martedì 9 dicembre 2014

Detective story (08)


"Private Eye"
ovvero investigatori privati.
(08)
I duri (parte II)


Philip Marlowe (1939 - Il grande sonno)





Nato a Santa Rosa, California, non riesce a completare gli studi all’Università dell’Oregon. L'abbandona  dopo due anni e si trasferisce a Los Angeles, dove riesce a trovare lavoro prima come investigatore in una compagnia di assicurazioni e poi come assistente del procuratore della contea. Viene licenziato per insubordinazione, iniziando così a svolgere un'attività che è un luogo comune che ancora da vita a molti romanzi. Quanti ex-poliziotti ci sono per le strade di carta che sembrano essere diventati detective privati? Ma lui è davvero speciale.




Frequenta abitualmente i bassifondi metropolitani, solitario, difende umiliati e offesi, risoluto investigatore in perenne conflitto con l’ordine costituito. Duro di carattere, a prima vista egoista, si dedica in maniera indefessa al suo lavoro in cui si rivela preciso e accurato. Il mondo in cui si aggira sono gli USA degli anni Trenta, dipinti con estremo realismo e popolati da squali della finanza, ricchi arroganti, poliziotti corrotti e dark ladies.




Elegante, dipendente dal fumo e dall’alcol, non si interessa del denaro che spende, interessato alle donne come qualsiasi scapolo ma al tempo stesso tendente alla misoginia, non vuole utilizzare le armi di ordinanza.
Ha bisogno di lavorare e spesso si accontenta di parcelle modeste. Così ce lo spiega:

« Avevo bisogno di un drink, avevo bisogno di un sacco di assicurazioni sulla vita, avevo bisogno di una vacanza, avevo bisogno di una casa in città. Quello che avevo era un cappotto, un cappello e una pistola. Li ho messi su e uscii dalla stanza ».



Philip Marlowe é un solitario, un cavaliere senza macchia e senza paura. Un perdente all’apparenza, che, invece, riesce sempre a risolvere i suoi casi complicati. Due sono le caratteristiche che lo definiscono come "private eye": l’onestà e il rigore morale. E' convinto, lo pensa davvero, che la strada di un cattivo debba essere attraversata da chi cattivo non è, altrimenti l'indagine va a puttana, non funziona. Allo stesso tempo, Marlowe è scanzonato ed ironico, incapace di trattenersi, anche di fronte ad un gangster, dal dire una battuta che lo danneggerebbe. La forza del personaggio consiste proprio in questo senso di indipendenza.



Molti attori ci hanno provato ad essere "lui", solo pochi ci restano nella memoria. Io li ho qui riportati. Quello che preferisco è Dick Powell, Bogart, il più famoso, infatti mi sembra troppo simile a Sam Spade, che è un "altro", molto altro.

 
 

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