Il gufo giallo
recensioni di romanzi gialli
Giudizio n. 112
Babylon-Berlin
di Volker Kutscher
Feltrinelli
Un noir in camicia bruna
Avevo cominciato a leggerlo incuriosito
dalla omonima serie TV di gran successo, di pubblico e di critica.
Mi sono subito accorto che non
era possibile farlo in parallelo. La fiction era più ricca, con più personaggi
e più storie del romanzo. così l'ho messo da parte e mi sono guardato la TV.
Passato un po0' di tempo l'ho
ricominciato da capo e letto co molta attenzione, ovviamente di tensione poca:
benché ampliata la serie tv ne calcava le orme!
Innanzitutto il titolo originale:
Der Nasse Fisch. Il pesce bagnato: un
modo di dire della polizia berlinese usato per indicare i casi che tardano a
dare risultati. Credo che il titolo del romanzo in italiano, ripreso dalla
fiction, sia molto centrato. Di fatto il romanzo parla soprattutto della
Berlino della Repubblica di Weimar. Direi che ne "straparla"
rasentando a volte la noia e citando e ricordando strade e piazze che a me,
conoscitore solo turistico della città, dicono ben poco.
Il romanzo è composto da 478
pagine. Credo che una riduzione a sole 375 avrebbe molto giovato a ritrovare tensione,
suspense e thrilling. Ma non posso completamente criticare il modo in cui
l'autore ci immerge nelle Berlino di quegli anni.
Berlino 1929, quindi. La capitale
tedesca è una città caotica, sull'orlo dell'abisso, dove covano tutte le
possibili tensioni: revanscismo, frustrazione, vizio sfrenato, corruzione,
delitti e trame politiche, soprattutto dei russi dopo la fresca rivoluzione d'ottobre.
Gereon Rath, giovane ispettore appena
trasferito dalla provinciale Colonia, è alla Buoncostume e deve indagare sulla produzione
di filmini porno... le cose si amplieranno a dismisura...
Il romanzo, come ho detto, è più un
saggio di storia sociale che un noir. Bene hanno fatto gli sceneggiatori a ampliarlo
e renderlo più dinamico. La fiction è infatti molto avvincente, il romanzo no. La
fiction ha personaggi a tutto tondo, sfaccettati e poliedrici, il romanzo no.
Il romanzo ha un solido credibile realistico contesto.
Il contesto, per i romanzi noir, è come la base di pasta per fare le torte farcite:
se la base non regge la torta crolla... Qui è di una solidità da bunker! Se ne sconta
in dinamica. Comunque sia è da leggere; è scritto molto bene, credo anche tradotto
con cura. E' il primo con Gereon per protagonista, credo che nei successivi il tutto
possa essere migliorato!
Voto ***/5
Nessun commento:
Posta un commento