venerdì 12 gennaio 2018

Il Gufo Giallo (113)


Il gufo giallo
recensioni di romanzi gialli

Giudizio n. 112


Babylon-Berlin       
  di  Volker Kutscher 
Feltrinelli

 

 

 

Un noir in camicia bruna

 

Avevo cominciato a leggerlo incuriosito dalla omonima serie TV di gran successo, di pubblico e di critica.

Mi sono subito accorto che non era possibile farlo in parallelo. La fiction era più ricca, con più personaggi e più storie del romanzo. così l'ho messo da parte e mi sono guardato la TV.

Passato un po0' di tempo l'ho ricominciato da capo e letto co molta attenzione, ovviamente di tensione poca: benché ampliata la serie tv ne calcava le orme!

 

 

 

Innanzitutto il titolo originale: Der Nasse Fisch. Il pesce bagnato: un modo di dire della polizia berlinese usato per indicare i casi che tardano a dare risultati. Credo che il titolo del romanzo in italiano, ripreso dalla fiction, sia molto centrato. Di fatto il romanzo parla soprattutto della Berlino della Repubblica di Weimar. Direi che ne "straparla" rasentando a volte la noia e citando e ricordando strade e piazze che a me, conoscitore solo turistico della città, dicono ben poco.

Il romanzo è composto da 478 pagine. Credo che una riduzione a sole 375 avrebbe molto giovato a ritrovare tensione, suspense e thrilling. Ma non posso completamente criticare il modo in cui l'autore ci immerge nelle Berlino di quegli anni.

Berlino 1929, quindi. La capitale tedesca è una città caotica, sull'orlo dell'abisso, dove covano tutte le possibili tensioni: revanscismo, frustrazione, vizio sfrenato, corruzione, delitti e trame politiche, soprattutto dei russi dopo la fresca rivoluzione d'ottobre.

Gereon Rath, giovane ispettore appena trasferito dalla provinciale Colonia, è alla Buoncostume e deve indagare sulla produzione di filmini porno... le cose si amplieranno a dismisura...

Il romanzo, come ho detto, è più un saggio di storia sociale che un noir. Bene hanno fatto gli sceneggiatori a ampliarlo e renderlo più dinamico. La fiction è infatti molto avvincente, il romanzo no. La fiction ha personaggi a tutto tondo, sfaccettati e poliedrici, il romanzo no.

Il romanzo ha un solido credibile realistico contesto. Il contesto, per i romanzi noir, è come la base di pasta per fare le torte farcite: se la base non regge la torta crolla... Qui è di una solidità da bunker! Se ne sconta in dinamica. Comunque sia è da leggere; è scritto molto bene, credo anche tradotto con cura. E' il primo con Gereon per protagonista, credo che nei successivi il tutto possa essere migliorato!

 

Voto  ***/5

 

 

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