giovedì 2 ottobre 2014

Il gufo giallo (72)


Rubrica letteraria
Il gufo giallo
recensioni di romanzi gialli

 

Giudizio n.  72

I morti non hanno fretta   
Filippo Bologna
Mondadori

 

 

 

 

Se una notte d'inverno un ciclista ...

 

La sera di una fredda domenica d'inverno,   il commissario Dino Santini inforca la sua amatissima Bianchi Sprint acquamarina e, attraversando le ombre di un paesaggio statico e spettrale, si dirige verso il Guazzetto, la sua trattoria preferita. Pregusta già una cena a base di acciughe marinate e fritto misto. Rigorosamente davanti al posticipo di campionato. Purtroppo le cose cominciano a muoversi.

Ben scritto e ben montato. Si vede che l'autore fa anche lo sceneggiatore: da poco riesce a ricavare molto. Discutibili alcune metafore, ma alla fine (vedi più avanti) credo di aver capito perché e ha usate. Le descrizioni a volte sono un po' "tardo barocche", non so se ci prova gusto o se lo fa perché teme d'essere troppo breve, ma con troppo eccipiente (q.b. di solito) anche le pasticche si sfaldano. Lessico ricco su tutti i temi, portanti e collaterali (vedi prima), per non parlar dei nodi, marinari e no!

Esile come una striscia di seta, la trama gialla. Storia è molto semplice, in pratica non c'è movente e i sospettati sono solo due! La conclusione mi pare un po' semplicistica. Ho l'impressione (tutta mia e a pelle) che il genere giallo non sia amato, né nelle corde dell'autore.

E' un libro molto introspettivo (anche acuto nelle osservazioni e nelle notazioni) che alla fine raggiunge un solo scopo: costruire un personaggio a tutto tondo, il Commissario Santini. La triade del delitto (vittima, colpevole e detective) risulta però sbilanciata sul poliziotto. L'indagine (ipotesi, induzioni e deduzioni) avviene più nella sua testa che sulla scena.

Se Filippo Bologna ha intenzione di farne un personaggio seriale posso prevedere difficoltà se per la prossima indagine non tira fuori una trama più articolata. Di Santini si sa ormai tutto: le metafore, alcune, lo marchiano a fuoco. Secondo la teoria (parlo degli accademici) la triade dovrebbe agire in un contesto, qui si tratta di Viareggio d'inverno. A me sembra un po' approssimativa, sfuggente e a volte poco probabile, ma non sono (nonostante tutto) titolato abbastanza. De la fìa, sarei curioso di sentire un viareggino vero!

Voto ***1/2/5

 

 

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