venerdì 24 luglio 2015

Giallo Italiano (0-3)


Giallo italiano
  Il lungo esordio
1852-1969

(0-3)
Il primo Regno di Giorgio I

1940
Nel giugno del 1940 l’Italia entra in guerra. L’editoria del genere “giallo” non ne trarrà benefici, ma danni, come tutto il paese. Per capire meglio è opportuno un passo indietro. Un’altra collana di successo, ma non originale (ricalcava con formato più grande e prezzo più piccolo I libri Gialli) è quella dei Gialli Economici Mondadori.



Tra il ’37 e il ’39 conquista un’importante fetta di mercato. Numerosi gli autori italiani, quasi tutti però (ligi alle indicazioni del MinCulPop, ministero della cultura) con ambientazioni straniere o esotiche. Soggetti a volte molto fantasiosi, come ad esempio proponeva Vasco Mariotti.


Da ricordare la serie di Enderton di Alfredo Pitta: Enderton e il delitto impossibile, Endertono e la fiaba d’oro, Enderton e le porte del male. Pitta, è bene ricordarlo, era il traduttore, sempre per Mondadori, di Agatha Christie! Traducendo s’impara!
Nel frattempo Arnoldo Mondadori crea il periodico Supergiallo. Sul n.8 (siamo nel 1940) esordisce Giorgio Scerbanenco.  



Sei giorni di preavviso, un romanzo che “mostra freschezza di fantasia, vivacità di stile, scaltrezza d’ingegno”. Con questa accoglienza da parte della critica inizia il lungo regno di Giorgio I, Re del giallo.

1941


L’anno successivo doppio colpo. Esce dapprima su I Libri Gialli con La bambola cieca. L’ambientazione è ancora “bostoniana”: Il capitano Sunder chiede a Jelling di indagare intorno alla denuncia del professor Augusto Linden, rinomato chirurgo e titolare di una clinica privata. Linden sostiene di essere stato minacciato di morte da uno sconosciuto che ha chiesto di non effettuare l'operazione che ridarebbe la vista al facoltoso Alberto Déravans. L'indagine porta Jelling a contatto con il complesso ambiente dell'aristocrazia di Boston e l'inquietante clinica Linden.



Ritorna poi al primo amore Il Supergiallo. Sul n. 9 Nessuno è colpevole. Seguiranno L’antro dei filosofi e Il cane che parla nel 1942. Nel ’43 esce Lo scandalo dell’osservatorio astronomico poi con l’8 settembre le collane di gialli, Mondadori e no, vengono tutte chiuse.


Di recente Sellerio ha rieditato tutti i romanzi americani di Scerbanenco. Questa una delle copertine. La prima della serie. 

1944
  
 
Nel 1944 esce a Roma, città libera e non più “aperta”, il film Il cappello da prete. E' fedelmente adattato dal romanzo di De Marchi. Attore principale Roldano Lupi, che qualche anno dopo sarà mattatore negli sceneggiati in tv. La guerra sta per finire: è anche un segnale che il giallo sta per tornare più forte di prima. Interessante come si riparta da De Marchi quando sta per arrivare l'onda lunga dei "noir" americani!

Nessun commento:

Posta un commento