I “dilettanti” nel genere giallo
Storia e fenomenologia del detective improvvisato "ma non troppo"
nella letteratura, nella TV e nel cinema di genere
(VI)
La sorella minore, e più spiritosa, di Ezechiele
La storia della fiction gialla (anche se era in bianco e nero!) RaiTV ha alcune
pietre miliari che è bene non dimenticare: il tenente Sheridan, Nero Wolfe, il commissario
Maigret, il maresciallo Arnaudi e Laura Storm. Quando il tenente Ezechiele Sheridan vestiva
ancora, con stile californiano, il trench bianco, entrò in campo, alla Rai
TV, Laura Storm (interpretata da Lauretta Masiero).
Una storia tutta italiana: Storm è nome d'arte (la guerra del Golfo non c'era ancora stata, se no chissà!), vero nome Laura Persichetti (lo porta
furtivamente: quando questo nome gli viene fatto notare dal suo capo la cosa la
manda su tutte le furie). Pratica le arti marziali, prende lezioni di judo in
una palestra del quartiere e lavora come giornalista per un giornale
indipendente.
L'eco della notte è diretto da Aldo Giuffré, che presto diventerà il suo fidanzato.
Laura Storm è curiosa, attenta, perspicace e impicciona. Doti fondamentali
per una detective dilettante.
Ce ne accorgiamo quando, mentre partecipa a una sfilata di alta moda, nota
una signora fotografare di nascosto tramite una borsetta i vestiti delle
modelle; scopre che si tratta di una ricca vedova americana.
Con uno stratagemma si imbuca alla festa della riccona in una lussuosa villa sul
lago di Como. Qui scoprirà il suo cadavere, ma appena sopraggiunge la polizia il
cadavere torna in vita...
Una produzione di qualità (tenendo conto dei mezzi limitati dell'epoca), con
scene ben fotografate, umorismo accattivante senza esagerare.
Torniamo alla
protagonista, un'eclettica giornalista-investigatrice dedita allo judo e al
karate e che si muove indossando un elegante trench di colore
bianco (come quello del tenente, ovvio) ed eleganti scarpe con tacco a spillo. Ha
doti nascoste la detective giornalista e anche molta creatività nell'attuare sistemi
e stratagemmi per infiltrarsi nell'ambiente su cui intende indagare.
Il dosaggio è da televisione
generalista: grande attenzione al pop. Il
lato sentimentale del plot narrativo è dato dal tormentato rapporto di Laura
con il capo redattore-fidanzato che si vede rinviare continuamente le nozze dalla
fidanzata-investigatrice sempre alle prese con un nuovo caso). Nelle indagini
la aiuta Michelino Colnaghi, fotografo redazionale e il commissario di polizia Ferretti.
Laura oltre che all'intuito
ha dalla sua anche una buona dose di fortuna: un escamotage molto utile agli sceneggiatori
della serie. Economia di scrittura e colpi di scena di facile presa!
Come avrete capito
è difficile tracciare un ritratto approfondito del personaggio: è il personaggio a non esserlo. Non ha nessuno dei
tormenti tipici del noir, è in effetti un detective da giallo rosa brillante! Più che il carattere conta
l'interpretazione. E' per questo che ho mantenuto l'aggancio con la TV. La Masiero sa essere spiritosa ed
è molto brava a recitare (era bravissima come soubrette) e Giuffrè le fa da spalla al meglio,
ma anche lui viene da eccelse frequentazioni teatrali e cinematografiche: Totò ad esempio. Si vede che è già
pronto per recitare con Sergio Leone la parte del capitano nordista!
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