse che ne causarono la morte nel 1944.
Alcuni dei suoi scritti vennero
pubblicati o ripubblicati postumi ad inizio degli anni sessanta, e da essi furono ricavate le serie
televisive con taglio dello sceneggiato di stile teatrale-televisivo.
Le sceneggiature dei diversi episodi del seriale,
ambientati, come i romanzi polizieschi da cui erano ricavati, nell'Italia degli
anni trenta posta sotto il regime fascista, furono affidate ad un'équipe
di autori specializzati in fiction di investigazione: Manlio Scarpelli,
Bruno Di Geronimo, Paolo Barberio, Nino Palumbo.
La regia era curata da Mario Ferrero, mentre le scenografie erano affidate a Sergio Palmieri
(Luciana Del Greco nella seconda serie); di Maurizio Monteverde erano i
costumi.
Particolarmente composito, all'interno
dei sei episodi che andavano a comporre le due serie, era il cast di attori impiegati, molti dei quali
provenienti da esperienze cinematografiche e teatrali.
Mi piace ricordare , tra i tanti, Anna
Miserocchi (nella foto), Leo Gullotta e Anna Maria Guarneri. Il commissario De Vincenzi è antieroe anche dal punto
di vista dei riferimenti letterari dell'epoca. Non fa il duro come Sam Spade,
non deduce come Sherlock Holmes, non è un rigoroso razionalista modello Poirot.
Semplicemente indaga nel mondo variegato e cosmopolita della vera Milano anni
Trenta del Novecento. « Mi sono proposto - scriveva De Angelis - di fare
romanzi polizieschi in cui le persone vivono secondo natura ». Nacque il primo
poliziotto del giallo all’italiana e Paolo Stoppa ne fu credibile e acuto
interprete.
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