giovedì 6 ottobre 2016

Gialli con la Colt



Il western come giallo metanarrato
Non rizzate il pelo voi che siete appassionati di western! Lo sono anch'io. Li amo, ma devo capire. 
Come sono d'accordo coi critici che il "noir" non sia un genere, ma un modo di narrare, sono anche personalmente (chissà che ne penseranno i soloni dell'accademia e non...) convinto, da sempre (per questo amo questi film) che il western non sia un genere, ma un modo di narrare e interpretare i conflitti sociali e delle persone come singoli individui, ma universali, come faceva la tragedia greca.


Lo dimostra il fatto che Ombre rosse (pietra miliare del narrare western) è ispirato al racconto  Boile de Suif di  di Guy de Maupassant. Fin qui niente di strano, ma è appena l'inizio!  

The Glass Key, racconto di Dashiell Hammett, ispira il film noir omonimo. Pellicola di successo grazie a Alan Ladd e a Veronica Lake.


Anni dopo, grazie anche a un passaggio sdoganatore in Giappone (Akira Kurosawa docet: La sfida del samurai), Sergio Leone ci trae (la trama è la stessa!) il suo capolavoro Per un pugno di dollari. Seguendo semplici logiche sillogistiche il film di Leone è allora un noir! Un noir metanarrato tramite gli stilemi del western.


Andiamo avanti a ricordare un'altra metanarrazione. L'uomo di Laramie, di Antuony Mann è un giallo. Non classico ma d'azione e anche violento, non poco. A seguito dell'uccisione del fratello da parte degli Apache, l'ex capitano Will Lockhart, l'uomo di Laramie, indaga per cercare vendetta. Arriva, sotto mentite spoglie, a Conorado una cittadina vicino al luogo dell'eccidio,   s'infiltra nel tessuto sociale e si mette sulle tracce di chi ha venduto illegalmente le armi agli indiani.  Scopre subito che sul posto dominano  grettezza, avidità, cinismo e  violenza.


Potrebbe essere anche un noir, per i toni cupi, ma la parte dell'indagine prevale. Alla fine il protagonista fa giustiziare (occhio per occhio, dente per dente) il colpevole dagli indiani stessi.


Veniamo al thriller. Mezzogiorno di fuoco ne è un importante esempio. Lo sceriffo Will Kane all'inizio è tranquillo (Sì, anche lui è un esempio di rana che rischia di finire bollita!), pian piano, con l'orologio che incalza (è presente un quasi tutte le scene e la storia è in tempo reale) si accorge di essere solo ad affrontare degli assassini.


Non sarà ucciso, ma getterà la stella sulla polvere e se ne andrà con la sua sposina. Fine amara e di denuncia. Un capolavoro assoluto.
Con questo ho finito, non voglio farla tanto lunga, ma se qualcuno mi darà delle dritte, dei riferimenti o altro ci potrò tornare sopra. Grazie, come sempre, per l'ascolto.

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