venerdì 4 agosto 2017

Corto: ancora un apocrifo!

Perché cercare di "apocrifare" l'arte di Pratt?
Non è un "inedito" (come afferma la Repubblica)! Ci mancherebbe... Non è un noir, non dovrei occuparmene, ma se mi si tocca Corto mi inquieto. Sul quotidiano la Repubblica è iniziata la pubblicazione di un apocrifo di Corto Maltese. Se si parlasse di Picasso o di Matisse si arriverebbe subito al concetto di "brutta copia". Il discorso, visto che di non sole immagini si parla, è più complesso. Ciò rende ancora più sconsiderati quelli che ci provano.
OdB (Oreste del Buono), che di fumetti se ne intendeva, nel 2000 circa, in un colloquio privato ebbe a dire che chiunque avesse pensato di continuare l'opera di Pratt era un cretino, un folle sconsiderato. Disse anche che gli apocrifi di Sherlock Holmes erano "tollerabili" perché a volte "geniali" (aveva poca stima del dottor A.C. Doyle). Pratt era inarrivabile, almeno per lui e per me!
Leggendo questa storia su la Repubblica mi sento pervaso da incavolata tenerezza. Corto è a volte quello de La ballata del mare salato (vedi prima immagine), altre quello di Corte Sconta detta arcana... comunque sia, nel secondo caso, le gambe sono troppo allungate!
Il tratto è pesante, incerto e greve. La leggerezza di Pratt che tanto piaceva anche Calvino dov'è? 

Che dire poi degli sfondi? La sintesi di Hugo non li prevedeva, se non con soli tre o quattro tratti alla Picasso, appunto. Facevano non da sfondo, ma da personaggi discreti, non invadenti. Qui sono prevalenti, devo dire che non sono neppure male, ma sono come ospiti troppo simpatici.
Le macchine, i treni, sono squallidamente approssimativi: Rasputin, che ha frequentato quelli siberiani, ne è molto risentito.
Infine i testi, scopiazzati da altre storie e poco ispirati.
Siamo alla sesta (su 9) puntata è tempo per un giudizio più articolato. Al di là del mio  sdegno: "Maledetti, direbbe Raputin!" ritengo che la parte grafica sia originale, ma difforme. I testi e la storia attingono a piene mani a Pratt senza ritegno, e purtroppo in modo ondivago: non si può, ad ogni tavola imbastire una nuova storia! Voto: sufficiente, ma vediamo se alla fine, con tutta quella carne al fuoco, quaglia!
Infine. Nessuno può raccogliere l'eredità di Pratt; tutti, se ne hanno le capacità, possono tentare un apocrifo... questo mi sembra sia il terzo e forse è il migliore, ma Hugo è "alta roba"! Lo sto leggendo con simpatia, ma senza emozioni... 

Quest'immagine sopra è di Hugo Pratt: notate la leggerezza, il mistero? Corto senza emozioni cos'è? Cosa rimane? E' come il Mare Salato, senza sale! E' come Istanbul senza minareti...

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