Chi è
l'ispettore Clouseau?
Ritratto di un "Universale"
L'ispettore Clouseau è uno dei personaggi di maggior
successo creati dalla fantasia del cinema. Viene allora da chiedersi: "Perché
tanto successo?". Subito dopo, ricordando Carneade, viene pure da
domandarsi: "Chi era costui?"
Credo che cercare ("trovare" sarebbe obbiettivo
impossibile, come le missioni di Tom Cruise) di trovare una risposta sia molto
istruttivo, oltre che divertente.
Partiamo da una prima istantanea. Ho usato la versione in
B&W per rispetto a Basil che fu solo colorato a mano! L'ispettore Clouseau indossa una cappello moscio
alla Ellery Queen ed usa una grossa lente d'ingrandimento come usava fare
Sherlock Holmes.
Si capisce subito che all'appello manca Philip! Scegliamo
allora un'altra foto.
Qui l'impermeabile
antiproiettile di Philip Marlowe ci sta alla grande. Manteniamo solo il
riferimento a Ellery, ma non è che abbiamo dimenticato Holmes! Tutto
sembrerebbe tornare, non è così!
Abbiamo fatto i conti senza Kato! Se consideriamo Kato
entra in gioco James Bond con i suoi combattimenti e le sue innumerevoli donne.
Clouseau è un tomber de femme
inconsapevole, anziché consumare suona loro il violino!
Potremmo andare avanti ancora ma credo, con questi
personaggi "pesanti" di essermi già compromesso abbastanza. Occorre
fare punto a capo e porsi una domanda diversa: "Com'è Clouseau?".
Cluseau è: Inetto,
Casinista, Pervicace, (attento al compito in modo) Compulsivo, Goffo, Incompetente, Impermeabile agli insuccessi
temporanei, Vincente (sempre) dopo un numero incredibile di cadute. Per cui,
riassumendo, è la satira cinematografica del genere investigativo classico e
d'azione, ma anche di quello spionistico.
Jacques Clouseau è un ragazzo normale nato prima del '45. Dopo il
conflitto mondiale, Clouseau è costretto a vivere di espedienti, dato che non
ha mai conosciuto i suoi genitori e la crisi del dopoguerra si fa sempre più
evidente. Con la sua passione per lo spionaggio e l'azione riesce ad entrate nel corpo di agenti segreti
di Parigi sebbene la sua dabbenaggine e
la sua goffaggine siano evidenti a
tutti. Si tratta di un imbranato totale, completamente inetto e pasticcione che
ne combina di tutti i colori, anche se alla fine di un incarico riesce sempre a
risolvere la situazione.
Clouseau indossa un impermeabile chiaro
e un cappello simile a quello di Ellery Queen e per le
sue indagini possiede tiene in tasca una
vistosa lente di ingrandimento che usa per scoprire tracce dei suoi nemici. Ha
anche la passione per il violino (altro riferimento a Holmes) che strimpella in qualsiasi occasione di relax
(anche nei preliminari erotici!). In realtà è un incompetente totale anche in
campo musicale.
Ultima caratteristica del personaggio è la cattiva pronuncia
del francese (riferimento a Poirot, ma lui aveva problemi con l'inglese), che a
volte confonde termini francesi con neologismi della lingua americana o italiana.
Col suo cameriere giapponese, Kato, usa combatterei ogni volta che meno se l'aspetta.
Infatti, secondo Clouseau studiare le arti marziali giapponesi è un buon metodo
per difendersi dai nemici quando ce ne sarà l'occasione. Ogni volta che
Clouseau rincasa, Kato adotta ogni possibile travestimento per coglierlo di
sorpresa. Se già con il primo attacco qualche oggetto si rompe, dopo che
Clouseau inizia a reagire con delle contromosse, buona parte dell'arredamento
della casa va in frantumi nel giro di pochi minuti. Alla fine del
combattimento, Clouseau, invece di preoccuparsi dei danni, dà dei consigli a
Kato su come mimetizzarsi meglio per i prossimi attacchi.
E' convinto d'essere "ciò che fa", non "quello
che ottiene". Non si arrende perché l'azione è la sua essenza vitale (vedi
anche i combattimenti con Kato). Non si cura degli altri: a causa delle
stupidaggini dell'ispettore Clouseau, il suo superiore Dreyfus incomincia a
impazzire e a non sopportarlo più. In certi casi arriva
addirittura a pensare di ucciderlo. Non aveva capito d'esser davanti all'Universale! Alla sintesi perfetta dei detective del cinema con un pizzico di "spy"!
Nessun commento:
Posta un commento