Città
italiane in noir
Un giro
turistico tra le città italiane
che hanno
accolto storie gialle o noir
(0 - 2)
Premessa
turistico-storica
La stagione è quella
giusta: se la città è giusta. Anche se facciamo
solo un po' di turismo letterario, bisogna consultare il meteo! I luoghi del
giallo e, poi, del noir hanno sempre affascinato i lettori per merito del loro
clima. Siano città, villaggi, castelli, navi da crociera o isole... in
ognuno di questi c'è un clima prevalente. Nebbia a Londra, inquinamento a Los
Angeles, vento a New York, caldo afoso a San Francisco, fresco nel Devon, caldo
torrido a Palermo...
Il giallo classico,
lo si sa, è preferibilmente ambientato nelle lussuose case, nei palazzi
dell'alta società, nelle lussuose navi da crociera o sull'Orient Express.
L'hard boiled è
invece metropolitano: New York e Los Angeles le più gettonate.
Per il thriller
invece c'è poco da spendere. Basta un appartamento. Liberty a New York (Inserzione
pericolosa) o vittoriano a Londra (Gaslight). Al massimo una camera con
doccia in un Motel lungo la 66!
Sherlock Holmes
indagava proprio a Londra, facendo base nella casa, ben più sobria, di Baker
Street al n. 221 B. Una Londra vittoriana. A Bruges hanno stampato una guida
turistica sulla traccia dei romanzi di Pieter Van In scritti
da Pieter Aspe e ambientati nella contemporaneità. Si potrebbe girare Marsiglia
semplicemente seguendo le tracce di Fabio Montale, il personaggio di J. C.
Izzo. Non ci credete? Facciamo
allora insieme una breve rassegna collocando in ogni città il suo detective più
famoso. vedrete che è così.
Geografia e
letteratura
Per far buon turismo
occorrono mappe. Oggi la gente usa il navigatore e così si perde!
Vediamo allora di
fare un compromesso. Due tabelle esplicative. La prima mette insieme personaggi
e città
Non è sufficiente,
ci vuole anche la seconda: autori e città. Potreste fare una tabella unica, ma
vi confondereste! In ogni caso sono solo indicative per comprendere il concetto
che andremo a sviluppare nel seguito.
Luoghi ideali
o universali
I luoghi possono essere
scenari simbolici, a volte, poi per il successo, diventano addirittura icone.
La casa di Norman Bates,
la scala a chiocciola del film omonimo, un corridoio dell'Overloock Hotel, la scala
vittoriana della casa del film Sleep my Love.
Oppure più
banalmente una pineta di pini marittimi al mattino in riva al mare
tirreno può cercare di essere un archetipo, un universale ...
“Lo disturbava il libeccio che scuoteva il polline
dalle cime dei pini: impalpabile e fastidiosa, la polvere ci arrivava addosso a
sciami.
Dal mare urlava il rombo sordo e squassante delle
onde; a tratti uno spray di sale e
sabbia mi faceva pizzicare gli occhi e inaridire le labbra.
Anch’io tenevo gli occhi serrati come un esquimese.” (da Una tranquilla provincia criminale di Oscar Montani)
Il tour di
avvicinamento all'Italia
Seguitemi e accomodatevi nella macchina del tempo.
Nessun commento:
Posta un commento