lunedì 10 ottobre 2016

Dieci anni al timone (III)

Dieci anni con Corto
e altri fantastici personaggi

(III puntata)
 
 "En attendant (le dernière) Cortò!"



2008
Cuochi curiosi e soprattutto Bertuccio.
Giugno 2008. Messo in sonno il Nautilus e le sue spire, esce, con Marco del Bucchia, Quando il cuoco indaga. Un libro particolare voluto dall' AIC (Associazione Italiana Celichia) per diffondere conoscenze culinarie sul senza glutine. Soprattutto nelle famiglie.

Si tratta di una copiosa raccolta di ricette con l'aggiunta di racconti gialli: indagini di cuochi famosi. I racconti sono rivolti ai ragazzi e la trama gialla è impostata per risvegliare curiosità e spirito investigativo... soprattutto sui cibi che si mangiano!
Protagonisti, tra gli altri, Sherlock Holmes (che addirittura cucina!) e Fritz Brenner, il cuoco di Nero Wolfe, che si limita a indagare, ma, risolto il caso, Salsicce di mezzanotte, una delle ricette più amate da Nero.
Luglio 2008. Seconda edizione con nuova (e brutta) copertina di Viareggio piccoli delitti imperfetti. La prima edizieore era in esaurimento e la distribuzione voleva molte copie.
Ottobre 2008, esce, sempre con Marco Del Bucchia Mala Tempora. E' il primo capitolo della serie di Mastro Bertuccio, un geniale fabbro ferraio di fine '400.


Bertuccio conquista subito i lettori. I racconti, ambientati nella Montevarchi del 1494, ci parlano di quanto, se avevi soldi e potere, fosse facile ammazzare qualcuno in quegli anni e anche di quanto fosse pericoloso mettersi in testa di scoprire il colpevole!
Mastro Bertuccio rappresenta l'uomo nuovo del Rinascimento, l'uomo dell'era moderna (Colombo è già all'opera!).
Si confronta coi geni dell'epoca e li ammalia con la sua intelligenza pratica e pragmatica!


Parlo di Frate Luca Bartolomeo Pacioli, Michelangelo Buonarroti, Marsilio Ficino, Andrea Della Robbia, Filippino Lippi e Leonardo da Vinci!

Questi personaggi lo incontrano o da giovani e non sanno ancora come affrontare il cambiamento o sono vecchi e hanno timore di cavalcarlo. Bertuccio fa loro vedere cos'è possibile e pensabile e dona loro consapevolezza d'esser geni.

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