domenica 21 gennaio 2018

Western in noir (XII)


Sconfinati spazi
e
infinite solitudini
Alla scoperta dei lati oscuri del cinema western classico attraverso i  personaggi solitari  più famosi: eroi segnati da un passato enigmatico e attratti da un futuro elusivo.
"C'era una volta il west...ernoir!"

(XII)
I personaggi
parte VII: eroi di carta e china
(b) 
Come diceva Troisi "Ricomincio da Tex"! Non diceva proprio così ma Tex, che è il nostro punto di riferimento, lui si ricominciava sempre da tre.  Non agisce da solo, ha i suoi pard (soci). Il suo "pard" Kit Carson lo segue praticamente dovunque e poi c'è il figlio e un indiano. Carson è il personaggio che compare più frequentemente, quasi in tutte le storie, mentre i restanti due, il figlio Kit e l'indiano Tiger, compaiono meno frequentemente. 

Se la coppia Tex e Carson è la più frequente, negli anni (accumulando avventure su avventure, con sequel anche posticipati di anni) sono state proposte tutte le possibili combinazioni, tra le quali quella del quartetto completo è preferita in modo particolare nelle storie di ampio respiro.

Tex  fa parte della nostra cultura collettiva, credo più di Topolino. Le Poste se ne ricordarono.

Di fronte a tanta gloria qualcuno di nome Benito decise di far satira!

Cocco Bill (disegnato dall'immenso talento di Jacovitti) è il nonno di Trinità e anche di Don Matteo, ovvio! Ancora gli spaghetti western dovevano arrivare ma il modo di sparare a due mani con la colt single action è perfetto!

Volendo essere obiettivi in Belgio e quindi in Francia, nel 1946, era già apparso Lucky Luke. Scuola della linea chiara e disegno accattivante.

Jacovitti non negò mai di aver tratto ispirazione, ma il suo cavallo (Trottalemme) anche lui (o anch'esso?) interattivo è molto più divergente e alternativo di quelllo "sapientone" di Lucky. E' anche più toscanamente ironico.  C'è poi la rarefazione iconoca che circonda Lucky rispetto alla ridondanza (salamini, lombrichie  altro) di Benito. Non vi provate nemmeno a sospettare un plagio!!!



Lasciamo Lucky a sparare alla sua ombra (che ci rimane meravigliata!) e passiamo all'eroe di Moebius.

Giraud (assai più famoso con lo pseudonimo di Moebius con cui firmava la fantascienza) è l'autore delle avventure western di Blueberry un ex ufficiale nordista molto alternativo.



Le tavole sono meravigliose e gli sfondi da antologia. Per non parlare dei colori caldi. Tracciati col cinabro.



I testi sono logorroici. La sceneggiatura è lenta e lo è anche il montaggio. Tex è "altra roba"!

Per chiudere Ken Parker che nel 1868 (guerra civile già finita) si ostina ad usare un long rifle ignorando gli Sharp molto più efficaci ed efficienti. 


Ma quel fucilone ingombrante lo rende romantico assai, va bene così; se no, che assomiglierebbe a fare a Robert Redford?! A proposito, Tex si ispira e somiglia a John Wayne, altra roba!

(XII - segue)


Nessun commento:

Posta un commento