sabato 26 aprile 2014

Delitto e cucina (III)

Abduzione e gusto

cosa aiuta di più la mente di un detective durante un’indagine complessa,
un arancino o un bicchiere di Calvados?

 (III)

Nero Wolfe, ha avuto successo in Italia  solo nel 1969-71 grazie alla fortunata serie televisiva con Tino Buazzelli, Paolo Ferrari e Pupo De Luca (un grandissimo Fritz). Aveva fatto la sua prima apparizione in USA nel 1934. Per permettersi le sue quattromila orchidee e ben tre pasti al giorno di alta cucina, preparati dal cuoco franco-svizzero Fritz Brenner (l’eroe oscuro), Wolfe lavora come detective privato. Poichè non ama molto uscire di casa, deve fare affidamento su Archie Goodwin, con cui condivide indagini e lo stare a tavola.

Il rapporto di Wolfe con il cibo è  maniacale (lo si capisce anche dalla stazza) e, in fondo, esprime un preciso modo di condurre le indagini: egocentrico, solitario e snob, è convinto che non tutti possono apprezzare la bellezza, la raffinatezza e il piacere di un piatto cucinato come in un ristorante di alto livello. E proprio uno dei suoi romanzi più noti si intitola, in italiano, Alta cucina. Con molta riluttanza,  accetta  di prendere un treno per il West Virginia, sedotto da una rara opportunità: assistere al convegno dei quindici migliori cuochi del mondo, assaggiare piatti prelibati e cercare di ottenere la ricetta segreta delle prelibate “salsicce Mezzanotte”. Credo sia un espressione sublime dell’ironia dell’autore; leggendo la ricetta sembra uno dei cibi più disgustosi che si siano praticati tra gli esperti di fornelli.   Nero, come al solito, si trova coinvolto in un caso apparentemente insolubile: la pacifica riunione di buongustai viene sconvolta dalla notizia che il più antipatico tra gli chef è stato assassinato. Ecco allora che Wolfe, impaziente di riprendere il suo treno, e il fedele Archie Goodwin si mettono subito in azione, indagando fra i cuochi, descritti come personaggi piuttosto bizzarri e capricciosi, invidiosi gli uni degli altri e gelosi delle loro ricette. S’innesca due indagini parallele: la ricerca degli ingredienti del piatto perfetto e la ricerca del colpevole del delitto perfetto.

Per chi, incauto e autolesionista, volesse conoscere la ricetta delle “salsicce Mezzanotte”, nessuna paura: il prezioso Manuale di cucina di Nero Wolfe, con le ricette originali del grande investigatore e raffinato buongustaio è da qualche tempo uscito per Sonzogno

I manicaretti serviti nella famosa casa di Manhattan, cucinati dal cuoco personale svizzero, Fritz Brenner; le ricette sperimentate personalmente dell’investigatore; i pasti improvvisati dall’amico e compagno di indagini Archie Goodwin; i sontuosi menu offerti a clienti di riguardo.

Tutto questo - ma non solo - nel volume che viene completato da numerose fotografie d’epoca e citazioni d’autore: si tratta del manuale culinario che lo stesso Rex Stout, visti i numerosissimi riferimenti alla cucina presenti nei suoi romanzi, ha deciso di dedicare a Wolfe. Pubblicato nel 1973, esce per la prima volta in Italia per la casa editrice Sonzogno. Duecentocinquanta ricette precedute da citazioni tratte dai romanzi e da una serie di note e considerazioni personali dei vari personaggi, come quella dello stesso Nero Wolfe che apre il volume:

“Vi prego di non affidare questi piatti al vostro cuoco, se non è un artista. Cucinateli voi stessi, per occasioni che siano davvero degne. Sono ricette epicuree, ma non sono né sofisticate, né pretenziose e soddisferanno sia il palato sia l’appetito dei vostri ospiti. Nessuna di esse sarà troppo difficile per voi, se avete il necessario rispetto per l’arte culinaria e se impiegherete il tempo e la cura che un piatto eccellente si merita. Buon appetito!”

Pagine di diversi colori, ciascuna per una sezione diversa: colazione e pranzo in casa Wolfe, cene estive e invernali, i dolci e gli spuntini, cene di lavoro, invitati e invitate, senza dimenticare Nero Wolfe in cucina e la cena perfetta per il detective perfetto …

Fra i piatti proposti, anche le pluricitate e famose Salsicce Mezzanotte, citate in Alta cucina e, cinque anni dopo in Orchidee Nere, per le quali qualcuno avrebbe potuto uccidereRex Stout. Il manuale di cucina di Nero Wolfe Pagine 252, €€ 25,00 – Sonzogno.

La prossima puntata parleremo di Pepe Carvalho, uno che in cucina ci gode davvero parecchio!
(*) La ricetta delle "famose"  salsicce.
Ingredienti:
2 cipolle
1 spicchi d'aglio
30 gr cioccolato
2 cucchiai grasso d'oca
3 cucchiai brandy cucchiai di burro
3 cucchiai brodo di manzo
3 cucchiai vino rosso
timo, rosmarino
zenzero, noce moscata, chiodi di garofano
pane grattugiato q.b.
100 gr. pancetta bollita
100 gr. lonza di maiale arrosta
200 gr. arrosto d'oca
200 gr fagiano arrosto
sale e pepe q.b.
1 cucchiaio pistacchi sbucciati
intestini di maiale
Preparazione
Tritate le cipolle e l'aglio e rosolatele nel grasso d'oca. Versate prima il brandy fino a coprire le cipolle, poi il brodo ed il vino rosso. Aggiungete un pizzico di timo e rosmarino e spolverate con zenzero, noce moscata e con un'idea di chiodi di garofano. Cuocete a fuoco lento per dieci minuti e aggiungete sufficiente pane grattugiato per ottenere una polpa. Cuocete ancora per 5 minuti. Aggiungete prima il bacon bollito e l'arrosto di lonza, poi l'arrosto d'oca e di fagiano. Tutta la carne deve essere sminuzzata. Condite col sale e con una generosa dose di pepe nero, aggiungete il pistacchio e lasciate cuocere a fuoco lento finché l'impasto di carne abbia la consistenza del ripieno di una salsiccia fresca. Raffredate completamente. Lavate e scottate gli intestini di maiale. Riempiteli con l'impasto di carne, strozzando di tanto in tanto con del filo per ottenere le salsicce. Cuocetele sotto il grill del forno, dopo avere bucato qua e là la pelle.  
 




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