Delitti seriali
Vittoriani e no
(VII)
Jack the Ripper
Jack lo
squartatore (Jack the ripper)
è l'appellativo dato allo sconosciuto serial killer che nell'autunno del 1888
agì nel degradato quartiere di Whitechapel e nei distretti adiacenti di Londra..
Il nome è tratto da una lettera pubblicata al tempo delle uccisioni e
indirizzata alla Central News Agency (CNCA) da un anonimo che si dichiarava
l'assassino. Sì, l'assassino amava scrivere, questo ha molto confuso la stampa e gli inquirenti.
La prima
lettera autografata di Jack Lo squartatore, detta la "Dear Boss" Letter, è un messaggio datato 25 settembre
1888, imbucato il 28 settembre e ricevuto quello stesso giorno dalla (CNCA) di
Londra e da questa inoltrato il 29 settembre a Scotland Yard.
Il messaggio, così come le altre lettere attribuite a
Jack, contiene errori di ortografia e di punteggiatura. Resta il dubbio se commessi
apposta da persona colta.
A Jack lo squartatore sono state attribuite
ufficialmente cinque vittime, mentre il numero di omicidi ricondotti dagli
studiosi alla sua attività criminale varia tra quattro e sedici.
Il suo modus operandi ("modo di operare")
prevedeva vittime scelte esclusivamente tra prostitute, che assassinava tramite
sgozzamento, per poi infierire sui loro corpi mutilandoli
Il mai identificato Jack smembrò e sventrò almeno
cinque prostitute. I suoi crimini ottennero un'enorme attenzione da parte della
stampa dell'epoca perché, anche se c'erano numerosi omicidi motivati da furto e
rapina nell'Inghilterra vittoriana, non si era quasi mai sentito di qualcuno
che uccidesse per puro piacere di farlo. Londra era anche il centro della più
grande superpotenza dell'epoca, e tali drammatici omicidi di donne
economicamente bisognose, nel mezzo di una tale ricchezza, concentrarono
l'attenzione dei media sulle sfortune delle classi povere urbane e ottennero
risonanza mondiale.
Sono state fatte numerose congetture sull'identità di Jack, alcune improbabili e quasi impossibili come
quella che vede coinvolto il poeta e drammaturgo Oscar wilde o lo scrittore Lewis
Carroll (pseudonimo di Charles Dodgson),
Ce ne furono di più verosimili, tra cui le
piste su Alberto Vittorio di Sassonia, Joseph Barnett e Francis Tumblety.
Persino del pittore,
Walter Richard Sickert, di cui riporto un'opera.
In particolare, analisi scientifiche e storiche su Aaron Kosminski, unico
sospettato di cui si ha corrispondenza fra tracce di DNA. Perlopiù postumi
per conto di quotidiani in cerca di scoop.
Profilo di Thomas Bond per Scotland Yard
Il dr. Thomas Bond, medico legale, fu profiler del caso di Jack lo
squartatore. Su incarico degli investigatori Bond
cercò di redigere un profilo della personalità criminale di Jack lo
squartatore. In qualità di medico forense assistette all'autopsia di Mary Jane
Kelly, ultima delle cinque vittime canoniche. Nelle sue note, datate 10
novembre 1888, attribuì natura sessuale agli omicidi, pur senza violenza sessuale,
associata a elementi collerici e di apparente misoginia. Cercò altresì di ricostruire l'omicidio e di
interpretare lo schema comportamentale del criminale. Delineò un primo profilo
comprendente i suoi tratti fondamentali che usò per collaborare alle indagini.
La profilazione evidenziava come gli omicidi fossero
stati commessi da un solo individuo maschio fisicamente prestante, audace e
imperturbabile al tempo stesso. Lo sconosciuto sarebbe apparso innocuo, forse
un uomo di mezza età e ben vestito, probabilmente con un mantello,
probabilmente per nascondere i sanguinosi effetti dei suoi attacchi. Ipotizzò
anche che il soggetto soffrisse di una condizione chiamata satiriasi, una
devianza sessuale oggi identificata come ipersessualità o promiscuità, ma che
non possedesse alcuna conoscenza anatomica: non poteva dunque essere un
chirurgo né, per esempio, un macellaio, in quanto non vi era precisione nei
tagli. Bond concluse che lo stesso criminale fosse il responsabile
dell'assassinio di Alice McKenzie.
Altri invece lo indicarono come un individuo più
giovane in età. Alle indagini scientifiche forensi collaborò anche un altro
medico, Joseph Bell, che avrebbe
ispirato ad Arthur Conan Doyle la figura di Sherlock Holmes.
Profilo moderno dell'FBI
Giusto per esercizio, i moderni profiler dell'FBI
hanno realizzato il seguente profilo: «Maschio bianco, fra i 28 e i 36 anni,
viveva o lavorava nell'area di Whitechapel. Nella sua infanzia la figura
paterna era assente o passiva. L'omicida probabilmente esercitava un lavoro in
cui poteva legalmente soddisfare le sue tendenze distruttive. Probabilmente
smise di uccidere perché venne arrestato per qualche altro crimine, oppure
sentì di essere troppo vicino a essere scoperto. L'omicida probabilmente aveva
un qualche difetto fisico, che era per lui fonte di grande frustrazione o
rabbia».
Inoltre era forse «un uomo di bassa estrazione
sociale, con un lavoro umile come il macellaio o l'assistente di un medico,
quasi certamente un inetto sociale».
A seguito dello scandalo di Jack lo Squartatore
furono arrestate alcune persone sospettate di essere lui, tra cui: Thomas Neill
Cream, un medico che avvelenò con delle pillole di stricnina almeno 5
prostitute; George Chapman, che uccise tre pazienti e Amelia Dyer,
soprannominata "Jill the Ripper", che strangolò almeno 6
bambini (cifra che probabilmente è molto più alta, forse fino a 200 bambini)
per guadagnarsi i soldi dell'adozione. Il dottor Cream venne impiccato dando grande risonanaza all'evento!
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