Il gufo giallo
recensioni di romanzi gialli
Giudizio 103
Come una bestia feroce
Edward Bunker
Einaudi
Le pesante e noiosa ricerca
di un riscatto
Me l'avevano consigliato e ci sono
cascato. Come un pollo. Sono qui a sorbirmi l'ennesimo caffè per scacciare la noia.
Non è un'autobiografia, non ne ha coraggio sufficiente. Non è un noir, non è un romanzo, non
è un'analisi sociale, né carceraria. E' una cronaca step by step della ricerca di
Max Dembo, ex carcerato (alter ego dell'autore), di nuova vita senza convinzione, senza la ferocia del titolo
e senza suspense. Ne risulta un pessimo,
compiacente racconto delle fogne in cui egoismo, bassezza, volgarità, assenza
di valori vengono celebrati, giustificati, legittimati, da evitare (è vero che
se no può cogliere, dal finale, molto di più; colpa, espiazione, senso del male
etc..) ma questo non basta a riscattarlo, da evitare.
Solo per chi ama i drogati, i papponi,
le puttane, i falsari, i ladri, i rapinatori, i carcerati, i condannati a morte:
tutta gente che ti aspetteresti con un po' di brio e invece sono avvolti nella routine
(criminale) peggio di un impiegato del catasto.
Se uno ha visto e ricorda (e ama) Rapina a mano
armata o Giungla d'asfalto, meglio che eviti questa lettura, s'innervosirebbe, magari metterebbe mano a una pistola!!
Un autore, e un libro, sopravvalutati, pompati dal marketing. Qualcuno ha affermato che è scritto
benissimo. Altri che è cinematografico. Chi lo dice o lo pensa non tiene conto del
montaggio, dell'organizzazione delle scene, della costruzione della suspense e del
gioco sottile delle parole nei periodi. Tutte cose che qui mancano. Desolante.
Voto **1/2/5
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