venerdì 19 maggio 2017

Charlie Chan


A proposito di Charlie

Charlie è la "C" nell'afabeto fonetico della Nato. Era un checkpoint sul muro di Berlino. Si chiama così un personaggio dei fumetti, di cognome fa Brown. L'attentato a Charlie Hebdo ha fatto sì che tutti dicessero di chiamarsi Charlie... Charlie Chan è uno dei più famoso detective seriali del cinema.

E' pure famoso nei fumetti, alla radio, in Tv, in teatro e naturalmente nei gialli in formato libro, anche in quelli Mondadori. Credo che fare una recensione a un singolo film sia riduttivo. Come se si volesse recensire una singola striscia di Charlie Brown! Ieri sera mi sono gustato C.C. e il nemico invisibile. Il titolo originale è quello che vedete nella locandina: C.C. in London. Carlie è un cinese di Honolulu ma non sta fermo un attimo: Londra, Parigi, New York, Los Angeles, San Francisco... le sue mete. Lì svolge indagine di successo e è sempre più conosciuto e apprezzato da magnati col portafoglio ricolmo. Se no, come farebbe a girare tanto portandosi dietro la moglie e 14 figli?

Visto una sera sì e due no (senza esagerare), è amabile (gli aforismi sono disarmanti per ingenuità, ma carini):
. Intuizione femminile è come penna su freccia: porta al bersaglio.
. Teoria nelle indagini è come polvere su occhiali, nasconde verità.
. La mente è come un paracadute. Funziona solo se si apre. 
. Un uomo cauto di natura è un buon amico per attraversare un ponte sospeso.

Rilassante, fanciullesco (nella persona del figlio n.1) a tratti divertente e, soprattutto, si respira l'aria di un mondo che non c'è più e forse non c'è mai stato. Quello che in Italia era chiamato "dei telefoni bianchi". Un mondo distratto, preso dai suoi egoismi, che voleva dimenticare la Grande Guerra. Non vide né le camicie nere di Roma, né quelle brune confezionate a Monaco di Baviera!

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