giovedì 28 luglio 2016

Il Gufo Giallo (104)


Il gufo giallo
recensioni di romanzi gialli
 Giudizio 103

Come una bestia feroce
Edward Bunker
Einaudi



 

 

 

Le pesante e noiosa ricerca di un riscatto

 

Me l'avevano consigliato e ci sono cascato. Come un pollo. Sono qui a sorbirmi l'ennesimo caffè per scacciare la noia.

Non è un'autobiografia, non ne ha coraggio sufficiente. Non è un noir, non è un romanzo, non è un'analisi sociale, né carceraria. E' una cronaca step by step della ricerca di Max Dembo, ex carcerato (alter ego dell'autore), di nuova vita senza convinzione, senza la ferocia del titolo e senza suspense. Ne risulta un pessimo, compiacente racconto delle fogne in cui egoismo, bassezza, volgarità, assenza di valori vengono celebrati, giustificati, legittimati, da evitare (è vero che se no può cogliere, dal finale, molto di più; colpa, espiazione, senso del male etc..) ma questo non basta a riscattarlo, da evitare.

Solo per chi ama i drogati, i papponi, le puttane, i falsari, i ladri, i rapinatori, i carcerati, i condannati a morte: tutta gente che ti aspetteresti con un po' di brio e invece sono avvolti nella routine (criminale) peggio di un impiegato del catasto.

 

Se uno ha visto e ricorda (e ama) Rapina a mano armata o Giungla d'asfalto, meglio che eviti questa lettura, s'innervosirebbe, magari metterebbe mano a una pistola!!

Un autore, e un libro, sopravvalutati, pompati dal marketing. Qualcuno ha affermato che è scritto benissimo. Altri che è cinematografico. Chi lo dice o lo pensa non tiene conto del montaggio, dell'organizzazione delle scene, della costruzione della suspense e del gioco sottile delle parole nei periodi. Tutte cose che qui mancano. Desolante.

Voto **1/2/5

 

 

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