lunedì 13 marzo 2017

Serial killer vittoriani (VII)



Delitti seriali
Vittoriani e no

(VII)
Jack the Ripper



Jack lo squartatore (Jack the ripper) è l'appellativo dato allo sconosciuto serial killer che nell'autunno del 1888 agì nel degradato quartiere di Whitechapel e nei distretti adiacenti di Londra..


Il nome è tratto da una lettera pubblicata al tempo delle uccisioni e indirizzata alla Central News Agency (CNCA) da un anonimo che si dichiarava l'assassino.  Sì, l'assassino amava scrivere, questo ha molto confuso la stampa e gli inquirenti.
La prima lettera autografata di Jack Lo squartatore, detta la  "Dear Boss" Letter, è un messaggio datato 25 settembre 1888, imbucato il 28 settembre e ricevuto quello stesso giorno dalla (CNCA) di Londra e da questa inoltrato il 29 settembre a Scotland Yard.
Il messaggio, così come le altre lettere attribuite a Jack, contiene errori di ortografia e di punteggiatura. Resta il dubbio se commessi apposta da persona colta.
A Jack lo squartatore sono state attribuite ufficialmente cinque vittime, mentre il numero di omicidi ricondotti dagli studiosi alla sua attività criminale varia tra quattro e sedici.

Il suo modus operandi ("modo di operare") prevedeva vittime scelte esclusivamente tra prostitute, che assassinava tramite sgozzamento, per poi infierire sui loro corpi mutilandoli
Il mai identificato Jack smembrò e sventrò almeno cinque prostitute. I suoi crimini ottennero un'enorme attenzione da parte della stampa dell'epoca perché, anche se c'erano numerosi omicidi motivati da furto e rapina nell'Inghilterra vittoriana, non si era quasi mai sentito di qualcuno che uccidesse per puro piacere di farlo. Londra era anche il centro della più grande superpotenza dell'epoca, e tali drammatici omicidi di donne economicamente bisognose, nel mezzo di una tale ricchezza, concentrarono l'attenzione dei media sulle sfortune delle classi povere urbane e ottennero risonanza mondiale.

Sono state fatte numerose congetture sull'identità di Jack,  alcune improbabili e quasi impossibili come quella che vede coinvolto il poeta e drammaturgo Oscar wilde o lo scrittore Lewis Carroll (pseudonimo di Charles Dodgson), 


Ce ne furono di più verosimili, tra cui le piste su Alberto Vittorio di Sassonia, Joseph Barnett e Francis Tumblety.


Persino del pittore, Walter Richard Sickert, di cui riporto un'opera.
In particolare, analisi scientifiche e storiche su Aaron Kosminski, unico sospettato di cui si ha corrispondenza fra tracce di DNA. Perlopiù postumi per conto di quotidiani in cerca di scoop.

Profilo di Thomas Bond per Scotland Yard

Il dr. Thomas Bond, medico legale, fu  profiler del caso di Jack lo squartatore. Su incarico degli investigatori   Bond cercò di redigere un profilo della personalità criminale di Jack lo squartatore. In qualità di medico forense assistette all'autopsia di Mary Jane Kelly, ultima delle cinque vittime canoniche. Nelle sue note, datate 10 novembre 1888, attribuì natura sessuale agli omicidi, pur senza violenza sessuale, associata a elementi collerici e di apparente misoginia. Cercò altresì di ricostruire l'omicidio e di interpretare lo schema comportamentale del criminale. Delineò un primo profilo comprendente i suoi tratti fondamentali che usò per collaborare alle indagini.

La profilazione evidenziava come gli omicidi fossero stati commessi da un solo individuo maschio fisicamente prestante, audace e imperturbabile al tempo stesso. Lo sconosciuto sarebbe apparso innocuo, forse un uomo di mezza età e ben vestito, probabilmente con un mantello, probabilmente per nascondere i sanguinosi effetti dei suoi attacchi. Ipotizzò anche che il soggetto soffrisse di una condizione chiamata satiriasi, una devianza sessuale oggi identificata come ipersessualità o promiscuità, ma che non possedesse alcuna conoscenza anatomica: non poteva dunque essere un chirurgo né, per esempio, un macellaio, in quanto non vi era precisione nei tagli. Bond concluse che lo stesso criminale fosse il responsabile dell'assassinio di Alice McKenzie.



Altri invece lo indicarono come un individuo più giovane in età. Alle indagini scientifiche forensi collaborò anche un altro medico, Joseph Bell,  che avrebbe ispirato ad Arthur Conan Doyle la figura di Sherlock Holmes.

Profilo moderno dell'FBI

Giusto per esercizio, i moderni profiler dell'FBI hanno realizzato il seguente profilo: «Maschio bianco, fra i 28 e i 36 anni, viveva o lavorava nell'area di Whitechapel. Nella sua infanzia la figura paterna era assente o passiva. L'omicida probabilmente esercitava un lavoro in cui poteva legalmente soddisfare le sue tendenze distruttive. Probabilmente smise di uccidere perché venne arrestato per qualche altro crimine, oppure sentì di essere troppo vicino a essere scoperto. L'omicida probabilmente aveva un qualche difetto fisico, che era per lui fonte di grande frustrazione o rabbia».
Inoltre era forse «un uomo di bassa estrazione sociale, con un lavoro umile come il macellaio o l'assistente di un medico, quasi certamente un inetto sociale».


A seguito dello scandalo di Jack lo Squartatore furono arrestate alcune persone sospettate di essere lui, tra cui: Thomas Neill Cream, un medico che avvelenò con delle pillole di stricnina almeno 5 prostitute; George Chapman, che uccise tre pazienti e Amelia Dyer, soprannominata "Jill the Ripper", che strangolò almeno 6 bambini (cifra che probabilmente è molto più alta, forse fino a 200 bambini) per guadagnarsi i soldi dell'adozione. Il dottor Cream  venne  impiccato dando grande risonanaza all'evento!

 

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