martedì 25 aprile 2017

Poker di donna: una regina che ne vale quattro!


Quattro Regine e una sola attrice! 
La quadrilogia Rutherford
Quando la giornata è stata piovosa o come ieri piena di scaffalature metalliche da smontare e montare la sera per consolarmi riguardo Margaret Rutherford.  Mi ritempra. Non che sia una bella donna, ma mi è molto simpatica.
Ogni tanto è bene ricordarla: Margaret Rutherford nei panni (invero bizzarri) di Miss Marple. Due signorine (due in una) attempate che mi affascinano. Miss Marple, sembra che il suo nome derivi (un divertimento di zia Agatha) da "marplot": chi intromettendosi, impedisce un progetto. E la deliziosa signorina attempata, s'intromette eccome! Soprattutto se a impersonarla è Margaret Rutherford, la regina del giallo all'inglese.
Nel 1961 l'attrice, già famosa in teatro, impersonò per la prima volta sullo schermo il ruolo di Miss Marple. Lo fece in quattro film ispirati ai gialli di Agatha Christie, vi propongo qui i manifesti. Il primo è Murder She said (Assassinio in treno) del 1961. E' tratto dal romanzo tratto da 4.50 From Paddington (Istantanea di un delitto).

Due anni dopo, 1963, gira Murder at the Gallop (Assassinio al galoppatoio), tratto dal romanzo After the funeral (Dopo le esequie)  in cui il protagonista è però Hercule Poirot.

Margaret lo fa dimenticare, anche grazie a una serie incredibile di iperbolici cappelli.
Segue Murder most Foul (Assassinio sul palcoscenico), siamo nel 1964. Il film è   tratto da Mrs McGinty's dead (Fermate il boia)  romanzo in cui il protagonista è ancora Hercule Poirot.
Il quarto e ultimo film è Murder Ahoi (Assassinio a bordo).  del 1964 e non è tratto da alcun racconto di Agatha Christie. Lo si nota, purtroppo.

Con le sue interpretazioni energiche e spiritose di Miss Marple Margaret Rutherford  ottenne subito un grande successo. In seguito vinse il Premio Oscar e il Golden Globe per la sua partecipazione al film International Hotel (1963): si osservi bene i due ultimi manifesti!), nel ruolo di una duchessa smemorata, al fianco di Elisabeth Taylor e Richard Burton.  

Nessun commento:

Posta un commento