mercoledì 10 febbraio 2016

Sceneggiati in giallo (08)


Sceneggiati in giallo e nero  
Un morto al giorno ... ma che sia italiano!
Mini rassegna storica e critica della fiction seriale "italiana DOC"
(08)
Commissario Montalbano 1999 -2015
Parlare del commissario Montalbano, Salvo Montalbano, in TV non è come sparare sulla croce rossa! No, non è facile: troppi l'hanno fatto (parlandone bene, anzi benissimo). Se fai una critica, anche piccolina, una cacatina di mosca, ti sparano addosso! E' una delle poche, pochissime fiction della RAI che si esporta (oltre quindici paesi!): W Montalbano allora, e anche Camilleri!



  

I motivi ci sono e solidi:
1. Ottimi testi di riferimento, scritti da un autore eccelso che ha fatto anche lo sceneggiatore tv!
2. Attori principali molto bravi e casting dei minori assortiti dal teatro dialettale.
3. Location splendida.
4. Fotografia  e montaggio da cinema, ma di quello buono.
5. Molte riprese in esterni d'interesse turistico.

6. Gli arancini sono davvero gustosi!

 
Alla faccia degli arancini! Inizia nel 1999 con Il ladro di merendine. Terzo libro della saga di Salvo, il più accattivante (c'è il bambino!) per un pubblico ingenuo e ancora "ignaro" di cosa potesse significare! Solo con la seconda serie si ricomincia dal primo: vorrei vedere, ormai il successo era spaziale, anche in libreria!


La forma dell'acqua è il terzo episodio, primo della seconda serie. Un vero cult da cinemaniaci.



La seconda serie è per me la migliore. Eccelsa. Il motivo? Ora tutti ci credono attori principali, comprimari e "comparse recitanti". Le chiamo così perché sono presenti solo una volta (il morto, l'assassino o un testimone...) ma lasciano il segno. Il casting è perfetto: sceglie con accuratezza questi attori del teatro dialettale (non posso da toscano chiamarlo "in vernacolo", da Livorno mi bacchetterebbero!)  e il regista li incastona come pietre preziose. E' una delle forze della fiction, trascurata nelle ultime puntate. Inoltre Mimì Augello (Cesare Bocci) prende lo spazio che si merita e recita come mai più ha saputo fare in questa serie. Ultima notazione: ancora non si soffre né di "Catarellite", né di "Faziosite", malattie virali (di cui l'audience è portatrice sana) che poi hanno preso campo in forma epidemica!



Sì, perché, un po' va bene affidare a qualche personaggio il lato comico, ma ormai si esagera con la ripetizione di gags usurate! Li riporto affiancati. Sono personaggi carichi di umanità, se vengono usati come piccoli pagliacci la colpa  è di Camiller, che già li imposta così nei romanzi! Sì, a volte il tempo stringe, allora bisogna poter "scrivere facile"! Ma alla fine non paga.
La fidanzata  Livia (Katharina Boehm) è una presenza importante, ma discreta.




 L'attrice delle prime serie interpretava magistralmente il ruolo. E' stata malamente sostituita nell'ultima serie. Salvo invecchia, perché lei no? Anzi ringiovanisce!
Ci sarebbero da ricordare (visivamente, ma mi sono imposto la regola della sobrietà) tanti altri personaggi: Gallo (guida spericolata), Angelina (la si vede, sopra, col vassoio di  arancini), il questore Bonetti Alderighi (i cazziettoni assurdi), Ingrid (la più che amica), Galluzzo (il fido guardiaspalle), il dottor Pasquano (coroner scorbutico), Zito (direttore di testata TV locale), ...


Infine, ma non ultimi, i luoghi. La fiction ambientata a Ragusa Ibla, Scicli e Modica e Punta secca (Marinella)   ha attirato l'attenzione di migliaia di turisti! E' un gran merito e anche una gran furbata!



Natura aspra, dura, nel mezzo perle lucenti.  Città barocche scolpite dal sole. L'arenaria, già calda di suo, scotta. Sono stato in quei luoghi e sono rimasto affascinato. Allora, gennaio2012, postai sul blog una serie di articoli. Ci tornerò più volte. Grazie Salvo!

 
 

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