venerdì 12 dicembre 2014

Detective story (09)


"Private Eye"
ovvero investigatori privati.
(09)
I duri (parte III)

Mike Hammer (1947 - Ti ucciderò)




Quando lui entra in scena le donne sono pupe. Le pallottole sono piombo rovente. I colpi sono sempre in canna. Quando esce di scena restano vomito, sangue, occhi neri, nasi rotti e teste fracassate. Reduce della seconda guerra mondiale, lavora, da anni ormai, a New York come detective privato. Sopravvissuto alla battaglia di Guadalcanal non teme niente e si esprime con cieca durezza ed efferata violenza. Non è un boys scout insomma.
Mentre i detective suoi concorrenti (parlo soprattutto di Spade e Marlowe, anche se erano in California) sono duri e cinici, Mike Hammer è per molti aspetti l'archetipo del "duro": è brutalmente violento, misogino e alimentato da una rabbia esplosiva e sincera che non affligge mai gli eroi della detection privata. C'è di più,  ne Il colpo gobbo Mike si descrive ad una barista come un misantropo. Insomma ce l'ha quasi con tutti!


Mentre altri detective cosiddetti duri aggirano furbi, o manipolano, la legge, Hammer la tiene in totale disprezzo, vedendola come nient'altro che un impedimento per la giustizia, l'unica valore che tiene in assoluta stima. Tuttavia, diversamente da molti detective privati di carta, Hammer ha un forte rispetto per la maggioranza dei poliziotti. Si rende conto, lo sa e ne è convinto, che hanno un compito difficile e che le loro mani sono frequentemente legate dalla legge quando tentano di fermare i criminali. Hammer non ha, non li vuole, tali vincoli.
Mike  è un "private eye"  senza regole.   Porta una 45 Colt M1911, chiamata affettuosamente "Betsy", in una fondina ascellare sotto il braccio sinistro: quando la estrae son dolori. Una giustiziera.  Il suo amore (unica nota gentile) per la sua segretaria Velda è però superato  dal suo odio viscerale per gli assassini, che è sempre pronto ad uccidere. Il miglior amico di Hammer è Pat Chambers, capitano della Omicidi del Dipartimento di Polizia di New York.


Hammer nutre anche sentimenti visceralmente patriottici e anticomunisti.  Ogni tanto, spesso direi, fa commenti   a sostegno delle truppe americane in Corea e, in Sopravvivenza zero, pure in Vietnam, che pure era meno amato dal pubblico! In Tragica Notte mentre Hammer assiste a un raduno di comunisti in un parco, la sua reazione alla propaganda dell'oratore è un sarcastico "Sììì".
Per quanto riguarda la violenza, i romanzi di Hammer lasciano poco all'immaginazione. Hammer, che si racconta in prima persona, descrive i suoi incontri (meglio dire scontri) violenti con gusto vicino al sadismo. In tutti i romanzi tranne alcuni, le vittime di Hammer sono spesso abbandonate mentre vomitano dopo un colpo allo stomaco o all'inguine.




Un solitario violento, cinico, sprezzante verso il  "noioso processo" del sistema legale, che sceglie scorciatoie invece di far rispettare la legge e le sue condizioni. E' lui la legge. Però la parcella, anche se non è alta, se la fa pagare, ci mancherebbe! Costa parecchio mantenersi a New York ed ha anche una segretaria carina, a cui tiene!


Ha avuto (al cinema e in TV) vari volti e ne avrà. A me piace il Mike di Un bacio e una pistola (Ralph Meeker: lo vedete nei primi due fotogrammi e nel quarto); credo sia il più genuino, anche nel suo palese anticomunismo fascistoide.
 
 

Nessun commento:

Posta un commento