martedì 2 dicembre 2014

Lanterna gialla (79)


Film n. 79




Un bacio e una pistola ( Kiss Me Deadly )

di  Robert Aldrich 
con  Ralph Meeker, Cloris Leachman, Maxine Cooper, Gaby Rodgers

Il radioattivo vaso di Pandora
La trama. Mike Hammer è un investigatore privato di Los Angeles. Brutale, violento e amante delle donne.  Un duro molto corrotto (vive, se non l'avete capito, a spese di ricatti). Una sera dà un passaggio a Christina, un'autostoppista attraente vestita solo di un impermeabile, che lo blocca in mezzo alla strada. Costretto, la fa salire in auto su una strada di campagna solitaria. Passano un controllo della polizia che cerca una donna scappata da un manicomio, grazie a una menzogna di Hammer. Subito dopo alcuni teppisti tagliano loro la strada con la loro auto e li fanno sbandare. Quando Hammer ritorna in uno stato di semicoscienza, sente Christina che viene torturata sino alla morte. I criminali poi li gettano (Hammer svenuto e Christina morta) giù per una scarpata.
Mike si sveglierà dopo 3 giorni in ospedale, vegliato dalla segretaria Velda. Dopo un po', rimessosi, da un lato per vendetta, dall'altro pensando che ci sia qualcosa di più grande dietro, decide di seguire il caso.
Più tardi, Hammer scopre che il grande mistero è contenuto in una valigetta piccola e misteriosa che contiene una sostanza luminosa e molto pericolosa.
Hammer è un personaggio estremo. Privo (o dimentico) di morale è certo  uno dei più oscuri dei detective privati. Un antieroe, ma anche antipersonaggio del genere, trasportato nei  film noir. Apparentemente vive a spese di ricatti nei confronti di mariti e mogli adultere (raddoppia così la parcella), e ha un ovvio piacere sadico nella violenza (per esempio nella scena in cui i criminali sono mandati a ucciderlo). Estremo, ma funzionale alla storia. Duro e scostante ma attira le donne e ben tre donne conducono lo spettatore in una tensione crescente fino al rogo finale che incenerisce l'ultima donna in gioco. Rogo atomico che denuncia drammaticamente i pericoli della "bomba".


Il film è un capolavoro, tardamente riconosciuto tale grazie all'impegno di alcuni critici francesi della Nouvelle Vague. Ha tutti gli stilemi del noir: il pessimismo, i chiaroscuri asfissianti, la violenza. Nel 1955 rischiavano di diventare stereotipi, ma la mano barocca di Aldrich li impasta e li amalgama con la suspense in modo efficace e credibile.
Voto ****1/2/5
  


 

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