Sospetti
l'ombra del bonsai
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per esorcizzare
Speciale sul tema del terrorismo. Gruppi
organizzati prima, cani sciolti, sempre più sciolti, dopo. Nizza, Berlino,
Londra, Stoccolma, New York... camion o auto come armi di distruzione di massa.
Ho scritto questo romanzo noir bonsai
alla memoria di tante vittime innocenti, con la speranza che mai più accadano
eventi cosi tragici. Grazie per l'attenzione...
La
chiave elettronica
I
Johnatan
ascoltava attento. ma confuso. Distratto dal dubbio "Avrò fatto bene?". Lo si vedeva. "Volevo
fare il poliziotto e ora sono qui!". Se ne accorse anche il capo "C'è da capirlo", pensò ,"la prima volta può capitare!". Cercò
allora di rafforzarne la giovane vocazione.
« Niente
tentennamenti o dubbi: là fuori ci sono solo tante pecore! Non devi stabilire
contatti o relazioni. Non socializzare! Ora fai attenzione, molta. E' tutto
semplice, progettato e preparato, ma bisogna fare attenzione. Ascoltami bene
... ».
Lui
aveva molto rispetto per il capo, e anche paura, non poteva altro che far attenzione!
«
Le auto, una rossa, l'Alfa e una verde, la Lancia, sono parcheggiate in Piazza
della Libertà: non puoi sbagliare sono accanto. Il parcheggio è pagato, hai due
ore di tempo per il secondo prelievo. Queste le chiavi, sono a telecomando.
Quando apri quella rossa, che dovrai portare dentro il parcheggio della stazione,
tu apri con la chiave... scordati che ha il telecomando... Scendi per la rampa e la parcheggi al secondo
livello al primo posto, quello più vicino alla rampa d'uscita. Troverai il
posto libero, qualcuno l'ha occupato per te e te lo farà trovare libero. Tu non
ci pensare: meno sai, meglio stai! Non devi pensare proprio: esegui e basta! Prima di scendere prendi la valigetta che è
sul sedile del passeggero e chiudi con la chiave. Con la chiave, non col
telecomando! Metti la chiave dentro la valigetta ... ».
"Sì, pensò, è
facile!". Continuò ad ascoltare attento, ma distratto. Pensava alla
sua infanzia in solitudine; sì, aveva
tre minori fratelli, ma i suoi genitori erano sempre a lavorare! Quando
tornavano gli urlavano "Ascolta!...",
poi una valanga di ordini, di cose da fare. S'era abituato ad ascoltare senza
prestare attenzione, ma l'espressione, quella sì, sembrava da bravo allievo
attento!
Il
capo stava per finire.
«...
dopo che avrai consegnato la valigetta all'Hotel tornerai al parcheggio a
prendere l'altra auto. Con quella puoi usare il telecomando. Vai subito a Roma
alla Magliana e stai tranquillo per una settimana. Capito? Non devi uscire,
troverai il frigo pieno ».
Il
capo gli porse le chiavi.
«
Ecco, non puoi sbagliare: una rossa e una verde, come le rispettive auto. Siamo
a due passi dal parcheggio, ora vai. Non farti prendere dalla fretta, ma non devi
perdere tempo: non attardarti! ».
S'avviò
verso il parcheggio con le chiavi in tasca. In tre minuti raggiunse la coppia
di auto affiancate. Si guardò intorno, non c'era nessuno. Ora si sentiva più
tranquillo, non c'era più il capo a rompergli i timpani, e altro, coi suoi
consigli pedanti: peggio di sua madre!
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