martedì 6 maggio 2014

Delitto e cucina (VII)



Abduzione e gusto

cosa aiuta di più la mente di un detective durante un’indagine complessa,
un arancino o un bicchiere di Calvados?

 (VII)

Giuseppe Lisi, detto Pino, ribattezzato   Pinot dal "comandante", è il cuoco di bordo della Delta la nave pilotata da Corto, lo skipper detective ideato da Oscar Montani (che sarei io). Un veliero per crociere di lusso, su questa imbarcazione di 36 metri  il cuoco Pino “crea” con passione , mentre con altrettanta passione, Corto indaga.
Così ce lo descrive lo skipper viareggino, quando va a trovarlo, per la prima volta  (La Delta velata), nel suo piccolo regno.
<< Il cuoco stava dando gli ultimi ritocchi di riordino alla piccola cucina. Sembrava il solista del balletto degli ippopotami rosa nel cartone animato di Walt Disney.  Si muoveva con grazia: con una spugnetta verde nella destra, tenuta come un merletto, dava piccole passate e asciugava le gocce. Pur costretto in così poco spazio riusciva, con ritmo, a imporre l’ordine alle cose.
Chiesi il permesso d’entrare e mi sistemai sullo sgabello nell’angolo, cercando di lasciare più libero possibile l’ambiente. … >>
Pinot sa di avere una missione nella vita, far contento il prossimo con la cucina. sentitelo.
<< Mi sembra che per lei, Pino, confezionare cibo significhi prendersi cura di qualcuno. Coi suoi piatti, scrive la  storia,  tramanda  la cultura. Vero? >>
L’inzimino poteva aspettare. Pino, annuì commosso.
<< Dare da mangiare significa mettersi in intimità con gli altri. E’ qualcosa di   complesso e  semplice allo  stesso tempo: una costruzione alchemica. Passione e intenzione sfiorano la magia della trasformazione della materia, che però comincia il suo processo dal produttore: una gallina allevata male non può dare buon brodo! >>
Quando serve il suo cibo, lo serve di persona, non ammette intermediari, prova soddisfazione a spiegarlo (da L’oro degli aranci).
<< Coltellacci? Cosa sono? >>
Guardai Pino perché spiegasse. Anche lui partì alla grande.
<< Si tratta di molluschi bivalvi, vengono anche chiamati cannolicchi. Coltellacci rende meglio il loro aspetto, quello delle due valve a forma di lama.  Sono lunghi sui 10 cm e si trovano piantati nella sabbia della “battima” dopo le mareggiate. Si devono mettere a spurgare nell’acqua salata come si fa per le arselle. Si mettono quindi in una pentola per farli aprire e poter estrarre i corpi, che si dicono “anime”. Queste anime devono essere tritate sul tagliere e, se contengono ancora della sabbia, risciacquate in acqua fredda. Fatte tutte queste operazioni si mette dell’aglio tritato in un tegame con olio e peperoncino, a cui si aggiungeranno i coltellacci preparati, un po’ di   conserva di pomodoro o di passata e l’acqua cavata dai coltellacci… poi sta alla sensibilità del cuoco. Buon appetito! >>
<< Pino era all’inizio del suo spettacolino serale. Pozzi Godini, secondo copione, aveva chiesto e Pinot interpretava la parte del cordon bleu mentre ci serviva seppie e baccalà all’inzimino.
<< Si sbollentano i pomodori in acqua bollente, si spellano, liberandoli dei semi e dell'acqua di vegetazione poi si tagliano a dadini. Si puliscono le seppie, liberandole dall'osso e della vescica d'inchiostro, poi si spellano e si tagliano a listerelle e si lavano lavatele… col baccalà è più facile ma bisogna aver fatto un ammollo accurato di almeno 12 ore con vari cambi d’acqua… >>
Per me, che non avevo pranzato, l’odore più che appetitoso era afrodisiaco e il sapore tanto stimolante che non seppi resistere: mi impegnai solo a gustare quelle delizie perdendomi la parte centrale della recita.
<< … si profuma con del pepe e si prosegue la cottura a fuoco basso per una quarantina di minuti. Si pone il tutto sul piatto da portata et voilà! >>
Ma come tutti gli artisti, per far contenti gli amici, è disposto a deroghe alternative.
<< Per stasera ho dei progetti “di livello” che non posso cambiare ma se ora vi andasse un bel fritto di paranza ho giusto un chilo e mezzo di  pesciolini, piccoli, piccoli: merluzzi, trigliette, ghiozze e sogliolette… pescati stamani all’alba. >>
Pinot vi aspetta nel prossimo romanzo per raccontarvi una grande, incredibile, ricetta: linguine alle cicale di mare. Una afrodisiaco che vi lascia in trance per almeno una serata! Per cominciare dovete andare la mattina presto alla passerevva mobile del porto di Viareggio, poi ...
Nel frattempo potete consolarvi con EIKONES di Oscar Montani - Romano editore.


Nessun commento:

Posta un commento