Dieci
anni con Corto
e
altri fantastici personaggi
2007
La
luna e lo chalet "da Pippo"
Primavera 2007, entro in contattato dal sedicente giornalista del Venerdì di Repubblica, Jordi
Valle. Un ingegnere chimico italo-spagnolo dallo scoop facile.
Lavorando nel campo petrolifero in Sud Amirica ha
conosciuto Grabriel Garcia Marquez.
Si dice amico del grande
Gabo e, fondata una casa editrice, pubblica il libro Periodismo militante. La casa editrice è fuoridaller!tte. Cerca inediti e vuole il mio romanzo Le spire del Nautilus; l'avevo mandato a diversi editori, forse l'aveva anche
visto su qualche scrivania. A giugno, dopo che l'ha letto, firmo il contratto.
A settembre vedo la
prima bozza della copertina. Resterà così, nei secoli dei secoli e così sia!. La riporto a futura memoria.
25 0ttobre 2007, A
Roma l'acqua della celebre fontana di Trevi diventa
rossa ad opera di un dimostrante futurista. Il gesto viene giustificato
dall'artefice come una forma di contestazione alla politica amministrativa del
sindaco Veltroni. porelle non poteva sapere di quelli dopo fino alle cinquestelle a Raggi spledenti!
A Viareggio, invece, l'atmosfera si fa noir, si presenta
la nuova raccolta di racconti noir "soft boiled", I
misteri della terza luna. Questo secondo evento ha molto più risalto
sulla stampa locale della Versilia. La giornalista Elena Torre ne scrive sul
Tirreno. Il grande "V" in copertina sta per "Viareggio festival noir"; organizzato dalla casa editriceè già alla seconda edizione.
Location, ma non esattamente (meglio dire Toscana), Forte dei Marmi. Lì, però, in via
Montauti a pochi passi dal Forte, c'era (in quell' anno e per altri pochi dopo)
una piccola stracolma bottega d'antiquario. Corto va a farci il commesso per qualche
mese. Tema conduttore che lega tutti i racconti: la memoria degli oggetti.
Ovvero come le cose siano capaci di conservare traccia di eventi passati...
anche di delitti.
Il gruppo di amici di Corto prende ancora più spazio e
veniamo portati anche a conoscere lo chalet "da Pippo" e l'eclettico
gestore di questo "quasi bar". Lo chalet è la "centrale
operativa" delle inchieste.
Non chiamatelo
"chiringuito", Pippo se ne offenderebbe, per lui è un bar. Da quando
Marco Malvaldi ha cominciato la serie dei vecchini di Pineta, Pippo ci
tiene ad aggiungere, "Molto meglio del Bar Lume, è qui vecchi babosi a giocare a briscola in cinque non ci sono!". Situato all'inizio della pineta di levante, a cento metri
dallo stadio, è frequentato dai peggiori "perdi giorno", ma tutti
pronti a dare una mano alle indagini.
A dicembre, o giù di lì, "Fior di Balle" (Jordi Valle),
così l'hanno ribattezzato, con felice gioco di parole, i giornalisti del Manifesto che lo stanno
sbugiardando, mi comunica che la sua casa editrice chiuderà i battenti. Ho
sulla scrivania il libro in versione definitiva e già editato, con un lavoro
sopraffino, dalla editor della casa editrice: ero per dare il "visto si
stampi". Qualcosa di quello che mi ha detto non mi torna. Vado a cercare nel Web e scopro che il mio editore, sempre secondo
i suoi denigratori del Manifesto, ne ha combinate di tutti i colori. Mi lascia
di stucco il venire a sapere che s'era pure inventato le interviste che aveva
pubblicato su Il Venerdì. Comincio a sospettare che per il Nautilus dovrò cercarmi un altro
editore.
Gli ritelefono per conoscere le sue reali intenzioni, ma
capisco che ha paura di un superdomino rally di cause. Infatti altri autori,
ormai in stampa sono già sul piede di guerra. Tergiversa su tutto, si rimangia la
decisione della chiusura, per poi riconfermarla. Un tira e molla che andrà
avanti per qualche mese. Io intanto mi preparo ad affrontare un grande 2008, ma non col romanzo già editato.
(II - continua)
Nessun commento:
Posta un commento