Abduzione e gusto
cosa aiuta di più la mente di un detective
durante un’indagine complessa,
un arancino o un bicchiere di Calvados?
(II)
Il commissario Maigret, ma dietro di lui, sempre appresso, c’è Simenon, è un fine gourmand: nelle numerosissime pagine dei
romanzi pubblicati, scopriamo la “sua” cucina, i suoi piatti e i suoi gusti. Il
talento di Simenon consiste nel descrivere il protagonista anche attraverso il
suo rapporto con il cibo, nella società in cui vive (la piccola borghesia
francese, della capitale o dei piccoli paesi di periferia). Maigret ama frequentare
le trattorie familiari, le brasseries.
Come la mitica brasserie “Dauphine” (al secolo Caffè Restourant aux Trois
Marches), diventata quasi il suo secondo ufficio, dove il commissario continua
le sue indagini e appare, se possibile, più concretato e acuto, davanti a una
birra, a un bicchiere di vino o a un piatto tipico della cucina francese. Il cibo,
anzi, sembra scandire il ritmo stesso delle indagini.
Fra le numerose inchieste, ricordiamo
Maigret et l’affaire Saint Fiacre, uno dei primi libri, pubblicato nel 1932,
dove il commissario ritorna nei luoghi della sua infanzia.
Una
volta risolto il caso, tornato alla propria abitazione, viene accolto da Louise Léonard
la premurosa moglie che tenta di
risollevarlo dalla stanchezza con i piatti più elaborati.
Si ricordi che ogni sera, tornato a
casa, appendendo il cappello, il commissario si divertiva a indovinare quale delizia sua
moglie gli avesse cucinato: un "boeuf
mironton"(*), una "blanquette
de veau", del "fricandeau
all’oseille", una "tarte
aux mirabelles", un "gâteau
aux amandes"… ?
Mica
roba da poco: son ricette che la signora Maigret scambia con la signora Pardon.
Maigret, anche se esigente, rimane uomo
dai gusti semplici e, pur consumando spesso i pasti al ristorante, preferisce
un’alimentazione di stampo tipicamente francese e domestico. Pur amante della buona cucina popolare francese e dei
buoni cibi che gli prepara la moglie, spesso, se non c’è la minestra di
pomodori, si accontenta anche dei panini della brasserie
Dauphine, vicina al Quai des Orfévres.
Beve d'abitudine di tutto: birra, vino, liquori, anche di fattura casalinga, che egli di solito
associa alle indagini che sta seguendo: ci sono per esempio indagini "al calvados" o "al vino bianco".
Si sa che desidera che poche gocce di liquore alle prugne siano
aggiungente al coq au vin che lui ama. Quando può
chiede anche il Patè di campagna con la Vichyssoise, le fricandeau o l’arrosto di maiale con lenticchie Va matto,
come dessert, per la Torta di riso.
Molti anni fa
uscì il libro di M.Courtine: "Le ricette della signora
Maigret", (Mondadori 1977). Ricordiamone una.
<<
Finito il pranzo, sparecchiata la tavola, servito il caffè, Maigret offrì un
sigaro al dottore, mentre le due donne cominciavano a chiaccherare in un angolo
e, della loro conversazione, si sentiva tra l'altro: "Mi sono sempre
chiesta come lo fate." Si trattava del pollo servito durante il pranzo.
La signora
Pardon continuava: "Ha un gusto delicato, appena percettibile, che è la
cosa più buona e non arrivo però ad identificare." "Ma è
semplicissimo....Immagino che voi aggiungiate, al momento opportuno, un
bicchiere di cognac." "Di cognac o di armagnac, quello che ha
sottomano..." "Eh! Bè, nonostante non sia ortodosso ci metto della
prunella d'Alsazia...Ecco il segreto... >>
(Una confidenza di Maigret)
Mi sembra che Simenon sia stato più un
raffinato assaggiatore, che un cuoco. Lui elenca, evoca, non insegna. Ben più
raffinato ed esigente sembra essere Nero Wolfe, famoso personaggio scaturito
dalla penna di Rex Stout. Ma il merito è di Fritz Brenner, il cuoco di Nero. Ne
parliamo alla prossima.
(*) Ricetta
Con i resti del bollito si fa il Miroton.
Ingredienti
resti del bollito
1kg di cippole ,4o5c di olio
1dl di aceto
3dl di brodo di carne
1dl di vino bianco
2c di farina
citriolini ,sale e pepe
Preparazione
Tagliare la carne a fettine.pulire e tagliare le cipolle a rondelles.in una padella ,scaldare l'olio e cucinare le cippolle ,senza farli colorare troppo.quando sono cotti ,aggiungere la farina ,mescolare ,bagnare con il brodo ,il vino e l'aceto1
Fare bollire a fuoco forte per una decina di mn,finche diventa cremoso ,aggiungere la carne ,coprite e fare cuocere per 10mn ,salate e pepate.
Alla fine aggiugere i citriollini ,mescolare.
Ingredienti
resti del bollito
1kg di cippole ,4o5c di olio
1dl di aceto
3dl di brodo di carne
1dl di vino bianco
2c di farina
citriolini ,sale e pepe
Preparazione
Tagliare la carne a fettine.pulire e tagliare le cipolle a rondelles.in una padella ,scaldare l'olio e cucinare le cippolle ,senza farli colorare troppo.quando sono cotti ,aggiungere la farina ,mescolare ,bagnare con il brodo ,il vino e l'aceto1
Fare bollire a fuoco forte per una decina di mn,finche diventa cremoso ,aggiungere la carne ,coprite e fare cuocere per 10mn ,salate e pepate.
Alla fine aggiugere i citriollini ,mescolare.
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