lunedì 15 dicembre 2014

Fumetti in giallo XXXV


Yellow balloons
Quando il fumetto si tinge di giallo
Trentacinquesima parte


Mike Hammer 



Prima di Hammer c'era Danger! Mike Danger. Non è una leggenda dei fumetti, qui ve ne fornisco tutte le prove. Mickey Spillane nel 1946 decise di scrivere un giallo a fumetti per un quotidiano dell'area di New York pubblicato col Jerry Iger's syndicate, ebbe vita breve e sparì. Spillane amareggiato e deluso decise di abbandonare il mondo dei fumetti e  di diventare romanziere. Scrisse però il suo primo romanzo prendendo come suo eroe proprio Mike Danger, la sua creatura fumettistica, ma  lo ribattezzò Hammer!  
Era il 1947 e Hammer ebbe un successo strepitoso. Restarono pochi i fascicoli delle storie a fumetti del dimenticato Danger! Sceneggiate da Mike Spillane e disegnate da Mike Roy, furono da tutti dimenticate. Meno male che due storie di Mike Danger furono conservate in una famosa biblioteca. Rinascerà dalle sue ceneri nel 1995, ma noi ci fermiamo al suo alter ego.


Nel 1950 il fumetto rinacque infatti col personaggio di Mike Hammer! Il disegno è di Ed Robbins ed è prodotta dalla Phoenix Features.  Sia ben chiaro queste strisce sono parte della storia del fumetto, non fanno certo la storia del fumetto!


Come si può giudicare dalle tavole il disegno all'inizio è abbastanza curato, col tempo le esigenze di budget spingeranno Ed Robbins, che poteva fare meglio, a dare il peggio di se. Diventerà sempre più' rozzo e la sceneggiatura molto  approssimativa. Siamo in serie B. In Italia non ebbero spazio nonostante il successo dei romanzi di Mike Spillane. Credo che la censura ne avrebbe bloccato la pubblicazione (chissà che non l'abbia addirittura prevenuta!) dopo quanto era accaduto in USA.
Vediamo in breve cosa accadde. La storia incriminata iniziò nel 1953 con una copertina piena di "promesse"!   La prima striscia quotidiana, poi,   apre con la pioggia che cade, una donna appoggiata su un corpo in strada, e il saluto memorabile di Mike Hammer a lei, "Un tuo amico, gattina?".
La striscia ha chiuso un anno dopo, nel 1954, quando monta la protesta puritana su un unico pannello.  Scoppia incontenibile la polemica. Come aveva fatto nei romanzi di Hammer, Mike Spillane ha scritto la  striscia per il giornale con lo stesso stile e un'idea ben precisa di ciò che voleva che il pubblico di vedere: sesso e violenza. Ma romanzi e fumetti di giornale sono due cose diverse. Forse lo sapeva bene!


La tavola in questione raffigurata una donna legata al letto, la biancheri intima trabocca lasciando intuire ben altro. Ha la bocca imbavagliata e una lacrima solitaria le scende sulla guancia. La sua testa è girata verso la porta e gli occhi sembrano  pregare per il salvataggio prima che il bruto che tiene una sigaretta la spenga sul suo tallone che stringe con forza. Dopo la copertina la storia si sviluppa ...


Le tavole mostrano la stessa azione da vari angoli. Poi vola un manganello blackjack direttamente sulla nuca di Hammer. L'immagine successiva, che qui non ho, successivo mostra   il torturatore volare fuori dalla finestra di un edificio molto alto: nelle storie di Spillane si contano decine di cadute di criminali verso una rapida morte.
Mike Spillane potrebbe essere stato un autore di grandissimo successo negli Stati Uniti nella sua epoca (ora è un po' vecchiotto), ma pensare, in quel periodo, di rappresentare tale azione esplicita in un giornale americano stava fuori del senso comune del business!     Oggi vediamo molto di peggio, anche in prima serata tv, quando ci sono i pargoli, ma nel 1954 questa era considerata   una scena abominevole. Troppi i lettori dotati di   sensibilità delicata.

Chiudo con una nota critica.  Nell'ultima tavola gli sfondi, nonostante il colore, sono disegnati in economia (due soli colori nella terza inquadratura) quando ci sono (vedi parete rosa della quarta scena).


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