Il gufo giallo
recensioni di romanzi gialli
Giudizio n. 72
I morti non
hanno fretta
Filippo
Bologna
Mondadori
Se una notte d'inverno un
ciclista ...
La sera di una fredda domenica d'inverno,
il commissario Dino Santini inforca la sua
amatissima Bianchi Sprint acquamarina e, attraversando le ombre di un paesaggio
statico e spettrale, si dirige verso il Guazzetto, la sua trattoria preferita.
Pregusta già una cena a base di acciughe marinate e fritto misto. Rigorosamente
davanti al posticipo di campionato. Purtroppo le cose cominciano a muoversi.
Ben scritto e ben montato. Si
vede che l'autore fa anche lo sceneggiatore: da poco riesce a ricavare molto. Discutibili
alcune metafore, ma alla fine (vedi più avanti) credo di aver capito perché e ha usate. Le descrizioni a volte sono un
po' "tardo barocche", non
so se ci prova gusto o se lo fa perché teme d'essere troppo breve, ma con
troppo eccipiente (q.b. di solito) anche le pasticche si sfaldano. Lessico
ricco su tutti i temi, portanti e collaterali (vedi prima), per non parlar dei
nodi, marinari e no!
Esile come una striscia di seta, la
trama gialla. Storia è molto
semplice, in pratica non c'è movente e
i sospettati sono solo due! La conclusione mi pare un po' semplicistica. Ho
l'impressione (tutta mia e a pelle) che il genere giallo non sia amato, né nelle
corde dell'autore.
E' un libro molto introspettivo
(anche acuto nelle osservazioni e nelle notazioni) che alla fine raggiunge un
solo scopo: costruire un personaggio a tutto tondo, il Commissario Santini. La
triade del delitto (vittima, colpevole e detective) risulta però sbilanciata
sul poliziotto. L'indagine (ipotesi, induzioni e deduzioni) avviene più nella
sua testa che sulla scena.
Se Filippo Bologna ha intenzione
di farne un personaggio seriale posso prevedere difficoltà se per la prossima indagine
non tira fuori una trama più articolata. Di Santini si sa ormai tutto: le
metafore, alcune, lo marchiano a fuoco. Secondo la teoria (parlo degli
accademici) la triade dovrebbe agire in un contesto, qui si tratta di Viareggio d'inverno. A me sembra un po'
approssimativa, sfuggente e a volte poco probabile, ma non sono (nonostante
tutto) titolato abbastanza. De la fìa, sarei curioso di sentire un viareggino
vero!
Voto ***1/2/5
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