Film n. 76
La Gang ( The Racket )
di John
Cromwell
con Robert Mitchum, Lizabeth Scott, Robert Ryan, William
Talman
Un duro capitano di polizia
Un raro caso di Pièce
teatrale poliziesca ambientata nel mondo della mala. In teatro c'era Edward G. Robinson,
nel film Robert Ryan.
Col rigore
narrativo e la tecnica matura del cinema classico hollywoodiano, basati
sull'uso insistito del Piano mediao e del campo/controcampo, senza
indulgenze virtuosistiche, John Cromwell trasferisce in una vicenda gangster
la sua predilezione per le atmosfere noir, già evidenziata in alcuni precedenti cupi melodrammi come Solo chi cade può risorgere (1947). Anche in questo recita Lizabeth Scott; poco gradita all'esuberante e spiritoso Bogart che disse "E' come parlare con un frigorifero!"
Alcune
discontinuità si spiegano col fatto che la produzione chiese ad altri registi di
porre mano al film.
Oltre a Howard Hughes, anche Nicholas Ray
girò una decina di minuti.
E' un remake dell'omonimo film
di Lewis Milestone del 1928 La gang che era
tratto da un lavoro teatrale di Bartlett Cormack , in cui E. G. Robinson aveva interpretato la parte
di Nick Scanlon.
Un po' di trama.
Col passare degli anni, la determinazione e la tenacia con cui il capitano
Thomas McQuigg (Robert Mitchum) ha condotto la lotta contro il crimine
è costata cara in termini di isolamento e di avanzamenti di carriera. Consapevolmente
ha toccato gli interessi di una potente organizzazione politico-affaristica,
guidata da un invisibile grande "vecchio", che controlla anche
consistenti settori della giustizia e della polizia locale di una città del Midwest (sembra Chicago).
Molta ruggine s'è
accumulata tra i due e il rapporto ha assunto i caratteri di una questione
personale carica d'odio. Il gangster Nick Scanlon e il capitano Thomas McQuigg si
odiano mortalmente e lo si capisce subito. Il "Racket", comandato dal "vecchio" affida il lavoro sporco a Scalon. Nick però esagera. La cinica
brutalità con cui lui persegue le sue finalità ha cominciato a creare forti
imbarazzi anche ai suoi mandanti.
Al termine di
una guerra senza quartiere, che lascia sul terreno una lunga scia di vittime,
sarà la stessa organizzazione a sbarazzarsi di Scanlon, ma il detective
riuscirà a scalfire la rete di complicità e omertà che proteggeva
l'associazione criminale.
Nei panni di un procuratore
corrotto c'è William Talman (nella foto dietro Mitchum a destra), sarà per ben 226
volte l'integerrimo e rigoroso procuratore di Perry Mason! Quando si dice la Nemesi.
Voto ***1/2/5
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